BUONAMENTE, Giovanni Battista
Raoul Meloncelli
Ignoti sono il luogo e la data di nascita di questo compositore, che, forse allievo di Salomone Rossi e di Claudio Monteverdi, contribuì all'affermazione [...] dopo la morte di G. Gabrieli si mostrarono sensibili al fermento manifestatosi nel campo della musica strumentale italiana e pur non trascurando la tradizione polifonica vocale, giunta ad una complessità di tecnica e di stile di rara perfezione, si ...
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BONPORTI (Buonporti), Francesco Antonio
Alberto Pironti
Nacque nel 1672 a Trento (venne battezzato l'11 giugno).
Dopo aver seguito gli studi umanistici al seminario di Trento, continuò quelli di fisica [...] come studente di teologia; insieme con tale disciplina, il B. vi coltivò anche la musica, avendo a maestro, fra gli altri, O. Pitoni e, forse, per il ciò la necessità di una scrittura musicale decisamente polifonica. Tale scrittura è adottata dal B. ...
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Nacque a Dermulo (frazione di Taio, prov. Trento) il 12 giugno 1892 da Enrico e da Celestina Emer. Giovanissimo, entrò dapprima in un collegio di religiosi, quindi nel seminario diocesano di Trento per [...] in possesso di una sufficiente preparazione tecnica e didattica per la musica sacra, gregoriana e polifonica, l'E. fu inviato a Roma presso la Pontificia Scuola superiore di musica sacra, dove s'iscrisse nel novembre 1922 come alunno ordinario per ...
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BERTALI (Bartali, Berthali), Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Verona nel marzo 1605,come si deduce da una iscrizione posta sotto un suo ritratto, si hanno scarse notizie sulla sua prima giovinezza. In [...] dello stesso B. di fondere la grande lezione polifonica palestriniana con effetti sonori in cui la coralità Postdam 1932, pp. 159, 174 s., 178-80, 184 ss.; M. F. Bukofzer, Music in the baroque era, London 1948, pp. 96, 103, 128, 136; E. Wellesz, ...
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Brahms, Johannes
Antonietta Pozzi
Un animo lirico che si richiama alla tradizione classica
Attivo nel secondo Ottocento, il compositore tedesco Johannes Brahms si richiamò al classicismo viennese di [...] di Vienna, proseguendo un'attività già avviata ad Amburgo. L'interesse per la grande tradizione della musica tedesca includeva anche le severe forme polifoniche del Barocco di Heinrich Schütz, Bach e Georg Friedrich Händel. È proprio con un'opera ...
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GRAZIANI (Gratiani), Bonifazio (Bonifatio)
Norma Mazzoli
Nacque probabilmente a Marino, presso Roma, nel 1604 o nel 1605.
Scarse e spesso contrastanti sono le notizie biografiche riguardanti questo [...] risalendo così a quello di nascita.
Dopo aver servito in qualità di musico e sacerdote a Marino, nel 1646 si trasferì a Roma, dove dal è con lui uno dei maggiori rappresentanti della scuola polifonica romana del XVII secolo, e insieme con Luigi Rossi ...
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Nacque a Roma nel 1741. Iniziò gli studi sotto la guida di S. Rinaldini, cantore della cappella papale, in particolare per quanto riguarda il canto, il contrappunto e l'accompagnamento organistico. Divenne [...] chiave all'interno di quel movimento di riscoperta della musica palestriniana che proprio alla fine del sec. XVIII attraversa una delle sue fasi più importanti; infatti la generazione dei polifonisti che opera in questo scorcio di secolo si segnala ...
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Jaubert, Maurice
Marta Tedeschini Lalli
Compositore francese, nato a Nizza il 3 gennaio 1900 e morto ad Azerailles (Baccarat) il 19 giugno 1940. Considerato uno dei pionieri della musica cinematografica [...] su uno stile compositivo lineare e architetture limpide, una rilevante ricerca polifonica, l'attenzione alla dimensione dinamica (secondo la sua definizione, la musica dovrebbe rendere "fisicamente percepibile il ritmo interno delle immagini"). Fu in ...
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Musicista (Ávila 1548 circa - Madrid 1611). V. è considerato il più eminente compositore della scuola spagnola della polifonia sacra classica cinquecentesca. Come in Palestrina, cui può essere accostato, [...] Hebdomadae Sanctae e un Officium Defunctorum (composto in occasione della morte dell'imperatrice), costituisce il più grande monumento della musica spagnola, ed è paragonabile soltanto alla grande produzione polifonica di Palestrina e O. di Lasso. ...
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Musicista fiammingo (Berg-op-Zoom 1453 circa - Ferrara 1505). Studiò all'università di Lovanio e fu maestro di cappella, insegnante e direttore di scholae cantorum in varie città, tra cui Berg-op-Zoom [...] è stata conservata in edizioni e copie manoscritte. La sua musica, come quella del contemporaneo J. van Okeghem, si indirizza monodico-accompagnata di G. Dufay passa alla concezione prettamente polifonica di un insieme in cui ogni voce abbia pari ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...