PINZA, Fortunato
Giancarlo Landini
PINZA, Fortunato (Ezio). – Nacque a Roma il 18 maggio 1892, figlio di Cesare, falegname ravennate venuto a cercare fortuna nella capitale, e di Clelia Bulgarelli.
Nel [...] Island (New York): il FBI, sulla scorta di un articolo del Washington Post, lo sospettava di essere una spia di Mussolini; Pinza avrebbe esternato la sua simpatia per l’impresa di Etiopia e avrebbe donato le fedi, quando il regime fascista chiese ...
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GASPARINI, Iacopo
Angelo Del Boca
Nacque a Volpago del Montello, presso Treviso, il 23 marzo 1879 da Giovanni e da Melania Gardin. Laureatosi giovanissimo in giurisprudenza, entrò a far parte dell'amministrazione [...] un patto di amicizia che il ministro delle Colonie, P. Lanza di Scalea, non esitò a definire, in una lettera a Mussolini, "la prima parola imperiale della nostra politica coloniale" (Documenti diplomatici italiani, I, doc. 414, p. 319).
Il 1° giugno ...
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PAVOLINI, Corrado
Gianfranco Pedullà
PAVOLINI, Corrado. – Nacque a Firenze l’8 gennaio 1898 da Paolo Emilio e Margherita Cantagalli.
Oltre che dall’importante opera culturale svolta dal padre o dal [...] al teatro, alla stampa, alla radio e diventando «uno degli uomini più forti del regime e dei più vicini a Mussolini. Attraverso il nuovo Direttore artistico la Compagnia e l’Accademia poterono sperare di giungere molto vicino al cuore del potere che ...
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MANFRINI, Luisa (Luisa Ferida)
Jacopo Mosca
Nacque a Castel San Pietro Terme, presso Bologna, il 18 marzo 1914, da Luigi e da Lucia Parini (o Pansini). Figlia unica, crebbe nella campagna romagnola, [...] della M. e di Valenti, oramai la "coppia" del cinema italiano, Cervi ed Elisa Cegani. La pellicola vinse la coppa Mussolini come "miglior film italiano" al Festival del cinema di Venezia del 1941.
Anche nel successivo La cena della beffe (sempre 1941 ...
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GALLETTI, Guido
Roberto Massetti
Nacque a Londra il 22 marzo 1893 da Paolo, di professione orefice, e Maria Garbagnati. All'età di sei anni, come scrisse nella sua autobiografia (Raimondi, 1971, p. [...] senso, è anche una Vittoria (ripr. in Sborgi, 1989, p. 131) realizzata nel 1938 in occasione della visita di B. Mussolini a Genova e facente parte di una doppia schiera di figure femminili, che salutano romanamente, molte delle quali realizzate da ...
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BARILLA, Riccardo
Luciano Segreto
Nato a Parma il 4 marzo 1880 da Pietro e Giovanna Adorni, frequentò le scuole fino alla quarta elementare e successivamente cominciò ad aiutare il padre che possedeva [...] .000 lire come contributo alla costruzione del palazzo del Littorio di Roma), egli seppe accattivarsi l'amicizia di Mussolini, che dal 1933 visitò assiduamente durante i suoi soggiorni romani. Questi contatti dovettero essere fruttuosi: il 24 maggio ...
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FRANCALANCIA, Riccardo
Alexandra Andresen
Nacque ad Assisi il 9 nov. 1886 da Gustavo, ricco proprietario terriero, e da Emma Tini. Dopo una prima formazione presso il collegio degli scolopi a Spello, [...] 1934 dalla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma) e Natura morta con alabastro (acquistato in mostra per la Galleria Mussolini, oggi Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea di Roma), dipinti che ancora rivelano, nelle forme arcaiche e ...
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ARATA, Giulio Ulisse
Lucia Bisi
Nacque a Piacenza il 21 ag. 1881 da Giovanni, sacrestano della chiesa di S. Antonio, e da Angiolina Costa. Ebbe nella stessa città la sua prima formazione presso l'istituto [...] di grattacielo (quindici piani) a Milano. Sia pure bene accolto da buona parte della critica (ed elogiato da Mussolini: Reggiori, 1947, p. 331), tale edificio veniva giudicato "inammissibile" dalla Società degli architetti, per la collocazione ...
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MARCHINI, Giovanni
Emanuela Bagattoni
Nacque a Forlì il 3 dic. 1877 da Michele e da Clementa Manoni. Nel 1890 la famiglia, di umili condizioni, si trasferì a Buenos Aires, dove il giovane M. ricevette [...] si dedicò alla xilografia e soprattutto alla produzione plastica, come documentano un medaglione-ritratto di B. Mussolini e due opere conservate nella Pinacoteca civica di Forlì: Superstiti, terracotta ispirata alla tragedia del terremoto ...
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Gitai, Amos (propr. Gitai Weinraub, Amos)
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l'11 ottobre 1950. Regista anomalo, inquieto, apolide per necessità e per vocazione, G. ha fatto [...] di grave antisemitismo in Germania; Nel nome del Duce (1994), girato in Italia durante la campagna sostenuta da A. Mussolini come candidata a sindaco di Napoli, opera che, insieme alla precedente, costituisce un dittico allarmante sul ritorno dei ...
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mussoliniano
agg. – Che si riferisce a Benito Mussolini (1883-1945), uomo politico, capo del Governo in Italia dal 1922 e «duce» del fascismo, con partic. riferimento alle sue idee politiche, alla dittatura da lui instaurata, agli eventi che...
mussolineide
(Mussolineide), s. f. (iron.) La saga, l’epopea di Benito Mussolini; il perenne dibattito sulla figura e l’opera di Benito Mussolini. ◆ Riappare in televisione il fantasma di Edda e subito si ripropone la saga di Palazzo Venezia,...