In musica, nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi, alla terza nota della scala naturale di do, alla quale nei paesi germanici e anglosassoni è conservato il nome [...] E (➔ notazione) ...
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In musica, uno stato dell’accordo diverso dallo stato fondamentale, il suono generatore situato altrove che nella parte più grave. Il numero dei r. che ogni accordo può avere è pari al numero dei componenti [...] meno uno (➔ accordo) ...
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Compositore di musica e direttore d'orchestra austriaco (n. 1728 - m. Vienna 1786). Compose Singspiele, balletti, musiche di scena (per la Tempesta di Shakespeare), da camera e orchestrali. Rimusicò il [...] Pygmalion di J.-J. Rousseau (1772) ...
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(o badinerie) In musica, pezzi in ritmo di danza, a carattere giocoso, inseriti a volte nella suite settecentesca francese e tedesca (per es. nella Seconda suite in si minore per flauto e archi di J.S. [...] Bach). Negli autori moderni titolo di pezzi brevi e non troppo impegnativi, con carattere di divertimento ...
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Stampatore ed editore di musica, attivo in Monaco nella seconda metà del sec. 16º (m. Monaco 1610). Celebre la sua raccolta Patrocinium Musices, pubblicata in due serie, di cinque volumi ognuna, dal 1574 [...] al 1591, comprendente le opere di Orlando di Lasso, Francesco di Sales, Blasius Amon e Caesar de Zacchariis ...
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In musica e nel canto, movimento (detto anche tempo r.) condotto con una certa libertà (➔ agogica) rispetto ai valori rigorosamente determinati dalle figurazioni delle singole note. L’indicazione, risalente [...] al 17° sec., è adoperata quando di un pezzo (o di parte di esso) si vogliono far risaltare le peculiarità espressive ...
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Stile di musica elettronica nato negli USA, nelle discoteche della periferia di Detroit, nella prima metà degli anni 1980 e diffusosi poi in Europa. È caratterizzato dal trattamento digitale dei suoni [...] (elettronici o naturali), dalla predominanza delle percussioni e dalla ripetizione ossessiva (loops) di scarne figure ritmico-armoniche (patterns) ...
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Musicista ed editore di musica fiammingo (m. 1561 circa); operoso ad Anversa, dapprima fu strumentista, poi (1543) fondò la sua casa editrice, che ebbe largo sviluppo e fu continuata dopo la morte di lui [...] dal figlio Jakob (o Jacques; m. 1564). Fu il primo editore di Orlando di Lasso ...
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terzetto In musica, composizione a tre parti vocali concertanti, quasi sempre accompagnate da uno o più strumenti e per lo più parte di un’opera lirica, di un oratorio o di una cantata; più spesso, è [...] chiamato t. quello vocale (mentre quello strumentale è di preferenza chiamato trio) ...
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In musica, negli strumenti a fiato (per es. la cornamusa) o a corda (per es. la chitarra nell’uso della quinta e sesta corda), il meccanismo che permette l’emissione di suoni gravi continui di accompagnamento. [...] Viene definito b. anche il registro organistico da 16, 8, 4 piedi ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...