Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] ) di M. Hoffman, che ha ambientato l'azione in un'Italia dei primi del Novecento e ha fatto ampio ricorso a musiche di G. Verdi e G. Rossini; Titus (1999) di J. Taymor, versione pressoché integrale del Titus Andronicus, ambientata però nella Roma ...
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Leone, Sergio
Sir Christopher Frayling
Regista e produttore cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929 e morto ivi il 30 aprile 1989. Figura originale del panorama cinematografico a partire dagli [...] direzione, realizzando, con C'era una volta il West (1968), un'elegia dalla splendida coreografia (in cui tutte le musiche erano state scritte in precedenza) su quell'età dell'oro narrata in tante favole americane e irrimediabilmente distrutta dalla ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] ritmo sonoro, che è la risultante della fusione armonica tra la colonna dei rumori, quella del dialogo e la musica. Tutti questi elementi sono attivamente implicati nell'attuale concezione di una singola i. cinematografica.
Nella definizione dell'i ...
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Filmologia
Giorgio De Vincenti
Orientamento degli studi cinematografici che anticipò per diversi aspetti la semiologia del cinema degli anni Sessanta e Settanta ed ebbe origine con la fondazione nel [...] al cinema, attività e passività dello spettatore, il tempo del film, le funzioni dei costumi e delle scenografie, la musica e il sonoro, i problemi del film sull'arte. La metodologia utilizzata è indicata dallo stesso Souriau nell'introduzione al ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] il suo grande, concomitante amore per un genere altamente convenzionale (o, se si vuole, 'falso') come il melodramma in musica; c) la linea che coniuga 'falsità' e 'ricchezza', tipica del cinema hollywoodiano. Tra i diversi generi, è sempre stato ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] corrispondente. Ombre senza corpi ballano stagliandosi sulle mura labirintiche di una vecchia fabbrica in rovina, al suono di una musica fantomatica. Una tale predominanza delle ombre, che hanno rilievo maggiore di quanto ne abbiano i corpi, ha pochi ...
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Dovženko, Aleksandr Petrovič
Ornella Calvarese
Regista e sceneggiatore cinematografico, scrittore ucraino, nato a Sosnica (nell'oblast′ di Černigov) il 30 agosto 1894 e morto a Mosca il 26 novembre [...] secondo i quattro movimenti di una grande sinfonia, sostenuti dalla partitura appositamente scritta da Dmitrij D. Šostakovič: la musica e l'armonia dei colori si mescolano ai grandi temi dell'Amore e della Morte, della Natura trasformata dall ...
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Rivista
Marco Pistoia
Pubblicazione periodica di formato e diffusione vari, generalmente contenente contributi storici e teorici, riflessioni su tecnica, politica, industria, produzione e distribuzione [...] da Adelio Ferrero, proprio quando stava nascendo, presso l'Università di Bologna, un corso di laurea in Discipline dell'arte della musica e dello spettacolo (DAMS). La r., diretta nel corso degli anni da Ferrero, poi da Guido Fink, quindi da Lorenzo ...
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CASERINI, Mario
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 26 febbr. 1874 da Oreste, impiegato, e da Isabella Rosati, in una famiglia piccolo-borghese. Secondo la Prolo, esordì come attore di teatro con la [...] Una notte a Calcutta, Primerose, Sfinge;1918: Dramma di una notte, Il filo della vita; 1919: Anima tormentata, L'imprevisto, Musica Profana, Pietro e Teresa, La buona figliuola;1920: Il filo di Arianna, La voce del cuore, Fiori d'arancio, La modella ...
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FULCHIGNONI, Enrico
Guglielmo Moneti
Nacque a Messina il 18 sett. 1913 da Mario.
Iscrittosi alla facoltà di medicina della sua città fu allievo interno dell'istituto di fisiologia umana diretto da G. [...] regista di R. Simoni a Venezia, per Il ventaglio e Il campiello, e a Firenze, al Maggio musicale, per un'Aminta del Tasso con musiche di Gluck e l'Adelchi al giardino di Boboli (1939-40).
Il F. fu anche autore di vari atti unici: Il digiunatore (Roma ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...