VERDI, Giuseppe Fortunino Francesco
Ildebrando Pizzetti
Per lunghissimo tempo V. credette di essere nato nel 1814; perché, diceva, così gli aveva sempre ripetuto sua madre. L'atto di nascita pubblicato [...] grandi e grandissimi l'Italia ne aveva avuti molti anche prima di V.: superfluo nominarli. Ma se i grandi polifonisti della musica sacra fino a tutto il '500 avevano espresso e cantato, in opere mirabili per intimo fervore e stupende per magistero ...
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. Il termine mnemonico artificiale di baroco, adoperato dagli Scolastici per designare il quarto modo della seconda figura del sillogismo, assunse, per reazione alla pedanteria scolastica, un significato [...] proprio barocchismo si avverte però nella scuola romana, sia polifonica (Benevoli), sia d'oratorio (Carissimi), la prima 'opera. Barocca può anche chiamarsi la scuola bolognese di musica sacra. Maggiore rispondenza agli spiriti del barocco si nota in ...
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Compositori od esecutori sul clavicembalo e strumenti affini (spinetta, virginale, clavicordo, ecc.): strumenti essenzialmente domestici, usati nelle case, nelle sale, nei conventi, specialmente i più [...] certo, occasionalmente ma non di rado.
Il cembalo (coi suoi affini), strumento polifonico, e però di uso universale, accolse dunque qualunque tipo di musica vocale con poche limitazioni dipendenti dalla condotta delle parti. Oltre che esecutori, gli ...
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La parola ha due significati, in origine non sempre nettamente distinguibili. Il primo indica riunione di esecutori (il concerto delle voci, degli strumenti, ecc.: in tedesco Besetzung) e vale tanto per [...] diretto dallo Sgambati e al Quintetto Romano della Sala Bach, oltre alla Società Amici della Musica, alla Società Filarmonica e alla Società Polifonica Romana diretta da Monsignor Casimiri, acquistò grandi benemerenze la R. Accademia di S. Cecilia ...
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FUGA
Giulio Cesare Paribeni
. Musica. - Forma appartenente, quanto allo stile, al genere imitato e canonico, del quale rappresenta la più completa estrinsecazione.
Storia. - La denominazione fuga appare [...] , intervenga un canone (v.).
Tra gli artifici che la perizia polifonica offre alla fuga, e di cui questa fa uso, soprattutto nel i più antichi F. Galeazzi negli Elementi teorico-pratici di musica, che ebbe primo il merito di ridurre a norme chiare ...
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Violinista e compositore. Nato a Fusignano nel 1653, morto a Roma nel 1713, quinto figlio, postumo, di Arcangelo e di Santa Raffini. Studiò a Faenza, a Lugo, a Bologna, dove fu allievo (circa 1666-1670) [...] che il C. è la più alta espressione di un'epoca di singolare fervore nel campo della musica strumentale, tanto della monodica quanto della polifonica. Con lui le architetture della sonata e del concerto si ampliano e si compongono in ordini di ...
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Cultore insigne di studî musicali e letterarî, nato a Firenze nel 1534 e morto nel 1612. Di famiglia nobile e ricca, egli ebbe modo di dedicarsi quasi interamente all'opera che più gli stava a cuore, cioè [...] dotta.
Anche dopo i saggi del Galilei per molto tempo si continua, nelle grandi solennità, l'uso delle musichepolifoniche; nel 1582 si pubblica in Ferrara Il lauro seco raccolta di madrigali a 5 voci di cui uno ("Lauro, ohimè Lauro...") è attribuito ...
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. È uso di antica tradizione dare questo nome al frazionarsi dell'unità di tempo in due o più suoni. Tale denominazione ha avuto origine dall'immagine del fiorire che i suoni ricordano nel loro succedersi [...] altra voce, suoni più brevi e quindi più numerosi.
L'antica musica greca usò moderatamente di fioriture, ce ne vengono esempî da frammenti a ghirlande di suoni. Con lo svilupparsi della tecnica polifonica e della scuola italiana di canto ebbe grande ...
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Musicista, nato a Frattamaggiore (Napoli) il 15 marzo 1684, morto a Napoli il 13 agosto 1755. Pochi sono i dati sicuri circa la sua biografia, specie circa i suoi studî musicali; con certezza sappiamo [...] alla formazione d'un contrappunto moderno, sulle basi delle nuove tonalità. La polifonia del Durame ha un particolare valore nel senso di questo rinnovamento.
Musiche sacre del D. si trovano nelle biblioteche musicali di Berlino, Danzica, Darmstadt ...
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REGER, Max
Guido Maria Gatti
Compositore, nato a Brand (Baviera) il 19 marzo 1873, morto a Lipsia l'11 maggio 1916. Ebbe la prima educazione musicale dal padre e dall'organista Lindner a Weiden. Nel [...] ed ebbe vivo il senso della forma costruita dell'architettura polifonica. Adorava Bach, di cui si riscontra l'influenza d'insegnante ha avuto e ha ancora una grandissima influenza sulla musica tedesca e non pochi degli attuali banditori di una nuova ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...