Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] influsso sulla vita e il costume dei cristiani spagnoli continuò fino alla Riconquista, per attutirsi verso la fine del 15° sec. con la definitiva espulsione degli Arabi dalla Spagna.
Arte e architettura
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MAGDALA (ar. el-Megdel)
Donato Baldi
Povero villaggio musulmano di circa 210 ab. sulla riva occidentale del lago di Galilea, 4 km. a nord di Tiberiade. Fu città importante per l'industria peschereccia [...] e per il commercio del pesce salato, come lo prova il suo nome talmudico Migdal Nunāyā (Torre dei pesci), e il nome greco di Tarichea (pesci salati). Al tempo di Flavio Giuseppe (Guerra Giudaica, II, 21, ...
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Ahmad ibn Ibrahim al-Ghazi
(detto Grañ) Leader musulmano etiopico (n. ca. 1506-m. 1543). A partire dal 1527, muovendo dal sultanato dell’Adal, scatenò un jihad contro l’impero cristiano d’Etiopia, cui [...] inflisse enormi devastazioni. Nel 1531 sconfisse l’imperatore Lebna Dengel, senza tuttavia catturarlo. Minato dal tracollo militare e dalle conversioni di massa all’islam, l’impero fu salvato dal successore ...
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Zaid ibn 'Ali
Zaid ibn ‛Ali
Leader religioso musulmano (Medina 694 ca.-Kufa 740). Pronipote di ‛Ali ibn Abi Talib, è all’origine della setta sciita dedismo. Fratello di Muhammad al-Baqir, quinto imam [...] degli sciiti, Z. avrebbe rappresentato il proprio clan, gli Hashimiti, presso il califfo omayyade Hisham ibn ‛Abd al-Malik, chiedendogli di porre fine ai torti subiti. Messo in cattiva luce presso il califfo, ...
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Iǵmā‛ Nella terminologia tecnica della teologia e del diritto musulmano, il consenso o accordo della comunità, uno dei fondamenti dell’Islam, accanto al Corano e alla Sunna. ...
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‛aṣabiyya Concetto («spirito di solidarietà») posto dal grande storico musulmano Ibn Khaldūn a fondamento della sua interpretazione dell’incivilimento umano, in base allo studio delle esperienze della [...] società araba beduina, e dei regni arabi e berberi dell’Africa settentrionale ...
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iḥrā´m Stato di purità rituale assunto dal pellegrino musulmano, con l’osservanza di speciali norme di abbigliamento (abito bianco, detto anch’esso iḥrā´m) e comportamento, allorché entra nel territorio [...] sacro della Mecca.
Altro i. è dato dallo stato di purità in cui il fedele compie la preghiera canonica (ṣalāt) ...
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Zardari, Asif Ali. – Uomo politico pakistano (n. Karachi 1955). Musulmano sciita, nel 1987 ha sposato B. Bhutto. Pur senza incarichi politici, alla caduta del primo governo Bhutto venne accusato di corruzione [...] e fu incarcerato dal 1990 al 1993. Nel 1996, al termine del secondo governo Bhutto, di cui era ministro degli investimenti, venne nuovamente incarcerato. Liberato nel 2004, a fine 2007, dopo l’assassinio ...
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narghilè Pipa ad acqua, assai diffusa nel mondo musulmano: consiste in un recipiente d’ottone o di vetro (in origine una noce di cocco), parzialmente riempito d’acqua, nel quale si immettono due tubi: [...] il primo è rigido, con in cima il fornelletto contenente tabacco coperto di brace e l’altra estremità immersa nell’acqua; il secondo è flessibile (di gomma), in comunicazione con l’aria della parte superiore, ...
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musulmano
(o mussulmano) agg. e s. m. [dall’arabo-pers. muslimān, plur. di muslim «aderente all’Islam»]. – 1. agg. Di ciò che appartiene alla religione, alla civiltà, al pensiero islamici: le dottrine m.; la cultura m.; usi e credenze musulmane....
turbante
s. m. [dal turco tülbent «mussola, turbante», di origine pers.]. – 1. Tipico copricapo musulmano, e in genere orientale, consistente in una fascia di mussolina di seta attorta più volte sul capo intorno a una calotta. 2. Nella moda...