Arabista spagnolo (Fonz, Aragona, 1836 - ivi 1917); professore a Granata, Saragozza e Madrid, diede grande impulso agli studî di storia, lingua e letteratura dei musulmani di Spagna (Tratado de numismática [...] arábigo-española, 1879; Decadencia y desaparición de los Almorávides en España, 1899; Estudios críticos de historia árabe-española, 1903; 2a ed. 1917). Ha promosso e diretto la collezione di testi Bibliotheca ...
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Figlio (sec. 10º) di Giovanni II e nipote di Gregorio IV. Non lasciò traccia del suo governo durato dal 919 al 928; ma i musulmani approfittarono di questo periodo di decadenza per riprendere le loro scorrerie. [...] Comparsi nel 928 davanti a Napoli, furono tacitati con donativi. Gli successe il figlio Giovanni III ...
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Awadh (o Oudh)
Awadh
(o Oudh) Regione situata tra il fiume Gange e l’Himalaya nello Stato indiano dell’Uttar Pradesh. Conquistato dai musulmani nel 1192, l’A. restò sempre possedimento del sultanato [...] di Delhi, fatta eccezione per l’interludio 1399-1479, allorché fece parte del regno Sharqi di Jaunpur. Nel 1596 Babur, fondatore della dinastia dei Mughal, sconfisse l’ultimo sultano di Delhi e incluse ...
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Figlio (m. 1152) di Ponzio, cui successe (1137); fatto prigioniero da Zenkī, sultano di Aleppo, fu poi liberato e continuò a combattere contro i musulmani; fu ucciso presso Tripoli, in un'imboscata di [...] Arabi ismailiti. n Nella serie dei conti di Tripoli si trova spesso nominato anche come R. II, poiché è considerato come primo di questo nome Raimondo di Saint-Gilles, che però fu conte di Tripoli solo ...
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Jinnah, Muhammad Ali
Politico indiano (Karachi 1876-Quetta 1948). Fu considerato il padre fondatore del Pakistan e designato dai suoi seguaci con l’appellativo di Qa’id-i a‛zam («comandante supremo»). [...] ). Alle elezioni del 1937 la Muslim league fu sovrastata dal Congress e da partiti regionali dalla forte base sociale musulmana, come il Krishak praja party in Bengala e lo Unionist party in Panjab. Ma proprio la sonora vittoria del Congress offrì ...
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Movimento religioso e militare fiorito nel Caucaso negli anni della penetrazione russa (prima metà del 19° sec.). Si sviluppò fra i seguaci di alcuni capi musulmani, il più celebre dei quali fu Shamīl [...] (➔), che guidarono la resistenza nazionale e religiosa contro gli invasori. Nel 1859 Shamīl si arrese; nel 1864 parte dei montanari furono trasferiti in pianura e altri emigrarono in Turchia ...
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Hakam I
Emiro omayyade di al-Andalus (Cordova 770-ivi 822). Terzo della sua dinastia, salito al trono nel 796, dovette domare rivolte dei sudditi musulmani e tentativi di autonomia dei signori cristiani, [...] meritandosi per questo fama di spietatezza ...
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Giurista e uomo politico musulmano d'India (Mohan 1849 - Rudgwick, Sussex, 1928). Contribuì alle riforme politiche e sociali del 1885, con cui veniva riconosciuto anche ai musulmani il diritto a pubbliche [...] cariche ...
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Giureconsulto e capitano arabo (m. 828), di origine mesopotamica, che guidò dalla Tunisia la spedizione dell'827 contro la Sicilia bizantina. Sbarcato a Mazara, condusse i musulmani alla conquista dell'interno; [...] morì per un'epidemia nella Sicilia orientale ...
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Poligrafo arabo (Ṣafad 1297 - Damasco 1362) di Palestina, cui si deve, oltre a opere minori, un enorme dizionario biografico (al-Wāfī bi-l-Wafayāt) di personaggi musulmani, contenente circa 14.000 biografie, [...] fonte importantissima per la storia musulmana del tardo Medioevo. ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...