ḥadd Nel diritto musulmano, pene immutabili stabilite dalla legge religiosa per i delitti di fornicazione, calunnia, ubriachezza, furto e brigantaggio. ...
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Nel diritto musulmano, il testatico o tributo personale gravante sui dhimmī (sudditi non musulmani), quale corrispettivo della libertà di culto e della protezione loro concessa. ...
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Teologo musulmano, nato e vissuto in Persia (1149-1210), ma autore in arabo di filosofia, diritto, matematica, astronomia e astrologia. La sua teologia è profondamente imbevuta di filosofia aristotelica. ...
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Asceta musulmano (m. in Marocco 1059 circa), celebre per pietà e virtù politiche e guerriere, la cui opera è strettamente connessa col sorgere nell'Africa settentrionale del movimento almoravide. ...
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Giurista e tradizionista musulmano (Baalbek 707 - Beirut 774). La sua fama come caposcuola, dapprima grande, fu poi offuscata da quella di Abū Ḥanīfa e di Mālik ibn Anas. ...
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Astrologo arabo musulmano, noto nella tradizione occid. col nome di Albohali (v.) o nella forma storpiata di Aghilhac, o, con traduzione esatta dal nome arabo, Sarcinator ("sarto"). ...
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Tradizionista musulmano (secc. 7º-8º), una delle maggiori figure dell'epoca più antica nella raccolta e trasmissione di ḥadīth, dei quali studiò anche i problemi cronologici. ...
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Mistico musulmano persiano, morto intorno all'875 d. C. È uno dei maggiori rappresentanti dell'indirizzo più rigoroso di ascetismo mistico (sufismo) in seno all'Islam. ...
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musulmano
(o mussulmano) agg. e s. m. [dall’arabo-pers. muslimān, plur. di muslim «aderente all’Islam»]. – 1. agg. Di ciò che appartiene alla religione, alla civiltà, al pensiero islamici: le dottrine m.; la cultura m.; usi e credenze musulmane....
turbante
s. m. [dal turco tülbent «mussola, turbante», di origine pers.]. – 1. Tipico copricapo musulmano, e in genere orientale, consistente in una fascia di mussolina di seta attorta più volte sul capo intorno a una calotta. 2. Nella moda...