Antitrinitario (Savigliano 1515 circa - Danzica 1573 circa). Avendo aderito al gruppo antitrinitario di Vicenza, nel 1546 si rifugiò a Ginevra, di cui acquistò la cittadinanza (1555) e dove fu eletto diacono [...] dei riformati stranieri dalla Polonia (1564), in Moravia e infine a Danzica. Fu fieramente attaccato da Teodoro Beza come rinnegato musulmano, per aver detto che l'islamismo era più conforme a ragione che il cristianesimo, con la sua credenza nella ...
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FIDENZIO da Padova
Fabio Simonelli
Nato a Padova nella prima metà del sec. XIII, entrò per tempo nell'Ordine dei frati minori e nel 1266 era già vicario provinciale in Terrasanta. Nel maggio 1268, quando [...] e portare aiuto ai cristiani fatti prigionieri. Secondo quanto egli testimonia (Liber..., p. 32), seguì a cavallo l'esercito musulmano, per vari giorni, nelle sue tappe.
Questa sua presenza fra i soldati del sultano ha fatto pensare che F. fosse ...
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Islamista (Oosterhout 1857 - Leida 1936), prof. a Batavia, poi (1907-27) a Leida; socio straniero dei Lincei (1928). Profondo conoscitore della letteratura araba, specie giuridica, religiosa e storica, [...] una conoscenza diretta dell'Oriente; Mekka (2 voll., 1888-89), in cui fornì la prima descrizione esatta e compiuta della città santa, dove nel frattempo era stato, travestito da musulmano, per quasi un anno; Verspreide geschriften (6 voll., 1922-27). ...
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imām Nell’islamismo, il sovrano della monarchia universale, musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Per gli sciiti sono invece i. soltanto quelli che essi considerano come legittimi [...] della legge divina.
Colui che dirige la preghiera rituale in comune, ufficio che può essere tenuto da qualsiasi musulmano conoscitore del rituale e non implica alcun concetto di ordini sacri. Imamiti Musulmani sciiti, che riconoscono la serie ...
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Denominazione araba degli spiriti che popolano la natura e il cui influsso benefico o malefico si esercita continuamente sulla vita umana. La nozione di g. è non solo preislamica, ma anche precedente alla [...] indifferenziata, che lascia tuttavia emergere tratti più personali, per es., nella Ghūl; la credenza nei g., largamente rappresentati nel folclore religioso islamico e nella favolistica, è tuttora viva nelle classi popolari del mondo musulmano. ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] diaspora musulmana in Europa, ha come obiettivo il ristabilimento di una base istituzionale unica per tutto il mondo musulmano (il Califfato) e respinge la nozione di democrazia come contraria al principio di guida divina. I gruppi rivoluzionari ...
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Il riconoscimento dell'alterita religiosa
Enzo Pace
Introduzione
Al termine di una ricerca sulla comunità sikh in provincia di Cremona ebbi modo di visitare il loro tempio. È il primo in ordine di tempo [...] o «Bibbia Aperta», fondata a Padova nel 1987. Il secondo fronte di dialogo che Nostra Aetate favorisce è con il mondo musulmano. In tale ambito va ricordata la funzione svolta dal Pisai (Pontificio di studi arabi e islamici). Fondato a Tunisi nella ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] dalla riḥla, il viaggio devoto a scopo di pellegrinaggio, che forniva l'occasione di percorrere da un confine all'altro l'orbe musulmano, in quello che si offriva come un vero e proprio Grand tour ai letterati curiosi del mondo: ne sono esempio i ...
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Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] lotta di indipendenza del suo popolo. Ad esempio il 12 dicembre 2001, quando, forse memore delle sue origini di fratello musulmano, 'Arafāt si è rivolto così al popolo di Gerusalemme: "Voi state difendendo la prima direzione della preghiera, il terzo ...
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Shraddhanand, Swami
(o Munshi Ram) Riformatore, pedagogo e predicatore religioso indiano (Talwandi, Panjab, 1856-Nuova Delhi 1926). In gioventù fu ispirato da Dayananda Saraswati e aderì all’Arya samaj, [...] , e il miglioramento dello status degli intoccabili. Favorì inoltre il matrimonio delle vedove e l’abolizione dei matrimoni infantili. Morì per mano di un musulmano, Abdur Rashid, che lo aveva avvicinato fingendo di volersi convertire all’induismo. ...
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musulmano
(o mussulmano) agg. e s. m. [dall’arabo-pers. muslimān, plur. di muslim «aderente all’Islam»]. – 1. agg. Di ciò che appartiene alla religione, alla civiltà, al pensiero islamici: le dottrine m.; la cultura m.; usi e credenze musulmane....
turbante
s. m. [dal turco tülbent «mussola, turbante», di origine pers.]. – 1. Tipico copricapo musulmano, e in genere orientale, consistente in una fascia di mussolina di seta attorta più volte sul capo intorno a una calotta. 2. Nella moda...