diagnostica molecolare
Nicoletta Rossi
L’insieme delle tecniche di biologia molecolare che consentono di analizzare acidi nucleici, proteine e metaboliti, grazie alle quali è possibile effettuare indagini [...] alla microbiologia clinica. • Test genetici per le malattie ereditarie. L’insorgenza di numerose patologie è correlata con mutazioni su geni specifici o con l’alterazione di meccanismi molecolari propri dell’espressione e della traduzione genica. I ...
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potenza
Nel pensiero greco classico, il concetto filosofico della p. (gr. δύναμις, lat. potentia) si riferisce essenzialmente alla considerazione ontologica delle cose, riguarda cioè il problema dell’oggettivo [...] in meglio anziché in peggio, l’altra riguardante la capacità di non subire affatto mutazioni. Le diverse accezioni, fissate da Aristotele, del concetto di p. sono praticamente rimaste invariate nel pensiero filosofico fino al 18° sec. (ne è un ...
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dipendenza
Giuseppe Ducci
Condizione di bisogno incoercibile di uno specifico comportamento o di una sostanza (stupefacenti, farmaci, alcol), riguardo alla quale si sia creata assuefazione.
Caratteristiche [...] insieme di stimoli è indicato come d. sociale. La componente genotipica è decisiva (forse dipendente da mutazioni individuali) e sarebbe legata all’insufficienza dei meccanismi di ricompensa (reward) mediati dal sistema dopaminergico nelle sinapsi ...
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amiloidosi
Gruppo di malattie caratterizzate, dal punto di vista anatomopatologico, da processi degenerativi a lenta evoluzione: le parti colpite appaiono variamente aumentate di volume, indurite e infiltrate [...] azione di un virus, di un precursore cellulare denominato proteina prionica o PrPc). Nell’uomo la malattia si può presentare anche in una forma sporadica; la forma ereditaria è legata a mutazioni del gene che codifica la sintesi della proteina PrPc. ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] ciclo cellulare, utilizzando i lieviti Saccharomyces cerevisiae e Saccharomyces pombe, in cui sono state identificate circa 150 mutazioni in più di 30 geni diversi, chiamati complessivamente Cdc (Cell division cycle). Alla luce degli studi effettuati ...
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Sigla di polymerase chain reaction («reazione a catena della polimerasi»), metodologia utilizzata per ottenere quantità che ammontano a μg di copie di segmenti specifici di DNA o di RNA, partendo da quantità [...] marcatore associato al gene mutato. Se il gene da amplificare presenta invece il cambiamento di un solo nucleotide (mutazione puntiforme), è possibile mettere in evidenza la variazione mediante una PCR nella quale sia utilizzato un primer contenente ...
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Dal punto di vista strettamente speculativo, caso, o evento casuale, è quello che si produce al di fuori e indipendentemente dalla serie determinata delle cause e degli effetti. È quindi evidente che il [...] che hanno fatto uso del concetto del caso, la posizione ideale in cui questo si è presentato non ha mai subito sostanziali mutazioni: il caso è apparso sempre, cioè, come la pura antitesi della causa, e quindi come il motivo della rivendicazione dell ...
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. È una delle principali figure femminili della leggenda eroica germanica. Nella prima parte del Nibelungenlied, che comincia col sogno di Crimilde, essa è sorella di Gunther, re dei Burgundî, e viene [...] da Ildebrando, uno dei seguaci di Teodorico.
La figura di C. presenta, nel corso dell'azione, aspetti notevolmente diversi e brusche mutazioni di carattere. Nel principio essa è la vergine pura, un po' orgogliosa e schiva, ma mite e dolce d'animo ...
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Filosofo greco del sec. V a. C., della cui vita poco è noto. Tardo seguace della scuola ionica, e in particolare di Anassimene, cercò di difendere il principio fondamentale della sua fisica in un'età che [...] elementi, non sarebbe stata possibile, tra loro, alcuna azione. E considerava necessaria, per la stessa possibilità delle mutazioni, l'unità sostanziale; dando con ciò una formulazione tipica al concetto dell'unità quale era stato presupposto dagli ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Le specificita della materia vivente
Gilberto Corbellini
Le specificità della materia vivente
Apartire dalla seconda metà dell'Ottocento le scienze [...] 1955 e il 1965. La duplicazione del DNA implicava che potevano essere copiati anche i cambiamenti, dovuti a mutazioni spontanee o ad altri meccanismi che possono introdurre modificazioni nelle sequenze delle basi e quindi nelle istruzioni genetiche ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...