FRESCOBALDI, Fiammetta (al secolo Brigida)
Elena Del Gallo
(al secolo Brigida) Nacque a Firenze il 17 genn. 1523 da Lamberto di Gherardo e da Francesca Morelli. La famiglia Frescobaldi, dedita alla mercatura [...] agli originali nei contenuti, tuttavia può presentare errori formali, di cui, come al solito, si scusa.
Nel 1576 compose Mutazioni del patriarcato d'Aquileia e Le cose prodigiose e calamitose dal principio del mondo fino all'anno 1000 dopo Gesù ...
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CAMPANILE, Filiberto
Amedeo Quondam
In assenza di elementi biografici precisi, si può situare l'arco biografico del C. a cavallo tra il secolo sedicesimo e il diciassettesimo. La sua attività intellettuale [...] . Ma il fatto che poi sostituisca alle soppresse famiglie altre egualmente di poco illustre tradizione rivela che le mutazioni introdotte derivano esclusivamente da variazioni di committenza. Ed è questa la documentazione interna più probante della ...
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ANSELMI, Giorgio senior (per distinguerlo dall'omonimo nipote)
Liliana Pannella
Nacque a Parma qualche anno prima del 1386, anno in cui si dà per certa la morte del padre Enrico, che, come il nonno Bemardo, [...] sul moderno monocordo e accenna anche all'organo. Nel terzo dialogo, dedicato al canto corale (con la scala guidoniana, le mutazioni e i toni ecclesiasticì) e alla musica mensurale, l'A. affronta uno dei problemi più scottanti della sua epoca: quello ...
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In biologia, si dice di cellula indifferenziata che può agire da precursore di un clone di cellule differenziate, ma che mantiene la capacità di autorinnovarsi per produrre altre cellule s. identiche.
Cellule [...] di divisioni delle cellule staminali. In tal modo il patrimonio genetico delle cellule s. è protetto dall’accumulo di mutazioni che si può verificare durante la duplicazione del DNA che ha luogo a ogni divisione cellulare.
Per le loro caratteristiche ...
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Medicina
Condizione patologica temporanea che modifica la temperatura organica di riferimento, alterando il livello della normale termoregolazione corporea su una soglia di valori più alta. I meccanismi [...] autosomica recessiva. Del gene responsabile, localizzato sul braccio corto del cromosoma 16; sono state riconosciute più di 20 mutazioni, di cui la più frequente è la M694V. La malattia è caratterizzata da febbre ricorrente e peritonite e meno ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] Isabella. Giacinto Andrea Cicognini ebbe invece presenti nello scrivere le sue commedie modelli spagnoli, dai quali ebbe incitamento a mutazioni formali: la divisione in tre atti e la violazione delle unità. È probabilmente suo il Convitato di pietra ...
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Poiché gli e. sono di natura proteica, il problema della loro sintesi s'identifica con quello della sintesi delle proteine specifiche; soltanto la formazione dei coenzimi batte vie particolari, diverse [...] ed è inoltre largamente utile ai fini dell'interpretazione di numerosi altri problemi biologici, come il meccanismo delle mutazioni, l'azione dei farmaci, degli ormoni, la patogenesi di talune malattie.
Endoenzimi ed esoenzimi. - Gli e. che agiscono ...
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INQUINAMENTO
Giovanni Battista Marini-Bettolo
Eros Bacci
Giulia Ferrari
(v. inquinamento atmosferico, App. III, I, p. 884; inquinamento, App. IV, II, p. 203)
Sino a oggi gli effetti dell'i. sono stati [...] , O3, che assorbe gran parte delle radiazioni ultraviolette del sole, proteggendo tutte le forme di vita sulla terra da mutazioni.
D. W. Lovelock nel 1973 ha messo in evidenza la presenza di CCl3F nella stratosfera sia dell'emisfero settentrionale ...
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– Industria farmaceutica e mercato del farmaco. Farmaci generici o equivalenti e biosimilari. Ricerca di nuovi farmaci. Nanotecnologie e nanoscienze. Terapia personalizzata. MicroRNA (miRNA). Epigenetica. [...] terapeutica. Inoltre, è ora possibile conoscere per ogni tessuto malato, per es. per un tumore, quale sia la mutazione o il polimorfismo responsabile della patologia cellulare o tissutale e quindi utilizzare il f. più attivo su quel bersaglio ...
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GUIDO d'Arezzo
Guido GASPERINI
Musicista, vissuto tra il 990 e il 1050. È ormai ammesso ch'egli sia nato ad Arezzo (e non in Francia o in Inghilterra o altrove). Secondo quanto egli stesso narrò di [...] sistema esacordale che ebbe la sua pratica dimostrazione nell'uso della Mano guidoniana o Mano armonica e nel sistema delle Mutazioni. Quanta parte abbia avuto il diretto insegnamento di G. in queste amplificazioni, non si può stabilire. È da credere ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...