Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] silloge sta innanzi tutto nella cura con cui vengono studiate e rese in idioma moderno le opere coeve degli storiografi musulmani su quell’episodio così gravido di conseguenze per le relazioni tra Europa e mondo islamico. Ma ciò non sarebbe bastato ...
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CERBANI, Cerbano
Marco Palma
Nacque a Venezia, con ogni probabilità alla fine del sec. XI.
È verosimile che il C. appartenesse alla stessa nobile famiglia, originaria di Equilio sul Piave, cui appartennero [...] a Rodi la flotta veneziana al comando del doge Domenico Michiel, reduce dalle vittoriose imprese di Ascalona e Tiro contro i musulmani. I Veneziani decisero di trascorrere proprio a Chio l'inverno 1124-1125 e fu durante questo periodo che il C ...
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GIUSEPPE da Leonessa, santo
Dario Busolini
Eufranio Desideri nacque a Leonessa, nei pressi di Rieti, l'8 genn. 1556, terzogenito del facoltoso borghese Giovanni e di Francesca Paolini.
Iscritto a dieci [...] la condotta di G., che nei suoi scritti appare consapevole della prudenza da adoperare nelle relazioni con i musulmani, di cui aveva studiato lingua e costumi. Più verosimilmente, egli potrebbe piuttosto avere male interpretato un decreto del ...
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CASTIGLIONE, Girolamo
Marco Palma
Le notizie che possediamo sul suo conto risalgono esclusivamente a quanto egli stesso premette al Fiore di Terra Santa, il libro di viaggi grazie al quale ci è stato [...] avvenuti i fatti narrati nell'Antico e Nuovo Testamento, e la seconda per sopportare i maltrattamenti di ogni genere cui i musulmani sottopongono i visitatori di altra religione. Generalmente il C. si attiene nel suo racconto a ciò che ha in effetti ...
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AIROLDI, Alfonso
Renato Composto
Nacque a Palermo il 25 febbr. 1729 da Giovanni Battista, marchese di Santa Colomba e da Teresa Reggio. Si formò alla scuola dei padri teatini, avviandosi alla vita ecclesiastica. [...] , pp. 372-378; G. Di Giovanni, La vita e le opere di G.A. Decosmi, Palermo 1888, pp. 134-135; M. Amari, Storia dei Musulmani di Sicilia, I, Catania 1933, pp. 8-10; P. Savio, Devozione di Mgr. A. Turchi alla Santa Sede, Roma 1938, p. 90; G. Catalano ...
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Riccardo Cuor di Leone
Silvia Moretti
Il sogno della riconquista di Gerusalemme
Riccardo Cuor di Leone fu re d’Inghilterra dal 1189 al 1199. Fu tra i sovrani che parteciparono alla terza crociata in [...] suo nome.
I templari erano dei monaci-cavalieri: prendevano i voti ma al tempo stesso si opponevano armi in pugno ai musulmani. Essi ben presto si distinsero per l’ardore e la determinazione con le quali combattevano.
Il loro simbolo era una grande ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] .
Pensiero
Prospettiva fondamentale del pensiero e dell'opera di L. è l'idea di missione (è un momento in cui musulmani e tatari premono ai confini della cristianità) per convertire gl'infedeli e instaurare l'unità della fede: in questa prospettiva ...
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GREGORIO VII, papa, santo
Ovidio Capitani
Scarse le notizie biografiche su Ildebrando, nato forse a Soana (oggi Sovana, in provincia di Grosseto) tra il 1025 e il 1030, divenuto più tardi, forse, monaco [...] senza una conclusione, se non quella di un tentativo da parte di G. VII di rafforzare l'azione contro i musulmani attraverso una coonestazione che ad Alfonso VI di Castiglia maggiormente impegnato nella "reconquista" sarebbe venuta per la sua azione ...
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Federico II di Svevia
Antonio Menniti Ippolito
L' imperatore che favorì l'incontro delle civiltà greca, latina e araba
Nipote di Federico Barbarossa, Federico II fu considerato da alcuni una "meraviglia [...] e garanzie di movimento per i pellegrini. Durante le trattative si intrattenne in discussioni filosofiche e scientifiche con dotti musulmani, il che gli procurò critiche e accuse di miscredenza.
Federico e il Regno di Sicilia
Lasciata la Germania ...
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Ermanno di Salza
Hubert Houben
Presumendo che al momento dell'elezione a Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri teutonici E. avesse almeno trent'anni, la sua data di nascita verrebbe collocata prima [...] suoi confini prima della battaglia di Ḥaṭṭīn (1187) a eccezione dei castelli di Kerak e di Montreal, a cui i musulmani non vollero rinunciare in quanto proteggevano la strada per la Mecca, E. si schierò con il partito favorevole ad accettare questa ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...