Riformatore egiziano (al-Maḥmūdiyya, el-Beheira, 1906 - Il Cairo 1949). Fondò (1928) l'associazione Fratellanza Musulmana, che aveva lo scopo di far rivivere nella vita pubblica e privata i principi islamici. [...] Divenuta l'associazione, nel secondo dopoguerra, centro di attività nazionalistica, al-B. fu fatto uccidere da emissari del governo ...
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Sovrano dell'Etiopia (m. 1540). Salì al trono nel 1508. Dal 1529 dovette affrontare l'invasione musulmana, guidata dall'imām Aḥmad ibn Ibrāhīm, soprannominato Grāñ. L. D. fu costretto a una continua ritirata [...] nel Tigrè, nel corso della quale morì ...
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Compagno di Maometto (m. 657 d. C. circa), di origine persiana; una delle più popolari figure della leggenda musulmana. Secondo una tarda tradizione, sarebbe stato il barbiere del Profeta. A lui sono fatti [...] risalire gli inizî della spiritualità mistica musulmana; presso alcune sette sciite estreme divide con ῾Alī e Maometto un culto quasi divino. ...
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Storico copto di lingua araba del sec. 13º. Autore di una cronaca universale di storia preislamica e musulmana, importante per frammenti di opere più antiche da essa conservatici. Fu tra i primi autori [...] arabi a essere conosciuto ed edito parzialmente in Europa (Historia Saracenica, 1625) ...
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Emiri omayyadi di Cordova. Il lungo emirato di M. I (852-886) vide soprattutto svilupparsi nella Spagna musulmana il contrasto fra il potere centrale e le forze centrifughe degli emirati locali (rivolta [...] di Ibn Ḥafṣūn, ecc.). M. II assunse per pochi mesi titolo e autorità di califfo nel 1009-10, nel periodo di dissoluzione del califfato cordovano ...
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´l Dinastia di regoli del Sīgistān che si distinsero specialmente nel sostenere la resistenza indigena alla conquista araba musulmana del loro paese (secc. 7º-8º d. C.). ...
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Arabista (Saragozza 1871 - San Sebastiano 1944), prof. all'univ. di Madrid. Pubblicò importanti opere sulla filosofia, teologia e mistica musulmana specie d'occidente (Abenmasarra y su escuela, 1914; Aben [...] Comedia (1919; 2a ediz. 1943), la cui tesi di una diretta e prevalente dipendenza del poema dantesco da modelli musulmani, sia per quanto riguarda la sua struttura sia per numerosi particolari, si è rivelata però in complesso inaccettabile; comunque ...
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Sufi indiano (Sirhind, Panjab, 1564 - ivi 1624). Riformatore religioso dell'Islam alla corte dell'imperatore della dinastia indo-musulmana dei Moghul, la sua fama si estese fino all'Asia centrale. Fu ed [...] è tuttora conosciuto nel mondo islamico con l'appellativo di Mujaddid Alf i Thani Cheikh, "Rinnovatore del secondo millennio" ...
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Ali Alula
Ras etiopico (n. ca. 1819-m. ca. 1866). Membro della dinastia oromo del Yajju, in passato musulmana, ancora minorenne divenne reggente d’Etiopia (1831) e ras del Begemeder. Controllò deboli [...] imperatori e combatté l’autonomia dei signori provinciali. Cristiano, fu accusato di simpatie islamiche. Sconfitto nel 1853 dal genero Kasa, futuro Teodoro II, si ritirò nel Wollo ...
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Generale abissino, del sec. 6º d. C., governatore autonomo dello Yemen dopo la conquista etiopica. È celebre nella tradizione musulmana per la spedizione guidata contro la Mecca (nel 570), in realtà diretta [...] contro i confini di Bisanzio, e arrestata da una pestilenza ...
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odio online
loc. s.le m. In internet e nei siti di relazione sociale, espressione di odio e di sentimenti razzisti, tramite discorsi, slogan, insulti rivolti contro singoli, specialmente se personaggi pubblici noti, o intere fasce di popolazione...
almohade
‹almoàde› (o almoade; anche almohàdico o almoàdico, pl. m. -ci) agg. – Relativo alla dinastia musulmana berbera degli Almo(h)adi che nella seconda metà del sec. 12° e nella prima del 13° dominò l’Africa settentrionale e la Spagna...