CARBONI, Angelo (Angiolo)
Deanna Lenzi
Nacque forse a Bologna nel secondo o nel terzo decennio del Settecento.
Fu allievo di Ferdinando Galli Bibiena presso l'Accademia Clementina, ove, secondo l'Oretti, [...] sul suo disegno il teatro e si rappresentò il Demofoonte e si aperse nell'autunno del 1749 e vi dipinse ventidue mutazioni di scene". Effettivamente il nome del C. figura nei libretti di due spettacoli rappresentati a Praga nel carnevale del 1750 ...
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BAROTTI, Cesare
Italo Zicàri
Nacque nel 1728 a Ferrara da Giovanni Andrea e Elisabetta Lollio. Ordinato sacerdote verso il 1747, risiedette quasi sempre in patria, ove, seguendo l'esempio del padre [...] chiese, luoghi pubblici e sobborghi di Ferrara,Ferrara 1770,che se al Cicognara parve "ben fatta... ma che per le mutazioni che hanno messo sossopra l'Italia si è resa poco servibile", per noi invece è preziosissima, dando notizia di molti edifici ...
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neurofibromatosi
Sindrome, detta anche morbo di Recklinghausen, caratterizzata da tumori multipli della cute e dei nervi, da chiazze cutanee di iperpigmentazione e sintomatologia polimorfa che interessa [...] hanno permesso di mappare il gene NF1 sul cromosoma 17 (17q11.2), che codifica una proteina, la neurofibromina; mutazioni del gene NF1 causano assenza di neurofibromina, con conseguente attivazione di una via per la proliferazione cellulare. Quindi ...
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fosfatasi
Luisa Castagnoli
Enzimi proteici che catalizzano la rimozione reversibile, chiamata defosforilazione, di un gruppo fosfato da una proteina fosforilata o da un lipide fosforilato. Il gruppo [...] tutti i geni di un organismo e ca. 107 geni che codificano per tirosin-fosfatasi sono stati identificati nell’uomo. Mutazioni che colpiscono la funzionalità o la sintesi di fosfatasi e chinasi sono correlate all’insorgenza di tumori, diabete e altre ...
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Biologia
In biologia per a. s’intende la correlazione fra le strutture e le funzioni degli organismi e le condizioni dell’ambiente in cui essi vivono e anche l’atto o il processo di adattarsi, cioè di [...] riproducono di più (➔ fitness). La selezione naturale si esercita sulla variabilità genetica casuale determinata sia dalle mutazioni sia dalla ricombinazione genetica che si verifica alla meiosi per il riassortimento indipendente dei cromosomi e per ...
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selezióne naturale Meccanismo evolutivo proposto dal naturalista britannico C.R. Darwin nell'ambito della sua teoria dell'evoluzione ed esposto nel libro Sull'origine delle specie per selezione naturale [...] . Il processo di s.n. può agire solo in presenza di variabilità genetica, cioè se nella popolazione, in conseguenza di mutazioni, sono presenti almeno due alleli diversi per un determinato gene. In questo modo le frequenze dei fenotipi (cioè delle ...
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Biologia
La parte terminale del cromosoma.
Negli anni 1930 B. MacClintock e H.J. Muller, studiando indipendentemente organismi diversi, osservarono che le parti terminali dei cromosomi avevano un ruolo [...] di telomerasi in alcune cellule può essere considerata un vantaggio in quanto esse muoiono prima che l’accumulo di mutazioni del DNA possa trasformarle in cellule tumorali. Studi iniziati negli anni 1990 hanno anche dimostrato che la telomerasi è ...
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Terapia genica
Alessandro Aiuti
In biologia e medicina, è la terapia che prevede l'introduzione nel paziente di frammenti di DNA contenenti geni per la cura o la prevenzione di patologie a determinazione [...] terapia genica. Per i vettori che si integrano nei cromosomi, il rischio maggiore è che si localizzino in regioni del genoma causando mutazioni dannose o tumori. Questo evento si è verificato finora in un solo studio clinico di t. g. per un tipo di ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] nei tessuti linforeticolari dei soli pazienti affetti da variante MCJ. L'analisi del gene PRNP non ha identificato alcuna mutazione mentre tutti i casi sono risultati omozigoti per metionina al codone polimorfico 129 del gene della PrP. La maggior ...
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Uomo
Alberto Piazza
(XXXIV, p. 748; App. V, v, p. 661; v. anche paleoantropologia, XXVI, p. 1; App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720)
L'evoluzione umana
Il fattore che ha maggiormente [...] ). È infatti difficile spiegare altrimenti l'osservazione che i tipi di sequenze di DNA mitocondriale presentano un numero di mutazioni molto maggiore negli individui di origine africana rispetto agli individui di altre origini, come in effetti ci si ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...