LOCATELLI, Pietro Antonio
Agnese Pavanello
Nacque a Bergamo il 3 sett. 1695, primo dei sette figli di Filippo Andrea e di Lucia Crocchi (o Trotti). Della sua formazione musicale non si hanno notizie, [...] strumenti soprani e basso e mostrano, come le musiche orchestrali, varietà di stile e di impostazione. Per flauto traverso e basso sono scritte le sonate op. II, che ben rappresentano lo stile cameristico e il nuovo gusto "galante" diffusi a partire ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Donatella Melini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo aver vissuto a Bonn, nel 1792 Beethoven si trasferisce definitivamente a Vienna, [...] futura e, dall’altra, a far sentire un’analogia tra tali musiche e il corso di un fiume in piena, creando quell’effetto proiettate verso dimensioni del tutto inesplorate, queste composizioni cameristiche stupiscono i loro primi ascoltatori e hanno una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la musica diventa parte attiva di quella ricerca d’identità [...] tedesca, guardando a Wagner e al grand-opéra per il teatro e a Brahms per la musica sinfonica e cameristica. Se dunque la musica sinfonica di Dvorák si colora di caratteri nazionali nei numerosi lavori che, come il trio Dumky (1890-1891), fanno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il concetto moderno di inno nazionale è legato a quello di “nazione” che si afferma nella [...] ma da cittadini e simbolicamente rappresentata da una bandiera e da una musica, non più emblemi di una monarchia di un re o di un musica evocatrice della Marsigliese.
Citazioni della Marsigliese sono presenti anche in varie composizioni cameristiche ...
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DALL'ABACO, Evaristo Felice
Bianca Maria Antolini
Nacque a Verona il 12 luglio 1675 da Damiano, di professione "causidico", e da Clorinda. Della sua istruzione musicale non si hanno notizie; A. Sandberger [...] d'opera, ma ancora di più in esecuzioni cameristiche, in funzioni sacre, nelle feste a corte e tanto che, alla morte di P. Torri nel 1737. il posto di direttore della musica da camera, che sarebbe spettato al D., andò a G. Ferrandini. Nel 1740 pare ...
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CORTESE, Luigi (Louis)
Sergio Martinotti
Nacque a Genova il 19 nov. 1899, primogenito di Andrea, agiato commerciante, e della francese Jeanne Constant, che aveva studiato pianoforte. Avviato molto presto [...] , il Canto notturno del 1940. Ma agli anni di guerra, che videro il musicista ritirarsi per protesta da ogni attività pubblica, risalgono soprattutto composizioni cameristiche come i cinque Momenti musicali su testi di Rilke (eseguiti dalla Danco nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dei tre musicisti assunti quali rappresentanti del “nazionalismo” musicale negli Stati [...] colta” europea, anche in ambito cameristico e sinfonico, fino a John Cage, si colloca anche la nascita del ragtime, proprio negli ultimi anni del XIX secolo.
Del 1897 è la pubblicazione di una composizione di un musicista di colore, Scott Joplin, che ...
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Auric, Georges
Enzo Siciliano
Compositore francese, nato a Lodève il 15 febbraio 1899 e morto a Parigi il 24 luglio 1983. La sua produzione sinfonica e cameristica va collocata nella cornice del cosiddetto [...] V. d'Indy. Con le prime fortunate prove per pianoforte e cameristiche A. si impose per l'asciuttezza e il rigore del linguaggio e di funzionalità. Dopo Cocteau, René Clair lo chiamò a comporre le musiche di À nous la liberté (1931; A me la libertà), e ...
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Mendelssohn-Bartholdy, Felix
Luisa Curinga
Il volto brillante e raffinato del Romanticismo
Musicista tedesco della prima metà dell’Ottocento, Felix Mendelssohn-Bartholdy era dotato di una spontanea [...] ’arte dell’orchestrazione. La sua varia e vasta produzione, comprendente composizioni sinfoniche, cameristiche, vocali, ma anche oratori, musica sacra e musiche di scena, rivela l’aspetto più gioioso, equilibrato ed elegante del primo Romanticismo ...
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Pennisi, Francesco
Guido Zaccagnini
Musicista, nato ad Acireale (Catania) l'11 febbraio 1934 e morto a Roma l'8 ottobre 2000. Trasferitosi a Roma poco meno che ventenne, P. ricevette lezioni private [...] delle avanguardie europee e americane, sono testimoniati da opere cameristiche - in cui domina la tendenza a basarsi su materiali musicali ridotti e scarnificati, definita dallo stesso musicista poetica del fossile - quali Fossile (1966), Mould (1968 ...
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organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce a, o ha rapporto con, gli organismi viventi,...