Giornalista (Dovia di Predappio 1885 - Milano 1931), fratello di Benito; maestro elementare, dopo la prima guerra mondiale si stabilì a Milano, collaborando all'attività politica del fratello; dal 1º nov. 1922 alla morte tenne la direzione del Popolo d'Italia. Esercitò un certo influsso sul fratello, specie per il problema della conciliazione con la Chiesa ...
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Popolo d’Italia, Il Quotidiano politico fondato nel 1914 da B. Mussolini, che lo diresse fino alla marcia su Roma. Dalle posizioni dell’interventismo rivoluzionario, il giornale seguì l’evoluzione politica [...] del suo direttore. Dopo la presa del potere da parte dei fascisti, sempre ispirato da Mussolini, fu diretto dal fratello di lui, Arnaldo, e alla sua morte (1931) da suo figlio Vito. Generalmente considerato organo ufficioso del PNF e del governo, ...
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Quotidiano politico fondato a Milano il 15 nov. 1914 da B. Mussolini, che lo diresse fino al novembre 1922 e poi ne rimase l'ispiratore, quando la direzione passò al fratello Arnaldo (1885-1931). Giornale [...] guida della stampa fascista, cessò le pubblicazioni nel 1945, con il crollo della Repubblica di Salò ...
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Giornalista (Venezia 1880 - Cavallasca 1961), in gioventù partecipò alla propaganda socialista, poi seguì B. Mussolini al Popolo d'Italia, di cui fu redattrice per la parte letteraria e artistica; interventista [...] e diresse la rivista Gerarchia e si fece promotrice del movimento artistico del "Novecento". Autrice di una biografia di Mussolini, a suo tempo notissima, Dux (1926), pubblicò numerosi scritti d'arte (Storia della pittura moderna, 1930; ecc.), un ...
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Avanti!
Giornale socialista fondato nel 1896, che ebbe fra i principali direttori L. Bissolati, E. Ferri, O. Morgari, C. Treves, B. Mussolini, G.M. Serrati, P. Nenni, S. Pertini, R. Lombardi. Dopo essere [...] stato soppresso dal fascismo (1926), riprese le pubblicazioni in Francia come settimanale. In Italia riapparve clandestinamente nel 1943; dal 1947 fu l’organo del Partito socialista italiano. Nel 1993, ...
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Giornale politico di informazione, fondato a Parigi nel 1863, che ebbe larga diffusione, specie in provincia. Antidreyfusardo, quindi antihitleriano (ma favorevole a B. Mussolini), dal 1937 passò nelle [...] mani di P. Laval. Cessò le pubblicazioni nel 1944 ...
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Giornalista inglese (Londra 1912 - ivi 1945), figlio primogenito di Leopold Stennet, organizzatore nella Francia occupata di una legione antibolscevica, radiocommentatore nazifascista per invito di Mussolini [...] fra il 1943 e il 1944, fu condannato a morte per tradimento e impiccato ...
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Nome d’arte del regista cinematografico, autore e conduttore televisivo Pierfrancesco Diliberto (n. Palermo 1972). Ha esordito come aiuto regista in Un tè con Mussolini (1998) di F. Zeffirelli e I cento [...] passi (2000) di M.T. Giordana, nello stesso anno è diventato autore televisivo dopo aver vinto un concorso a Mediaset e successivamente è stato inviato del programma Le iene. Dal 2007 è diventato vee-jay ...
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ALESSI, Rino
Arduino Agnelli
Nacque a Cervia (Ravenna) il 30 apr. 1885 da Gioacchino e Zelmira Zoffoli. Figlio d'umile gente, il padre era operaio in una salina, completò gli studi alla Scuola normale [...] , convinto forse che il suo teatro fosse datato.
Riprese il filone politico e narrativo con Trieste viva e Il giovane Mussolini, testimonianze di alto livello, e con quella che si può considerare la sua trilogia narrativa, composta da Calda era la ...
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mussoliniano
agg. – Che si riferisce a Benito Mussolini (1883-1945), uomo politico, capo del Governo in Italia dal 1922 e «duce» del fascismo, con partic. riferimento alle sue idee politiche, alla dittatura da lui instaurata, agli eventi che...
mussolineide
(Mussolineide), s. f. (iron.) La saga, l’epopea di Benito Mussolini; il perenne dibattito sulla figura e l’opera di Benito Mussolini. ◆ Riappare in televisione il fantasma di Edda e subito si ripropone la saga di Palazzo Venezia,...