topo transgenico
Nicoletta Landsberger
Charlotte Kilstrup-Nielsen
Animale che ha acquisito nuove informazioni genetiche per aggiunta di DNA estraneo nel genoma di ogni sua cellula. Per definizione, [...] che le più moderne tecniche d’inattivazione genica permettono la produzione di mutanti condizionali, ovvero di animali in cui le mutazioni non sono sempre presenti nel genoma ma possono essere indotte in uno o più specifici tessuti e/o in particolari ...
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Fenomeno controllato geneticamente che determina la morte programmata di una cellula a un certo punto del suo ciclo vitale.
L’intero arco vitale della cellula può essere visto come l’esecuzione concertata [...] la cellula sia in grado di riparare il danno indotto al DNA dalle radiazioni; se il danno non viene riparato si verifica la morte per apoptosi. Mutazioni di p53 fanno sì che la cellula danneggiata possa ugualmente replicarsi e accumulare in tal modo ...
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Disturbo neurologico che si manifesta nell’esecuzione dei movimenti, che vengono effettuati senza misura e con errori di direzione (a. dinamica), oppure nella conservazione delle posizioni del tronco e [...] . Il gene mutato nell’a. è stato localizzato sul cromosoma 11 (➔ ATM). Negli individui affetti sono state identificate circa 100 diverse mutazioni del gene. Questa grande eterogeneità genetica rende difficile la diagnosi prenatale o di eterozigosi. ...
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transgenico Si dice di organismo nel quale sono stati inseriti, per mezzo di tecniche di biologia molecolare, geni provenienti da un altro organismo di specie diversa, o eterologo. Il materiale genetico [...] dai rispettivi mutanti; si può in tal modo conoscere la funzione del gene normale osservando i cambiamenti dovuti alla mutazione. Sono anche importanti per un loro potenziale impiego in terapie con le quali sarà possibile trattare non solo malattie ...
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Passaggio di un corpo dallo stato solido allo stato liquido e il complesso di operazioni attraverso cui si attua tale passaggio.
L’unione di più elementi per formare un tutto unico.
Unione accidentale [...] non vanno più in apoptosi (➔ Bcl) e nel corso della loro vita, eccezionalmente lunga, accumulano molte mutazioni che favoriscono la proliferazione neoplastica.
F. di società Compenetrazione di imprese, di regola in forma societaria, realizzata ...
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Biologia
Presenza in una popolazione di due o più genotipi per un dato carattere, o anche l’esistenza di una variazione fenotipica in una popolazione. Si parla di p. genetico quando un carattere mendeliano [...] studi sul p. genetico a livello dei polipeptidi codificati dai geni strutturali mediante la tecnica dell’elettroforesi. Ammettiamo che la mutazione genica più frequente sia la sostituzione di una base azotata del DNA con un’altra e che, anche se il ...
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dissèsto idrogeològico Degradazione ambientale dovuta principalmente all'attività erosiva delle acque superficiali, in contesti geologici naturalmente predisposti (rocce argillose e arenacee, comunque [...] territorio che hanno privilegiato l'occupazione e lo sfruttamento indiscriminati del suolo, e solo marginalmente con mutazioni delle condizioni meteorologiche medie indotte da variazioni climatiche (fig.).
Normativa sulla prevenzione
La normativa per ...
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Vita, origine della
Renato Fani
Matteo Brilli
Dalla seconda metà degli anni Novanta del 20° sec., gli studi sull'o. della v. sulla Terra hanno ripreso notevole vigore, principalmente grazie all'enorme [...] a pressioni selettive più o meno forti, sono capaci di evolvere velocemente nuove abilità metaboliche. Ciò può avvenire per mutazioni che cadono all'interno di geni strutturali o all'interno di sequenze che regolano l'espressione dei geni stessi. L ...
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Staminali, cellule
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Generalità, funzioni, definizione e proprietà
Le c. s. sono cellule altamente immature, capaci di autorinnovarsi e differenziarsi dando origine a uno o più tipi di cellule strutturalmente [...] che nelle c. s. si possano accumulare mutazioni genetiche durante il rapido ricambio cellulare dell'epidermide. sui sistemi di regolazione della c. s. che abbia acquisito mutazioni maligne. Il ruolo giocato da 'nicchie' ambientali sembra critico ...
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MONOCLONALI, ANTICORPI
Alberto Mantovani
Particolare varietà di anticorpi realizzata nel 1975 con una tecnica messa a punto dai ricercatori G. Köhler e C. Milstein (per entrambi, v. in questa Appendice) [...] di farmaci (per es. metotrexate, aminopterina, azaserina) che bloccano la via de novo di sintesi del DNA, le cellule con la mutazione HPRT (HPRT−) muoiono. Gli ibridi non muoiono in quanto forniti di un gene HPRT della cellula B normale.
Eliminate le ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...