Stampatore ed editore di musica, attivo in Monaco nella seconda metà del sec. 16º (m. Monaco 1610). Celebre la sua raccolta Patrocinium Musices, pubblicata in due serie, di cinque volumi ognuna, dal 1574 [...] al 1591, comprendente le opere di Orlando di Lasso, Francesco di Sales, Blasius Amon e Caesar de Zacchariis ...
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In musica e nel canto, movimento (detto anche tempo r.) condotto con una certa libertà (➔ agogica) rispetto ai valori rigorosamente determinati dalle figurazioni delle singole note. L’indicazione, risalente [...] al 17° sec., è adoperata quando di un pezzo (o di parte di esso) si vogliono far risaltare le peculiarità espressive ...
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Stile di musica elettronica nato negli USA, nelle discoteche della periferia di Detroit, nella prima metà degli anni 1980 e diffusosi poi in Europa. È caratterizzato dal trattamento digitale dei suoni [...] (elettronici o naturali), dalla predominanza delle percussioni e dalla ripetizione ossessiva (loops) di scarne figure ritmico-armoniche (patterns) ...
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Rivista di musica, politica e cultura fondata nel 1967 a San Francisco; si è basata, sin dai suoi esordi, sull'attenta osservazione dei fenomeni musicali emergenti e delle tendenze culturali della società [...] contemporanea. Pubblicata in diversi paesi del mondo, dal 2003 ha anche un'edizione italiana a cadenza mensile ...
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Musicista ed editore di musica fiammingo (m. 1561 circa); operoso ad Anversa, dapprima fu strumentista, poi (1543) fondò la sua casa editrice, che ebbe largo sviluppo e fu continuata dopo la morte di lui [...] dal figlio Jakob (o Jacques; m. 1564). Fu il primo editore di Orlando di Lasso ...
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terzetto In musica, composizione a tre parti vocali concertanti, quasi sempre accompagnate da uno o più strumenti e per lo più parte di un’opera lirica, di un oratorio o di una cantata; più spesso, è [...] chiamato t. quello vocale (mentre quello strumentale è di preferenza chiamato trio) ...
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In musica, negli strumenti a fiato (per es. la cornamusa) o a corda (per es. la chitarra nell’uso della quinta e sesta corda), il meccanismo che permette l’emissione di suoni gravi continui di accompagnamento. [...] Viene definito b. anche il registro organistico da 16, 8, 4 piedi ...
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Tecnica compositiva adottata nella musica del 20° sec., basata sul libero uso di tutti i gradi della scala diatonica, sia sotto l’aspetto melodico sia sotto quello armonico e contrappuntistico, con una [...] completa mancanza di alterazioni cromatiche. Se ne trovano esempi in alcune composizioni di C. Debussy ...
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Teorico greco di musica (4º sec. d. C.), del quale ci è giunta una Εἰσαγωγὴ τέχνης μουσικῆς ("Introduzione all'arte musicale"): disordinato centone in forma di dialogo, dove si nota dualismo di dottrine [...] e probabile pluralità di compilatori, edito in C. von Jan, Musici script. Graeci, 1895. ...
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tredicesimo In musica, intervallo che copre 13 gradi della scala, per es. do3-la4, corrispondente a un’ottava più una sesta; accordo di t., accordo di 7 suoni diversi, ottenuto con la sovrapposizione di [...] intervalli di terza: per es., do-mi-sol-si-re-fa-la ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...