Strumento cordofono usato nella musica popolare russa. Forse derivato dalla domra, apparsa in Europa nel 13° sec. e somigliante al mandolino, è costituito da una cassa armonica triangolare munita di un [...] lungo manico (con indicazione dei tasti). Si suona con le dita o con il plettro ...
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trillo In musica, abbellimento (➔) formato dal rapido alternarsi della nota reale con la nota a distanza di seconda superiore o inferiore (maggiore o minore), che nella scrittura musicale ha come simbolo [...] le lettere tr (sole o seguite da una serpentina orizzontale) sovrapposte alla nota reale ...
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tombeau Pezzo di musica strumentale dedicato alla memoria di un personaggio defunto: composizioni aventi questo titolo si incontrano soprattutto nel 17° e 18° sec., ma anche nel 20° sec. il genere è stato [...] ripreso, tra gli altri, da M. Ravel, C. Debussy, M. de Falla ...
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Nella musica vocale, gruppo di note di passaggio, di solito intonate su una sola sillaba, che collegano due note reali della melodia. Nel canto gregoriano è caratteristica di uno stile detto melismatico, [...] in contrapposizione a quello sillabico, nel quale a ogni sillaba corrisponde una nota ...
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world music Genere di musica pop, sviluppatosi nel corso degli anni 1980, che, utilizzando raffinate tecniche elettroniche insieme a strumenti e stilemi musicali propri delle culture tradizionali di popoli [...] diversi, intende adattare le varie tradizioni musicali al gusto e alle esigenze del mercato occidentale ...
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Stampatore di musica, fiorito in Venezia (prima in società con G. Vincenti, poi da solo) tra l'ultimo ventennio del sec. 16º e il primo del 17º. Pubblicò in mirabili stampe composizioni e scritti teorici [...] e pratici dei più celebrati autori del tempo ...
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Teorico della musica (Bologna 1531 - S. Pietro in Casale 1612), allievo di B. Spontone. Pubblicò, tra l'altro: Il Patrizio, overo de' tetracordi armonici di Aristosseno (1593); Il Desiderio, overo de' [...] concerti di varij strumenti musicali (1594) e Il Melone, discorso armonico (1602) ...
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Compositore di musica, nato a Muret (Alta Garonna) il 13 qiugno 1753, morto a Fontenay-aux Roses il 27 novembre 1809. Il D. venne istradato dapprima agli studî di legge; ma nel 1774, abbandonato il foro, [...] da camera (nella quale notevoli alcuni quartetti). Questa lunga attività fu sostenuta dal costante favore del pubblico. La musica del D. possiede infatti, nonostante il senso dilettantesco che la pervade, pregi di euritmia e di grazia degni del ...
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Storico della musica tedesco (Königstein 1905 - Lipsia 1991). Studioso dell'opera di J. S. Bach (alla nuova edizione della quale collaborò sin dal 1953), fu autore di importanti monografie sulla fuga corale [...] in Bach (1938), sulle cantate (1947) e sui testi delle cantate (1956), di una biografia di Bach (1953; 3a ed. 1957) e di tre volumi di Bach-Dokumente (1962-73, con H. J. Schulz) ...
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In musica, si dice di figura melodica che si ripete incessantemente, invariata e alla stessa altezza, per tutta una composizione o una parte di essa; appare di solito nel basso, che prende in tal caso [...] il nome di basso ostinato.
Più genericamente, per indicare la persistenza di un ritmo o di un effetto strumentale (per es., il pizzicato o. nella Sinfonia nr. 4 di P. Čajkovskij) ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...