Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] cui, ad esempio, l'uso di misure di capacità era scarso; tuttavia, all'epoca dei califfi, il qafīz era largamente usato. Nella Spagna musulmana si usava correntemente un raṭl di 503,08 g, ma per pesare la carne il raṭl era 4 volte più pesante. Per i ...
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(fr. Oran) Città dell’Algeria (655.852 ab. nel 2008), al centro della ben riparata baia omonima; capoluogo dell’omonima provincia. La città vecchia, che si estende su una terrazza fra il massiccio del [...] 1347 la fortificarono. Divenuta rifugio dei pirati algerini, nel 1509 fu assalita e occupata, dopo la strage dei suoi abitanti musulmani, dagli Spagnoli; tornata agli Arabi nel 1709, fu ancora possedimento spagnolo nel 1732-91; il 4 gennaio 1831 fu ...
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Vedi ANTIOCHIA di Pisidia dell'anno: 1958 - 1994
ANTIOCHIA di Pisidia (Antiochia Pisidiae, o ad Pisidiam)
Città ai confini della Frigia e della Pisidia (odierna Yalvaç).
Fondata nel 280 a. C. da Seleuco [...] , e un gran numero di frammenti architettonici ed epigrafici in parte riadoperati e sparsi nelle costruzioni moderne e nei cimiteri musulmani, dove sono usati cippi e colonne antichi. Importante era il santuario di Men ᾿Ασκηνός (così nelle monete, in ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province iberiche: Segovia
Giuseppina Alessandra Cellini
Segovia
Città della Spagna centrale. Dapprima sotto il controllo della tribù degli Arevaci, fece parte [...] ’altezza massima di 29 m, con 166 arcate, per un percorso di 728 m. Nella seconda decade del VII sec. d.C. subì l’invasione musulmana, che causò un parziale spopolamento. Un’inversione di tendenza si registrò quando Alfonso VI sottrasse la regione ai ...
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(gr. ῎Εδεσσα) Antica capitale dell’Osroene (Mesopotamia settentrionale); l’attuale Urfa (Turchia). Fondata da Seleuco I di Siria (303 a.C.) sul luogo della precedente Ūrhāi, ebbe popolazione greco-araba. [...] espugnata da Baldovino di Fiandra, che ne fece la sede del suo principato; nel 1144 cadde però in potere dei Musulmani e nel 1637 fu occupata dai Turchi ottomani.
La città attuale conserva avanzi del baluardo e del castello. Nella cittadella, resti ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] presunta morte o uno stato di coma irreversibile di Mubārak, è stato eletto nuovo presidente dell'Egitto il candidato dei Fratelli musulmani Mursi, che ha ottenuto il 51,7% dei voti contro il 48,3% riportato da Shafiq. Nel mese di luglio, pochi ...
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Città di Israele (Ashkelon, it. Ascalona, 149.160 ab. nel 2021), nel settore sud occidentale del paese, a S-SO di Tel Aviv-Giaffa e a una distanza di circa 20 km da Gaza. Importante centro amministrativo [...] , nella prima crociata Goffredo di Buglione vi sconfisse il fatimide al-Afḍal (1099). Fu poi contesa da cristiani e musulmani finché questi ultimi la distrussero nel 1247. Gli scavi hanno restituito un grandioso edificio a peristilio con 24 colonne ...
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Vedi CESAREA dell'anno: 1959 - 1994
CESAREA (Caesarea Stratonis o Palaestinae)
M. Avi-Yonah
Città sulla costa della Palestina, a circa 40 km a S di Haifa. Fondata dai Fenici, C., in periodo ellenistico, [...] Palaestina), e tale rimase fino alla conquista araba nel 640. Essa fu l'ultima piazzaforte dei Bizantini contro gli invasori musulmani. La sua popolazione era originariamente composta in parti uguali di Greci e di Ebrei, ma nei primi secoli dell'èra ...
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(gr. ῎Εμεσ[σ]α) Antica città della Siria Apamene (odierna Ḥimṣ). Sorta nei pressi della città hittita di Qadesh, fu sede, al tempo di Pompeo, di un principato arabo vassallo di Roma; uno dei suoi re [...] . Con la divisione della provincia, sulla fine del 4° sec., E. divenne capitale della Fenicia Libanesia. Conquistata dai musulmani nel 634-37, dai Bizantini nel 975, poi occupata dai crociati latini (1099), fu gravemente colpita da un terremoto ...
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SIVIGLIA
C. Delgado Valero
(spagnolo Sevilla; lat. Hispalis, Spalis; arabo Ishbīliya)
Città della Spagna, capoluogo della provincia omonima e della Comunità Autonoma d'Andalusia, situata nella zona [...] . 9-39; H. Peres, La poésie andalouse en arabe classique au XIe siècle, Paris 19532; A.A. Salem, Restos de un baño musulmán en Sevilla, Archivo hispalense 25, 1956, pp. 173-177; J. de M. Carriazo, La boda del Emperador, Sevilla 1959; L. Torres Balbás ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...