SVIZZERA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Giovanni Busino
Giulia Baratta
Walter Schönenberger
Piero Spagnesi
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 73; App. I, p. 1041; II, [...] il gruppo Ad hoc Bern, rivolto al repertorio della nuova musica. Delle sue composizioni si ricordano lo studio per violino Stille (1984), l'opera dacamera Zerstreute Wege, per voci, orchestra dacamera e nastro magnetico (1981-83) e la Toccata per ...
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PORTOGALLO
Claudio Cerreti
Bruno Tobia
Luciana Stegagno Picchio
Giulia Baratta
José-Augusto França
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXVIII, p. 32; App. I, p. 947; II, II, [...] ), Successoes simétricas II, per orchestra (1971), Successoes simétricas III, per orchestra dacamera (1974), Con-sequência (1974), in collaborazione con il Grupo de Musica contemporânea, ...e isto é so o início, hein?, per insieme strumentale (1975 ...
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SVEZIA
Romano Gasperoni
Livio Tornetta
Emma Ansovini
Alda Castagnoli Manghi
Aase Bak
Ada Francesca Marcianò-Stefano Ray
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, II, [...] è stato allievo di Ligeti presso la Scuola superiore di musica di Stoccolma: membro del Tape Music Center di San Francisco (1962), è autore fra l'altro di musica per orchestra (Pyknos, 1962) e dacamera, fra cui i quattro Quartetti per trombone (1968 ...
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Compositore statunitense, nato a Los Angeles il 5 novembre 1912; allievo per il pianoforte di F. Ch. Dillon, studiò composizione a Parigi con R. Buhlig, e successivamente con A. Weiss e H. Cowell e, per [...] una sorta di misticismo del casuale e dell'ovvio. "La musica - sostiene - è una cosa che non significa nulla": Quartet in form parts (1950); Concerto, per pianoforte preparato e orchestra dacamera (1951); Aria, per voce sola (1958); Solo for voice ...
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Compositore italiano, nato a Firenze il 1 ottobre 1931. Avviato agli studi musicali come violinista, fu allievo di G. Maglioni al conservatorio di Firenze; quindi seguì per qualche tempo i corsi di armonia [...] , mistero dacamera (Palermo 1965, in esecuzione parziale; Stoccolma 1968, integrale); Lorenzaccio (da A. Contre-Festival, in Magnum, Colonia 1960; P. E. Carapezza, La nuova musica dopo la IV Settimana di Palermo, in Collage, Palermo 1963; Scheda-2: ...
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Compositore olandese, nato a Utrecht il 6 giugno 1939. È considerato uno degli autori europei più influenti dell'ultimo scorcio del 20° secolo. Cresciuto in una famiglia di musicisti, nel periodo 1953-1957 [...] e Nocturnen (Notturni) per soprano e orchestra dacamera, 1959. L'influsso del jazz e della multiforme scena d'avanguardia olandese, nonché la ricerca di nuove forme d'impegno politico attraverso la musica, hanno favorito il distacco dal radicalismo ...
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Compositore, nato a Parigi verso il 1623, morto a Londra nel febbraio o nel marzo 1677. Alunno del celebre organista e clavicembalista J. de Chambonnières, fu nel 1655, poco dopo il suo matrimonio, nominato [...] : Les peines et les plaisirs de l'amour, giuntaci anch'essa gravemente monca. La musica, tutt'altro che drammatica, si accosta ancora alle forme della musica vocale dacamera in voga a quei tempi (sec. XVII), ma le melodie sono deliziosamente fresche ...
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GASLINI, Giorgio
Antonio Lanza
Pianista, compositore e direttore d'orchestra di jazz, nato a Milano il 22 ottobre 1929. Dopo le esperienze giovanili con Gil Cuppini, E. Volonté e l'Orchestra del Momento, [...] pubblicato i volumi Musica totale (1976) e Tecnica e arte del jazz (1981), contribuendo in maniera risolutiva alla conoscenza e all'affermazione del jazz più qualificato in Italia. Tra le sue numerose composizioni sinfoniche o dacamera si segnalano ...
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Compositore inglese, nato a Manchester l'8 settembre 1934. Ha studiato al Royal Manchester College of Music, ma un influsso decisivo sulla sua formazione ha avuto G. Petrassi, di cui è stato allievo a [...] della sua generazione per una produzione molto intensa e caratterizzata da grande varietà di interessi, che vanno dal teatro musicale alla musicada film, dalle composizioni dacamera a quelle destinate ai bambini e a fini didattici.
La produzione ...
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Compositore di musica, nato il 5 maggio 1802 in Ancona, quivi morto il 17 dicembre 1881. Iniziò i suoi studî musicali a Roma, nel 1810, sotto la guida del maestro Sante Pascali, allora organista al Vaticano; [...] il condiscepolo Vincenzo Bellini. Si dedicò dapprima alla musica sacra ed alla strumentale: tra l'altro scrisse una Messa e una Sinfonia, cui presto s'aggiunsero pagine vocali da concerto e dacamera. Era intanto ritornato ad Ancona, dove però non ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...