Orientali d'Italia. Da minoranza regionale a seconda religione d'Italia
Frederick Lauritzen
La questione orientale è centrale nello sviluppo dell’Italia unificata. Da minoranza frammentaria e spesso [...] ’esercito tratti da indigeni, gli ascari d’Eritrea, i dubat somali e gli zaptié dei carabinieri erano esclusivamente musulmani. I cristiani etiopi parteciparono anzi alla resistenza contro l’occupazione, come dimostra l’attentato del 19 febbraio 1937 ...
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Assise di Capua
Aurelio Cernigliaro
Le Assise di Capua costituiscono il primo complesso normativo emanato da Federico II al rientro nel Regno dopo l'assenza per la conquista della corona imperiale e [...] a serio repentaglio da una eventuale partenza per la crociata. Si era in un sostanziale stato di anarchia: rivolta dei musulmani, veri e propri saccheggi dei baroni, continue usurpazioni delle città. L'assunzione a Roma della corona imperiale dalle ...
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GUGLIELMO I d'Altavilla, re di Sicilia
Francesco Panarelli
Nacque tra il maggio 1120 e il maggio 1121, se si accetta la notizia di Romualdo Guarna, arcivescovo di Salerno, secondo la quale (p. 253) [...] di Palermo restò affidata alle mani di un eunuco, il gaito Martino che, secondo il Liber, fu più interessato a vendicare i musulmani caduti nella sommossa che a far giustizia. Dall'isola l'azione proseguì in Calabria, dove, con la conquista della sua ...
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GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] da Martinengo), ma alla fine il provveditore sembrò preoccuparsi più della peste che infuriava sull'isola che dei danni inferti dai musulmani alla cristianità.
Nuovamente a Venezia il 20 sett. 1523, il 5 ottobre il G. entrò a far parte del Collegio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] anche in questa materia. E soprattutto tenne fermo sul punto che l’autorità ecclesiastica non dovesse giudicare né ebrei né musulmani («infedeli»): e questo perché «l’infedeltà non è eresia». C’era poi il caso dei cristiani di rito greco: ma ...
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Onorio II
Simonetta Cerrini
Scarse sono le notizie su questo papa prima della sua nomina a cardinale vescovo d'Ostia. Lamberto Scannabecchi, originario di Fiagnano (attualmente in provincia di Bologna), [...] Kirchenunion im Jahre 1198, Köln-Weimar-Wien 1996, p. 129.
H. Houben, Mezzogiorno normanno-svevo. Monasteri e castelli, ebrei e musulmani, Napoli 1996, pp. 48-9.
S. Cerrini, Une expérience neuve au sein de la spiritualité médiévale: l'Ordre du Temple ...
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BALBO, Italo
Aldo Berselli
Nacque a Quartesana (Ferrara) il 6 giugno 1896, da famiglia di piccola borghesia: il padre, Camillo, era direttore didattico e liberale moderato. Avviato agli studi ginnasiali, [...] verso la "quarta sponda" e accolte in villaggi già preparati. Con decreto del 9 genn. 1939 veniva concessa ai musulmani la "cittadinanza speciale italiana".
In questi anni intanto si andava accentuando un nuovo "dissidentismo" del B., che pur fino ...
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CASTEL DEL MONTE
HHubert Houben
È senz'altro il più affascinante dei castelli costruiti da Federico II. Sulla sua costruzione e sulla sua funzione le opinioni degli studiosi sono contrastanti. Il fascino [...] G. Sciannamea, Castel del Monte: un viaggio controluce, Bari 1996; H. Houben, Mezzogiorno normanno-svevo. Monasteri e castelli, ebrei e musulmani, Napoli 1996, p. 408; W. Schirmer-D. Sack, Castel del Monte, in Kunst im Reich Kaiser Friedrichs II. von ...
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LIPPOMANO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Terzogenito del patrizio Giovanni di Girolamo e di Chiara Gussoni di Andrea, nacque a Venezia il 13 apr. 1538.
Dopo il fallimento del banco dell'omonimo nonno del [...] , della esemplarità della missione espletata in favore del cattolicesimo, sia contro i protestanti europei sia contro gli Arabi musulmani. Ovviamente, una tale condotta non mancò di essere apprezzata dalla corte madrilena al punto che, al momento del ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] Grenzen religiöser Toleranz im normannisch-staufischen Königreich Sizilien, "Deutsches Archiv", 50, 1994, pp. 159-198.
A.L. Udovitch, I musulmani e gli ebrei nel mondo di Federico II: linee di demarcazione e di comunicazione, in Federico II e il ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...