MUTAGENESI
Luciana Migliore
La m. è il processo di alterazione dell'informazione genetica, sia a livello di singoli geni, sia a livello cromosomico, sia a livello di genoma; comprende anche l'insieme [...] di basi. Ciò è causa di una mutazione per scivolamento del modulo di lettura o mutazione frame-shift; fra le sostanze mutagene di questo gruppo ricordiamo le acridine e l'actinomicina D.
La riparazione del DNA alterato è un evento cellulare previsto ...
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Microbiologo russo (n. Kiev 1905); prof. all'Istituto di microbiologia dell'Accademia delle Scienze dell'URSS (1928) e dal 1948 direttore dello stesso Istituto. Le sue ricerche riguardano la fisiologia [...] dei microrganismi (batterî termofili), la chemiosintesi attuata dai batterî del genere Nitrosomonas, l'effetto dei mutageni sulle muffe e sui batterî, gli effetti dello spazio cosmico sui microrganismi. È autore di molti lavori e numerose monografie: ...
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Biologo italiano (Grumo Appula 1916 - Pisa 1998), dal 1956 è stato prof. di genetica della facoltà di agraria dell'univ. di Pisa; dal 1984 socio nazionale dei Lincei. Eseguì numerose ricerche di citologia [...] e citogenetica sulle piante; in particolare si occupò delle mutazioni cromosomiche spontanee e indotte da agenti mutageni fisici (raggi X) e chimici. È stato autore, tra l'altro, di Genetica vegetale (1971) e Nuclear cytology in relation to ...
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SCE Sigla di sister chromatid exchange che in citogenetica indica lo scambio di porzioni omologhe di DNA tra i due cromatidi costituenti un cromosoma. Gli SCE vengono rilevati spontaneamente a basse percentuali, [...] incidenza aumenta significativamente in seguito al trattamento delle cellule con sostanze che producono danni al DNA. I mutageni e/o i cancerogeni aumentano infatti la frequenza di SCE secondo una relazione dipendente dalla dose. Questa peculiarità ...
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Biologa tedesca (Crefeld 1899 - Edimburgo 1994), trasferitasi in Inghilterra nel 1939, fu prof. di genetica animale all'univ. di Edimburgo. Nel 1943 dimostrò in collaborazione con W. M. Robson, che alcuni [...] mutazioni geniche o cromosomiche, analogamente alle radiazioni ionizzanti. Questa scoperta aprì la via allo studio dei mutageni chimici, uno degli argomenti più importanti della genetica teorica e applicata, al quale la A. dedicò successivamente ...
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Biologa tedesca, nata a Crefeld il 14 maggio 1899; si è trasferita in Inghilterra nel 1939. È stata professore di Genetica animale presso l'università di Edimburgo dal 1967, e professore emerito dal 1969. [...] la A. ha dedicato tutta la successiva attività di ricerca. Nel corso dei suoi studi ha dimostrato inoltre che i mutageni chimici, al pari di quelli fisici, sono anche cancerogeni.
Per la sua attività scientifica ha ricevuto numerosi riconosci menti ...
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ONCOGENI
Vittorio Colantuoni
Si definiscono o. quei tratti di DNA che contengono l'informazione genetica per la sintesi di proteine capaci d'indurre la trasformazione maligna di una cellula e di portare [...] tempo dopo il concepimento. Gli alleli mutati restano latenti fino a quando non si verifica un secondo evento mutageno a carico dell'allele normale in qualsiasi cellula somatica. Essi perdono la condizione di eterozigosi e si riducono definitivamente ...
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Genetica
HHarold Leslie K. Whitehouse
Claudio Barigozzi
Leslie C. Dunn
Giuseppe Montalenti
di Harold Leslie K. Whitehouse, Claudio Barigozzi, Leslie C. Dunn, Giuseppe Montalenti
GENETICA
Genetica
di [...] e che, come nel caso delle radiazioni ionizzanti, non vi era nessuna prova per una qualche specificità d'azione dei mutageni nei confronti di geni particolari.
c) La natura del gene
L'esistenza degli alleli multipli e la possibilità di mutazioni ...
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còdice genètico Relazione esistente tra la sequenza di basi azotate del DNA di un gene e la sequenza di amminoacidi di una proteina. Il DNA contiene 4 diversi nucleotidi che devono codificare i 20 amminoacidi [...] stabilire che il codice è a triplette ed è letto senza sovrapposizioni e senza interruzioni. Se sperimentalmente, mediante agenti mutageni che determinano sostituzioni di basi (mutazioni puntiformi) si modifica la natura di una base nel DNA di un ...
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comportamento ipermutabile
Andrea Levi
Caratteristica delle cellule cancerose, il cui patrimonio genico è alterato rispetto alle cellule normali in seguito ad aneuploidia (alterato numero di cromosomi), [...] , l’inattivazione di meccanismi di riparazione del DNA è funzionalmente equivalente all’esposizione ad alti livelli di mutageni. Indipendentemente dal fatto che contribuisca o meno all’insorgenza di tumori, certamente l’ipermutabilità crea notevoli ...
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mutageno
mutàgeno agg. e s. m. [comp. di muta(zione) e -geno]. – In biologia, di fattore che determina la comparsa di mutazioni nel patrimonio genetico di una cellula; è riferito in partic. ad agenti fisici (per es., radiazioni ionizzanti)...