medicina metabolomica
medicina metabolòmica locuz. sost. f. – Settore della medicina fondato sulla , ossia sullo studio delle alterazioni funzionali del metabolismo. Autorevoli stime paragonano l’incremento [...] metabolomica terapeutica. Per es., l’identificazione di elevati livelli di 2-idrossiglutarato in cellule neoplastiche con mutazioni dell’enzima isocitrato deidrogenasi 1, tipiche di specifici tumori cerebrali nell’uomo, ha suggerito che l’inibizione ...
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infezione farmacoresistente
infezióne fàrmacoresistènte locuz. sost. f. – Processo patologico caratterizzato dalla moltiplicazione, nei tessuti viventi, di virus o di microrganismi patogeni (batteri, [...] delle farmacoresistenze ha un'origine genetica, in quanto compare a seguito di mutazioni e della conseguente selezione. La resistenza può essere dovuta alla mutazione di un sito cromosomico che controlla la sensibilità a un certo antibiotico: la ...
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Tecnica
Nelle armi da fuoco portatili, organo a forma di martelletto girevole che, spinto da una molla quando si preme sul grilletto, percuote l’innesco (o la capsula) determinando l’accensione della carica [...] antichi (Egiziani, Assiri, Babilonesi) figuravano già diverse razze di c., tenute in gran conto. In seguito, per incroci e mutazioni, si originarono razze sempre più numerose, illustrate da molti scritti del Medioevo e dell’evo moderno, che l’uomo ...
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(o proto-oncogene) In biologia, gene cellulare (c-onc), omologo alle sequenze nucleotidiche identificate nel genoma dei retrovirus oncogeni (v-onc) che normalmente controlla la proliferazione cellulare. [...] in questo stadio per breve tempo, in quanto subito idrolizzano il GTP in GDP e ritornano al loro stadio inattivo. Le mutazioni che convertono ras in un oncogene non consentono al suo prodotto, la proteina Ras, di idrolizzare il GTP, per cui essa ...
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(o amnios) Involucro embrionale e fetale dei Vertebrati Amnioti (o Allantoidei: Rettili, Uccelli e Mammiferi), associato ad altri annessi: sierosa (o corion), allantoide e sacco vitellino. Nei Vertebrati [...] cellule fetali per individuare anomalie nella struttura o nel numero dei cromosomi (per es. sindrome di Down) o mutazioni note in base alla specifica familiarità (per es. talassemia, anemia falciforme ecc.).
L’esame ispettivo del liquido amniotico ...
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Sulla spinta di un sistematico interessamento scientifico ai fenomeni relativi alla dinamica delle trasformazioni ambientali, la storiografia contemporanea ha progressivamente operato una serie di scelte [...] metodiche attraverso le quali si è articolata la produzione industriale, si è approdati a una lettura integrata delle grandi mutazioni strutturali che hanno caratterizzato i diversi modi in cui si è espresso il rapporto tra uomo e natura, tra il ...
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BUZZATI TRAVERSO, Adriano
Bernardino Fantini
Nacque a Milano il 6 apr. 1913, in una famiglia di origini bellunesi, da Giulio Cesare e da Alba Mantovani, fratello dello scrittore Dino e nipote di D. [...] genetica delle popolazioni, con agenti mutageni, in particolare i raggi X. Lo scopo era vedere se le mutazioni di caratteri quantitativi più favorevoli, che venivano accumulate dalla selezione naturale, potevano dare origine ad una maggiore velocità ...
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] voce che non corrisponda che molte delle migliori ch'abbia l'Europa. Si vorrebbe ch'ogni scena del Drama caminasse con la mutazione e che le invenzioni delle Machine d'andassero a trovare fuori dal Mondo. Queste sono le cause per le quali cresce ...
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Sviluppo e articolazione della città
Elisabeth Crouzet-Pavan
Così come appare negli ultimi decenni del XIII secolo nella descrizione di Martino da Canal (1), Venezia è la città della pienezza. A questa [...] o comunitario e utile al gruppo delle case vicine. La storia della "gorna" si pone allora tra le mutazioni generali dell'approvvigionamento e della distribuzione dell'acqua nella città alla fine del medioevo.
Anche la ristrutturazione della porta ...
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Vedi ATTICI, Vasi dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATTICI, Vasi (v. vol. i, p. 893)
E. Paribeni
La seconda edizione dell'opera Attic Red figure Vase-painters di J. D. Beazley, come era del resto da attendersi, [...] ). - La figura dell'artista è di una individualità troppo spiccata e chiaramente riconosciuta perché se ne abbiano ad attendere mutazioni di rilievo. Tra gli incrementi di particolare rilievo l'anfora con Eracle e il leone in una collezione svizzera ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...