Diritto romano in Cina
Sandro Schipani
Premessa
Dalla prima pagina del Milione di Marco Polo, apprendiamo che il Gran Khān aveva chiesto notizia dell’imperatore, «e che signore era, e di sua vita e [...] del diritto romano da parte di altri Paesi.
L’accoglimento dei codici del sistema giuridico romanistico nei Paesi di diritto musulmano è settoriale e non li coinvolge tutti; esso in certi casi, come nel codice civile misto e in quello nazionale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto coloniale
Luciano Martone
Colonia e madrepatria, sudditi e cittadini
Nelle antiche carte geografiche veniva usata un'espressione particolare per indicare le zone dell'Africa non ancora esplorate [...] giudiziaria.
D'altra parte, l'incontro con i popoli colonizzati e con il loro diritto, sia consuetudinario sia musulmano, fu sempre oggetto di scarsa attenzione nonostante le molte dichiarazioni ufficiali di considerazione e rispetto. Le norme che ...
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SCOMUNICA
DDiego Quaglioni
La pena ecclesiastica della scomunica colpì per la prima volta l'imperatore Federico II come reo di aver contravvenuto ai patti giurati col pontefice Onorio III nel luglio [...] e incoronandosi re di Gerusalemme nella chiesa del S. Sepolcro.
Lo scandalo suscitato dall'impresa, parimenti nel mondo musulmano e cristiano, fu complicato dall'inizio di operazioni belliche nelle terre della Chiesa e nel Regno di Sicilia, dopo ...
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MIGNANELLI, Beltramo.
Angelo Michele Piemontese
– Nacque nel 1370 a Siena da Leonardo; il nome della madre rimane incerto.
Emigrò «juvenculus et pauper», esercitando la mercatura verso Tunisi, Egitto, [...] 1415), indetto dal re dei Romani Sigismondo di Lussemburgo per porre fine allo scisma.
Problemi discussi essendo anche il dominio musulmano del Levante e la minaccia turca «in partibus Asie et Europe», il M. scrisse a Costanza nel 1416 due memorie ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] sua tesi gli argomenti di al-Ghazālī, di al-Fārābī, di Avicenna e di Averroè; si serve dell'opera del filosofo musulmano e mostra larghe conoscenze del Corano. Per suggerimento del Penyafort, Giacomo I introduce nei suoi stati l'Inquisizione, e nella ...
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Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] . 676 segg.; W. Robertson Smith, Kinship and Marriage in early Arabia, 2ª ed., Londra 1903; D. Santiliana, Istit. di diritto musulmano malichita, I, Roma 1926, p. 121 segg.
La famiglia greca.
La famiglia greca ci è nota in massima parte attraverso le ...
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Le colonie italiane (p. 825). - La conquista dell'Etiopia e la costituzione dell'Impero (v. africa orientale italiana; italia: Storia; italo-etiopica, guerra, in questa App.) hanno collocato l'Italia fra [...] , il diritto indigeno in esse vigente è di varie specie, ma fra queste di gran lunga prevale il diritto musulmano, in corrispondenza della religione più diffusa. I cittadini libici conservano il proprio statuto personale e successorio se musulmani, e ...
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CICCAGLIONE, Federico
Mario Caravale
Nacque. a Riccia, presso Campobasso, il 1° nov. 1857 da Abele e da Vincenza de Paola. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Napoli, s'interessò [...] sulla storia del diritto siciliano sono di grande interesse. Tra esse si ricordano: Ildiritto romano in Sicilia durante il dominio musulmano, Palermo 1898; I libri legali di un giudice siculo nel secolo XIV, in Arch. giur. Filippo Serafini, n. s ...
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È una delle fonti di diritto positivo (ius non scriptum): quella, cioè, che si concreta nell'osservanza costante, uniforme e generale di una norma di condotta, compiuta dai membri di una comunanza sociale [...] parte dei paesi, lo spazio d'azione della consuetudine venne ristretto.
La consuetudine ha grande importanza nel diritto musulmano, dove gli usi dei diversi paesi, elaborati dai conoscitori del diritto, servono all'applicazione del Corano, come libro ...
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Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] satanica di "Anticristo", come l'aveva definito Gregorio IX. All'imperatore svevo e ad Averroè ‒ il filosofo arabo-musulmano di Cordova che era vissuto mezzo secolo prima ‒ fu attribuita la paternità del mitologico trattato Dei tre impostori (Berti ...
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musulmano
(o mussulmano) agg. e s. m. [dall’arabo-pers. muslimān, plur. di muslim «aderente all’Islam»]. – 1. agg. Di ciò che appartiene alla religione, alla civiltà, al pensiero islamici: le dottrine m.; la cultura m.; usi e credenze musulmane....
turbante
s. m. [dal turco tülbent «mussola, turbante», di origine pers.]. – 1. Tipico copricapo musulmano, e in genere orientale, consistente in una fascia di mussolina di seta attorta più volte sul capo intorno a una calotta. 2. Nella moda...