La civilta islamica: scienze della vita. Fra scienza e religione: la 'medicina del Profeta'
Julia Bummel
Fra scienza e religione: la 'medicina del Profeta'
Due sono i significati che si attribuiscono [...] al-Manṣūr) di al-Rāzī (251-313/865-925) aveva già visto la luce, gli studiosi delle tradizioni canoniche musulmane cominciarono a estrarre dai grandi compendi di ḥadīṯ quelli attinenti alla medicina, raccogliendoli in scritti separati sotto il titolo ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
Fernando Girón Irueste
Danielle Jacquart
Mauro Zonta
Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
La tradizione [...] Terra, che è Dio, colui che tutto ode e tutto sa! Lo disse sette volte e l'uomo guarì, scegliendo i musulmani dopo quell'incantesimo contro il mal di denti" (p. 120).
Poiché la maggioranza della popolazione non aveva la possibilità di pagare medici ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La medicina nel mondo islamico
Ursula Weisser
La medicina nel mondo islamico
Il concetto di medicina comprende generalmente diverse forme di terapia, da quelle [...] un dono divino. Le opere di medicina degli autori ebrei o cristiani non si distinguono pertanto da quelle dei medici musulmani. Se mai è significativo il fatto che gli 'specchi del medico' sinora noti, ossia gli scritti sulla professione medica, i ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La professione medica
Hans Hinrich Biesterfeldt
La professione medica
L'educazione e l'etica medica nel mondo islamico furono influenzate in modo rilevante dalla [...] cifra che deve essere corrisposta per il danno. Il capitolo successivo inizia con una discussione della deplorevole scarsità dei medici musulmani. Secondo Ibn al-Uḫuwwa, nei paesi è difficile incontrare un medico che non sia un ḏimmī, vale a dire un ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Gli ospedali
Hans Hinrich Biesterfeldt
Gli ospedali
Il termine persiano più comunemente usato in riferimento a ospedale è bīmāristān, vocabolo [...] a Tunisi, nel 1420, il sultano Abū Fāris ῾Abd al-῾Azīz (r. 1394-1434) ne fondò uno per poveri, stranieri e musulmani infermi.
In Turchia, per indicare gli ospedali, oltre a māristān erano usati anche i termini bīmār-ḫāna (casa del malato) e dār ...
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Il ruolo dei poteri pubblici
Wayland Kennet
(Master of Arts in History, University of Cambridge, Cambridge, Gran Bretagna)
Joseph Thornton
(Bachelor of Arts in History, University of Oxford, Oxford, [...] o proibita. L'intenzione di chi agisce è il fattore che determina la natura di ogni azione.
Di recente, in molti paesi musulmani vi è una richiesta crescente di un ritorno alla più ampia applicazione della šarī'a pura. Tuttavia, oggi, in nessun paese ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Le malattie mentali e psicosomatiche
Hans Hinrich Biesterfeldt
Le malattie mentali e psicosomatiche
Nell'Arabia preislamica i ǧinn, i demoni del deserto, erano [...] treatise Maṣāliḥ al-abdān wa-l-anfus, in: La signification du bas moyen âge dans l'histoire et la culture du monde musulman, Aix-en-Provence, EDISUD, 1978, pp. 29-34.
‒ 1984: Biesterfeldt, Hans H. - Gutas, Dimitri, The malady of love, "Journal of the ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Le 'cose naturali': struttura e funzioni del corpo umano
Ursula Weisser
Le 'cose naturali': struttura e funzioni del corpo umano
La struttura e le funzioni del [...] , ma soltanto per proibire la profanazione dei corpi dei nemici caduti. Si può pensare allora che nel Medioevo i musulmani pii, come Ibn al-Nafīs, abbiano esteso tale divieto anche alla dissezione anatomica. L'ostacolo religioso più significativo era ...
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Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] minutissime. Oltre che in Grecia (S. Luca in Focide, Dafni, SS. Apostoli a Salonicco), il m. bizantino fu diffuso nei paesi musulmani (Cordova), in Russia (Kiev) e soprattutto in Italia: a Roma, m. del 7° e specialmente del 9° sec. sono espressione ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...