Giubileo
Giovanni Maria Vian
(XVII, p. 296)
Dopo quello del 1925, g. ordinari si sono tenuti, secondo le normali scadenze, nel 1950 e nel 1975, e così per il 2000 è indetto un "grande giubileo" che [...] il g. avrà però "due centri", Roma e la Terra Santa, auspica un ulteriore progresso nel dialogo tra ebrei, cristiani e musulmani, e invita a partecipare alla "grande festa" i "seguaci di altre religioni, come pure quanti sono lontani dalla fede in ...
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ZIGABENO, Eutimio ('Ευϑύμιος ὁ Ζιγαβηνός [Ζυγαβηνός, Ζιγαδηνός])
Teologo bizantino diverso dall'Eutimio monaco nel monastero costantinopolitano del περὶβλεπτος (Jugie), fiorì nell'epoca di Alessio I Comneno [...] Sinaita, Giovanni Damasceno, ecc. Nei capitoli 22-28 sono confutate le eresie degli Armeni, pauliciani, massaliani, bogomili, musulmani. Come esegeta ha commentato - ricalcando le orme dei padri cappadoci e del Crisostomo - il Salterio e le Epistole ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] 7° secolo, presentandosi come l'ultimo profeta del Dio che si era rivelato ad Abramo, a Mosè e a Gesù, il quale, per i musulmani, è soltanto un profeta. Il libro sacro dell'Islam è il Corano (al-Qur'an, da "recitare"), e nei suoi capitoli (sure) sono ...
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PIETRO da Sassoferrato
Alfonso Marini
PIETRO da Sassoferrato. – Non si hanno notizie intorno alla sua famiglia e alla sua vita prima che fosse frate minore.
Tutto ciò che si sa di lui è incentrato sul [...] provinciale nel 1220, con il ministro di Spagna Giovanni Parenti, al quale avrebbero chiesto di poter andare a predicare ai musulmani di Valencia, come sostiene Amorós, che pone prima l’arrivo a Teruel, donde i frati sarebbero andati a Saragozza per ...
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GIULIANI, Giovanni
Laura Ronchi De Michelis
Originario di Lucca, discendeva con ogni probabilità da una famiglia di notai e mercanti i cui membri avevano più volte ricoperto la carica di anziano nel [...] mercanti italiani che viaggiavano in quelle terre; il riscatto dei molti schiavi cristiani, per lo più sudditi polacchi, detenuti dai musulmani; infine, la riunione con Roma della Chiesa armena, decisa ma non attuata dal concilio di Firenze.
Per il G ...
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GEROLDO DI LOSANNA, PATRIARCA DI GERUSALEMME
MMarie-Luise Favreau-Lilie
Nella persona di G. vescovo di Valenza (Regno d'Arles), appartenente alla nobiltà borgognona ‒ mancano notizie più precise sulla [...] in Siria dall'imperatore e in tal modo anche a scongiurare la rottura della tregua stipulata nel 1219 con i musulmani. Egli ottenne che sulla base di un accordo unanime fosse avviata collettivamente la fortificazione delle città costiere di Cesarea e ...
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(ebr. Sīnai, ar. Ṭūr Sīnā) Penisola di forma triangolare che geograficamente appartiene all’Asia e politicamente all’Egitto, di cui costituisce due governatorati (S. Settentrionale, 25.574 km2 con 339.752 [...] S. Mosè salì più volte per ricevere la legge divina. La tradizione ebraica non ha voluto identificare il Monte S.; per cristiani e musulmani è l’od. Gebel Mūsā.
Nella valle fra il Monte S. e il Monte Moneiga sorge il monastero di S. Caterina, fondato ...
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Speciale tribunale ecclesiastico per la repressione dell’eresia.
I. medievale
Le origini dell’I. vanno collocate tra la fine del 12° sec. e gli inizi del 13°, quando la Santa Sede – ritenendo insufficienti [...] il loro culto simulando esteriormente l’adesione al cattolicesimo; furono ugualmente perseguitati i moriscos, musulmani convertiti soprattutto dopo la conquista di Granata che, intimamente fedeli all’Islam, si sottomettevano apparentemente ...
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GREGORIO IX
OOvidio Capitani
Nato in Anagni intorno al 1170, Ugolino dei conti di Segni ricevette la prima formazione culturale nella scuola vescovile della città natale. Le fonti letterarie (Niccolò [...] Damietta nel 1219, e che poi erano finiti sotto assedio, arrivò quando la città era già ricaduta in mano ai musulmani.
Formalmente, l'adesione di Federico II alle iniziative che, attraverso Ugolino, Onorio III aveva assunto per promuovere la crociata ...
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Nato intorno al 1195 a Lisbona, deve l'appellativo col quale è universalmente conosciuto alla città italiana che l'ospitò negli ultimi anni della sua vita e che ora ne custodisce le reliquie. Di famiglia [...] che l'infante don Pedro aveva fatto trasportare a Coimbra nello stesso anno, maturò il progetto di convertire i musulmani al cristianesimo. Poco dopo Fernando entrava nell'Ordine minoritico accolto dai frati del piccolo convento conimbricense di Sant ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...