Sultano selgiuchide (sec. 11º), fondatore dell'Impero musulmano dei Turchi selgiuchidi in Asia Anteriore. Regnò dal 1037 al 1063 a. C., e fu il primo dei "Grandi Selgiuchi", che si succedettero formalmente [...] investiti del supremo potere dal califfo abbaside di Baghdād. I rapporti con il califfo furono al centro della sua politica e culminarono nel suo ingresso vittorioso a Baghdād (1055), dove ricevette il ...
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Asad ibn al-Furat
Giurista e studioso musulmano (Harran 759-Siracusa 828). Trasferitosi dall’Oriente in Ifriqiya, fu nominato qadi di Kairouan dal sovrano aghlabide, che gli affidò inoltre il comando [...] della spedizione che dette inizio alla conquista musulmana della Sicilia, nel corso della quale trovò la morte ...
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GHERA (galla: Gērā)
Enrico Cerulli
Staterello galla musulmano dell'Ovest Etiopico, conquistato e annesso all'Abissinia nel 1887.
Il Ghera era anticamente occupato da popolazioni Sidama e faceva parte [...] del regno (Sidama) di Ennarea. La grande invasione galla, iniziatasi nel sec. XVI, ridusse l'Ennarea a queste sue regioni meridionali che resistettero lungamente; tanto che ancora nel 1703 il negus Iyāsu ...
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MUḤAMMAD ‛ābduh
Michelangelo Guidi
Teologo e riformatore musulmano, fondatore del più notevole movimento modernista egiziano. Nato nel 1849 in un villaggio del Basso Egitto, traversò nella prima giovinezza [...] una crisi ascetico-mistica, ma fu ben presto indirizzato all'azione dal famoso rivoluzionario e agitatore panislamico Giāmal ad-Dīn al-Afghānī. Professore nella scuola Dār al-‛Ulūm, poi redattore capo ...
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Scrittore arabo musulmano, nato ad Āmul nel Ṭabaristān nel 224 o 225 eg.-839 d. C., morto a Baghdād nel 923. Si occupò di diritto (e fondò anzi una propria scuola o sistema giuridico, sostanzialmente affine [...] allo shāfi‛ita, e caduto in disuso verso la metà del secolo V ègira), di raccolta e studio di tradizioni canoniche, di esegesi coranica, di storia.
Delle sue numerose opere sono giunte sino a noi piccole ...
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Dinastia di califfi arabi, che governarono l'Impero musulmano dal 661 al 750 d. C. Fu fondata da un rappresentante del ramo principale della famiglia dei Banū Umayya, cioè da Mu῾āwiya ibn Abī Sufyān, il [...] , ma si era poi convertito in tempo all'islamismo, assicurando alla sua famiglia nuova autorità e prestigio nello stato teocratico musulmano. Agli O. apparteneva già il terzo califfo elettivo ῾Othmān, la cui uccisione nel 656 dette a Mu῾āwiya il ...
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muḥarram Primo mese dell’anno nel calendario arabo-musulmano. Si compone di 30 giorni. Il 10 cade la festa della ‛āshūrā’, presso gli sciiti commemorativa della morte di al-Ḥusain a Karbala. ...
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faqīh Giureconsulto versato nel fiqh o diritto canonico musulmano. L’influenza dei fuqahā’si è fatta sentire più volte anche nel campo politico, per es., nella Spagna musulmana. Presso gli Sciiti persiani, [...] il f. di grande autorità, è chiamato muǵtahid. In Egitto la forma dialettale fighī è passata a indicare il maestro di scuola elementare ...
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musulmano
(o mussulmano) agg. e s. m. [dall’arabo-pers. muslimān, plur. di muslim «aderente all’Islam»]. – 1. agg. Di ciò che appartiene alla religione, alla civiltà, al pensiero islamici: le dottrine m.; la cultura m.; usi e credenze musulmane....
turbante
s. m. [dal turco tülbent «mussola, turbante», di origine pers.]. – 1. Tipico copricapo musulmano, e in genere orientale, consistente in una fascia di mussolina di seta attorta più volte sul capo intorno a una calotta. 2. Nella moda...