Musicista (Vienna 1885 - ivi 1935). Dapprima autodidatta, dal 1904 al 1910 studiò regolarmente con A. Schönberg, divenendo uno dei suoi più insigni allievi e uno dei principali rappresentanti della nuova [...] Wein (1929), il Concerto per violino e orchestra (1935), varî Lieder. Dopo aver esordito con lavori concepiti nell'ambito della musica dei tardo romanticismo, dal 1909 B. adottò l'atonalità e anche il Wozzeck è scritto in un libero linguaggio atonale ...
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Compositore italiano (n. Alessandria 1968). Diplomatosi in composizione, pianoforte, musica corale e direzione di coro presso il conservatorio alessandrino, sotto la guida di Carlo Mosso e Riccardo Piacentini, [...] internazionali. La sua attività compositiva spazia dall’opera lirica (Il processo, 2002), ai brani sinfonici (Passacaglia del Leviatano, 1998; Symphonia in memoriam, 2001; Vesuvius’ ashes, 2005), alla musica da camera (Quartetto per archi, 2001). ...
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Musicista ungherese (Budapest 1907 - ivi 1988). Studiò all'accademia di musica di Budapest con Z. Kodály (1926-30) e a Parigi con A. Schaeffner, rivolgendo ben presto i suoi interessi alla musica popolare [...] 'altra risentono, rispettivamente, i suoi lavori più noti, l'opera teatrale Pomádé király uj ruhája ("I vestiti nuovi del re P.", 1953) e il quintetto per fiati Pentaerophonia (1958). Scrisse altra musica teatrale, valendosi della tecnica seriale. ...
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Musicista (Catania 1801 - Puteaux, Parigi, 1835).
Figlio d'un organista e maestro di cembalo, fu avviato dal padre allo studio della musica: a sette anni già componeva, tra l'altro, un Tantum ergo e un [...] Salve Regina. Diciottenne, si recò a Napoli ove completò in tre anni i suoi studi con G. Furno, C. Conti, G. Tritto e N. Zingarelli. Appartengono a questo periodo sei sinfonie (all'italiana, ossia in un ...
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In generale è sinonimo di ritornello (➔). In particolare, nella musica trobadorica (chanson, ballade, virelai ecc.), ripetizione di sezioni poetiche sulla stessa melodia. ...
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Ramo della musicologia nato in Gran Bretagna e in Germania alla fine del 19° secolo. Suo oggetto di studio è l’insieme delle tradizioni musicali che non rientrano nella musica colta europea e che comprendono [...] ricerca etnomusicologia. Nel 1948 venne creato, presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, il Centro nazionale studi di musica popolare, con il quale prese avvio un progressivo processo di raccolta sul campo e di documentazione, compiuto in vaste ...
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Musicista (Augusta 1646 - Schwedt 1721). Violinista e compositore di musica strumentale: ouvertures, danze, pezzi per violino, per viola, ecc. Nota ai suoi tempi una descrizione musicale della battaglia [...] di Höchstädt, intitolata Feld und Helden Musik ...
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Musicista (Budapest 1878 - ivi 1942). Studiò all'accademia di musica di Budapest e all'estero; compositore, violoncellista e musicologo, è autore di numerosi lavori teatrali, corali, orchestrali e da camera, [...] nonché di un trattato di composizione in cinque volumi ...
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Musicista (Reims, 15º sec.). È uno degli esponenti della musica profana francese del suo tempo, ispirata alle stilistiche dell'Ars nova. Compose rondelli, canoni, ecc., di cui alcuni conservati nei codici [...] di Chantilly (1047) e di Oxford (Can. 213) ...
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Musicista (Budapest 1885 - ivi 1960). Studiò all'Accademia di musica di Budapest, della quale divenne insegnante nel 1908. Compositore di gusto ottocentesco, sensibile agli influssi della tradizione musicale [...] folclorica, è autore di composizioni per orchestra, per complessi da camera, per pianoforte e di opere didattiche ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...