Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] di San Pietro a Roma, sec. XIV), la bella stoffa liturgica di Castell'Arquato (principio del secolo XIV), e soprattutto il gruppo Roma 1925; id., La pittura bizantina, Roma 1929.
Musica.
Per musica bizantina s'intende, in senso stretto, l'insieme dei ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] nuocere al risanamento del decaduto costume. Il Borromeo prese di mira gli spettacoli teatrali; lasciò che le musiche destinate alla liturgia romana prendessero nell'archivio musicale del duomo il posto di quelle che avrebbero dovuto essere scritte ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] per mangiare e per le abluzioni. I rigoristi vietano anche la musica e quindi il commercio di strumenti musicali, mentre una parte dei ṣūfī luoghi di culto. Inoltre, non occorrendo suppellettile liturgica, i mobili delle moschee non differivano da ...
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Il termine "edilizia" ha oggi un significato più ampio che supera quello tradizionalmente riferito, in senso restrittivo, agli edifici pubblici e privati: è il momento operativo che traduce in una "realtà [...] la registrazione, lo studio e la sperimentazione di musica. Gli auditorium moderni hanno assunto talvolta dimensioni . 3°, t. 1°, Torino 1958; P. Ciampani, Architettura e liturgia, Assisi 1965; Autori vari, L'edificio sacro per la comunità cristiana, ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] e para-liturgica senza che se ne possa ricavare una qualsiasi certezza, o tutt'al più una qualche indicazione quanto alla sua collocazione storica: fase avanzata (svincolamento della linea melodica dal testo verbale) nell'evoluzione della musica ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] poi sviluppandosi la polifonia (v.). Tutto l'interesse e l'amore si rivolsero a ciò che i musicisti intessevano attorno al canto liturgico, mentre a questo rimaneva il valore di elemento di culto. Questo processo di lenta estinzione della tradizione ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] notevoli già nel 1200. Nel secolo successivo passò dalla musica popolaresca a quella più propriamente artistica (p. es. culto, e l'8° precisamente i 27 norito o testi liturgici da recitare nelle varie celebrazioni shintoistiche. I tre libri suddetti ...
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. Caratteristiche della scrittura alfabetica. - Per una lunga serie di secoli l'antichità ha conosciuto varî sistemi di scrittura (v.), ciascuno dei quali, sia che fosse sorto e si fosse sviluppato indipendentemente, [...] quello di avere una guida non equivoca alla lettura liturgica dei testi sacri.
Anche diverso, e del tutto imperiale romana e nei secoli successivi, perdurò l'influenza della musica greca, nonostante il fiorire delle tendenze nuove e il sorgere ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] fine di parola. Poiché grammatici indiani, grammatici e musici greci per questo nuovo accento parlano esclusivamente di altezza grado della dominante. Tale il carattere tecnico delle letture liturgiche solenni cantate, come le orazioni, le epistole, i ...
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. Il nome "breviario" (lat. breviarium) significa compendio" e, in senso derivato, "estratto, catalogo, inventario". Già usato nel linguaggio teologico (per esempio, breviarium fidei), amministrativo (breviarium [...] ) e probabilmente romana. Bellissimi per pensiero e musica, i responsori assunsero poi forme più brevi, soprattutto Roma e agitata dalle vicende di quell'età, non dirigeva il movimento liturgico; se ne interessò S. Gregorio VII (1073-1085), ma la ...
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piano1
piano1 agg. e avv. [lat. planus «di superficie uguale; facile, chiaro, intelligibile»]. – 1. agg. a. Che presenta una superficie di andamento uniforme, senza avvallamenti o rilievi: via p., senza salite o discese; terreno p.; il lago...
canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...