Musicista (Amburgo 1833 - Vienna 1897). Studiò prima con suo padre, contrabbassista, poi con O. Cossel e E. Marxsen. Nel 1853 conobbe J. Joachim e F. Liszt, quindi R. Schumann, che, ammirato, lo presentò [...] ) e percorse Svizzera e Germania, pur continuando a comporre musiche, tra le quali il Requiem tedesco (eseguito parzialmente a maschile e orchestra, Nenia per coro e orchestra), dacamera (sestetti, quintetti, quartetti, trii; sonate per pianoforte ...
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Musicista italiano (Bologna 1879 - Roma 1936); R. fu compositore piuttosto eclettico, nel quale sono ravvisabili influenze francesi, russe e tedesche; amò piegare le tradizionali forme sinfoniche in senso [...] soprattutto nella musica teatrale che sembrano convergere e fondersi le peculiarità della musica respighiana, cioè Toccata per pianoforte e piccola orchestra (1928), alcuni lavori dacamera (soprattutto la Sonata in si minore per violino e pianoforte ...
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Musicista (Parigi 1835 - Algeri 1921), allievo di C.-M. Stamaty, P. Maleden, Fr. Benoist e D. Halévy. Esordì quale pianista nel 1846, e come compositore nel 1852. Organista (1853) di St. Merry e (1857) [...] , 1875), 5 concerti per pianoforte, 3 per violino e 1 per violoncello (il fortunato Concerto in la min., 1879), e musiche orchestrali e dacamera d'ogni sorta, comprendenti anche la gustosa "fantasia zoologica" intitolata Carnaval des animaux (1886). ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] ).
Nella lettura di quelle opere che tra le suindicate ci sono giunte complete (Anima e corpo e le due versioni dell'Euridice) e delle musichedacamera appartenenti alla stessa scuola, possiamo bene scernere quel che veramente intendeva e voleva la ...
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. Come termine musicale la parola aria ha due diversi significati fondamentali, entrambi correnti tanto nell'uso antico quanto nel moderno. In primo luogo, in senso figurato somigliante a quello di motivo, [...] Schema prediletto dai compositori italiani anteriori all'avvento del madrigalismo cinquecentesco, esso riappare prima fra le musichedacamera nelle arie di Domenico Belli, che sono del 1616, e poi, sistematicamente adottato, in quelle numerosissime ...
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Musicista, nato a Colonia il 6 gennaio 1838. Allievo dapprima di sua madre, e di C. Breidenstein, avendo ottenuto una borsa di studio, compì la sua istruzione musicale sotto la guida di F. Hiller per la [...] maschili e a voci femminili. Minore importanza hanno gli Schottische e gli Hebraische Lieder, il Liederzyklus e le musichedacamera. Fra le musiche strumentali emergono i tre concerti per violino e orchestra, il primo dei quali in sol minore (op. 26 ...
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GIOVANNELLI, Ruggero
Romolo Giraldi
Musicista della scuola romana, nato a Velletri intorno al 1560, morto a Roma il 7 gennaio 1625. Nulla si sa dei suoi primi studî. Dal 6 agosto 1583 al 1° aprile 1591 [...] del suo tempo, per grandiosita di stile, finitezza di sviluppo, vivacità ritmica e genialità d'impasti vocali. Le sue musichedacamera, tutte stampate, ne diffusero la fama in Italia e fuori. Le sacre, in gran parte manoscritte, rimasero limitate ...
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Musicista, nato ad Auchsesheim (Baviera) il 17 maggio 1901. Studiò ad Augusta, Francoforte e Monaco, ma è sostanzialmente autodidatta per quel che riguarda la musica. Dal 1935 al 1941 fu direttore d'orchestra [...] Sommertag (1950), Die chinesische Nachtigall (1953). È inoltre autore di composizioni orchestrali e vocali-orchestrali, di musichedacamera, di lavori radiofonici e ha pubblicato numerosi articoli e saggi critici. Nella sua produzione musicale, E ...
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HENZE, Hans Werner
Musicista, nato a Gutersloh (Vestfalia) il 1° luglio 1926. Studiò al Conservatorio di Brunswick e poi a Heidelberg con Wolfgang Fortner, a Parigi con René Leibowitz. Dal 1953 risiede [...] ), Labirinto (1951), L'idiota (1952), Maratona di danza (1957), Undine (1958), di brani orchestrali e vocali-orchestrali, di musichedacamera. Dopo i suoi primi lavori, scritti sotto l'influenza di Fortner e Stravinskij, H. è passato attraverso l ...
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Pianista, nato a Parigi il 7 aprile 1899. Allievo di Louis Diémer al conservatorio di Parigi, si diplomò in pianoforte nel 1913; studiò anche composizione con Maurice Ravel, Gabriel Fauré e Paul Dukas. [...] come concertista nel 1917 e nel 1920 ottenne il Prix Diémer. Da allora ha compiuto numerose tournées in Europa e, a partire dedicato parte della sua attività alla composizione, scrivendo musichedacamera, sinfoniche e sinfonico-vocali, tra cui uno ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...