Stato dell’Europa sud-orientale costituitosi nel 1918 con il nome di Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (mantenuto fino al 1929, quando adottò quello di Regno di I.) e dissoltosi nel 1991-92 (con la formazione [...] di Serbi e un sesto di Croati. Pertanto, la divisione della I. suscitò nuovi focolai di tensione fra Albanesi e musulmani in Macedonia, Serbia e Montenegro (particolarmente grave divenne la situazione nel Kosovo); fu però in Bosnia ed Erzegovina che ...
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Vocabolo arabo che nelle lingue di tutti i popoli musulmani designa il responso o parere d'un giureconsulto (faqīh, v.) in materia giuridica o di pratiche del culto o di legittimità in rapporto alla legge [...] religiosa. Il parere deve riguardare un caso presentato in forma astratta, cioè senza riferimento a determinate persone. Il faqīh che, ufficialmente o per consenso dell'opinione pubblica, è autorizzato ...
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Figlio (m. 1187) di Raimondo I, cui successe (1152) all'età di dodici anni sotto la reggenza della madre Odierna; combatté contro i musulmani, distinguendosi per valore ed energia. Prigioniero di Nūr ad-Dīn [...] (1164-72), resse il regno di Gerusalemme durante la minore età di Baldovino IV (1174-76) e quindi di Baldovino V (1184-86), aspirando a succedergli. Morì subito dopo la disastrosa battaglia di Ḥiṭṭīn (1187) ...
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Espressione araba divenuta tecnica nel diritto musulmano, la quale significa "sede della guerra" e designa il complesso dei territorî soggetti a dominio non islamico e non abitati da musulmani; il resto [...] , salvo che con essi esista trattato di tregua; la pace perpetua con essi è inammissibile. Se un territorio abitato da musulmani cade in potere definitivo degl'infedeli, senza che vi sia speranza di riscossa, esso diventa dār al-ḥarb e i suoi ...
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Società d’origine sudanese, stanziata nelle regioni immediatamente a E, a N, e in parte a O del Lago Ciad. I K. sono musulmani e parlano un dialetto del gruppo tebu-kanuri. Principali fonti di sussistenza [...] sono l’allevamento seminomade (bovini, caprini) e, a Sud, l’agricoltura (cereali, cotone); una certa importanza ha l’estrazione, dagli stagni a N del Lago Ciad, di carbonato di sodio (natron), commercializzato ...
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ṢŪFISMO
Carlo Alfonso Nallino
. Voce coniata, sotto la forma latina Ssufismus, dal tedesco F. A. Tholuck nel 1821, per rendere l'arabo taṣawwuf che, presso tutti i popoli musulmani, designa ciò che [...] sommo dell'ascetismo dagli scrittori cattolici. I trattatisti musulmani sono d'accordo nel porre il riḍā come tappa unione con uno dei varî attributi di Dio indicati dalla teologia musulmana; infine il supremo, che consiste nell'unione con l'essenza ...
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Arabista spagnolo (Fonz, Aragona, 1836 - ivi 1917); professore a Granata, Saragozza e Madrid, diede grande impulso agli studî di storia, lingua e letteratura dei musulmani di Spagna (Tratado de numismática [...] arábigo-española, 1879; Decadencia y desaparición de los Almorávides en España, 1899; Estudios críticos de historia árabe-española, 1903; 2a ed. 1917). Ha promosso e diretto la collezione di testi Bibliotheca ...
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Figlio (sec. 10º) di Giovanni II e nipote di Gregorio IV. Non lasciò traccia del suo governo durato dal 919 al 928; ma i musulmani approfittarono di questo periodo di decadenza per riprendere le loro scorrerie. [...] Comparsi nel 928 davanti a Napoli, furono tacitati con donativi. Gli successe il figlio Giovanni III ...
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ḤANBALITI
Carlo Alfonso NALLINO
. Sono i seguaci di quella, tra le quattro scuole (o riti o sistemi) di rituale e diritto riconosciute dai musulmani sunniti (ortodossi), che si fonda sugl'insegnamenti [...] di Aḥmad ibn Ḥanbal (cfr. II, p. 18), morto a Baghdād nel 241 èg., 855 d. C.
La scuola ḥanbalita ebbe subito numerosissimi seguaci a Baghdād e suo territorio; presto si diffuse anche in Siria, e penetrò ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...