In radiobiologia, il rapporto fra l’effetto biologico di una data dose di radiazioni e quello della stessa dose di una radiazione di riferimento (raggi X di 200 keV). Si misura in vario modo: numero di [...] cellule rese incapaci di riprodursi, in una coltura; intensità dell’eritema cutaneo; frequenza di mutazioni indotte in un organismo; sopravvivenza degli animali dopo esposizione totale ecc. ...
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Musicista (n. Parigi primi del sec. 16º - m. dopo il 1561), uno dei primi autori di canti per la Chiesa calvinista (Salmi davidici a 4 voci, 1547). Per primo scrisse un trattato di teoria musicale per [...] la riforma della didattica a base del solfeggio, abbandonando la mano guidoniana e le mutazioni. ...
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distrofie muscolari
Miopatie progressive geneticamente determinate, in cui il tessuto muscolare, per effetto dei processi di necrosi e di rigenerazione delle fibre, presenta fibrocellule ipertrofiche [...] (DMD). Il 30% dei casi di distrofinopatia (DMD, in partic.) è dovuto a nuova mutazione. Occasionalmente le femmine portatrici della mutazione genetica possono essere affette dalla malattia. Ciò accade nella sindrome di Turner, oppure nel caso in ...
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Biologo (Evesham 1905 - Edimburgo 1975), prof. di genetica all'univ. di Edimburgo (dal 1946); presidente dell'Unione internazionale delle scienze biologiche (1961-67). Lavorò prima in embriologia sperimentale [...] ; competenza dei territorî, ecc.), poi in fisiologia genetica (sviluppo di varî organi sotto l'influenza di diverse mutazioni geniche in Drosophila, ecc.). Ha scritto anche su argomenti di filosofia della scienza. Opere principali: Introduction to ...
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Se si prescinde dalla costituzione del Sud Sudan (v.), formalmente avvenuta nel 2011 per distacco dal Sudan delle regioni dell’alto Nilo (abitate in prevalenza da popolazioni scarsamente arabizzate, da [...] molto tempo in contrasto con il governo sudanese), l’assetto politico dell’A. non ha conosciuto mutazioni formali nell’ultimo decennio. La nascita del Sud Sudan, tuttavia, come già quella dell’Eritrea, nello smentire la fissità del ritaglio ...
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trasversione
trasversióne [Der. dell'ingl. transversion, che è dal part. pass. transversus di transvertere "fare girare, mutare", comp. di trans "oltre" e vertere "girare"] [BFS] Nella biologia molecolare, [...] sostituzione, in una molecola di DNA, di una purina con una pirimidina, e viceversa; come la transizione, è uno dei meccanismi delle mutazioni geniche. ...
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Nome d'un genere di Coleotteri Crisomelidi. Tale denominazione è sostituita nella nomenclatura moderna da Leptinotarsa Stal. La Leptinotarsa decemlineata, americana, dannosissima alle patate, è da ricordarsi [...] per gli studî di cui è stata oggetto sulla variabilità e sulle mutazioni (v. crisomelidi).
Bibl.: W. L. Tower, An investigation of evolution in crysomelid beetles of the genus Leptinotarsa, Washington 1906. ...
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PCSK9 (sigla dell’ingl. Proprotein Convertase Subtilisin/Kexin-type 9), enzima
) Enzima proproteina convertasi (ovvero enzima che converte una proteina inattiva nella sua forma attiva), della classe [...] i recettori per le LDL e di conseguenza provoca un aumento del livello plasmatico di colesterolo LDL; le mutazioni non-senso (che interrompono la sequenza di amminoacidi) provocano invece una riduzione dell’attività enzimatica e ipocolesterolemia. ...
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(XIV, p. 560)
Termine introdotto da F. Galton (1822-1911) nel 1883 nel libro Inquiries into the human faculty, per indicare il programma di miglioramento della specie umana attraverso matrimoni selettivi. [...] dalle radiazioni o da mutageni chimici. Muller stesso aveva dimostrato nei suoi studi precedenti che la maggior parte delle mutazioni sono deleterie e che questo punto doveva essere preso in considerazione dopo l'inizio dell'era atomica. Con calcoli ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] , Muller, Propping et al. 1997).
b) Trasduzione del segnale. In questi anni sono state descritte molte patologie legate a mutazioni o dei recettori o delle proteine G a essi associate. Tra le prime si ricordano la retinite pigmentosa causata da ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...