L’atto e il modo di scoprire e spiegare quanto in uno scritto o discorso appare oscuro od oggetto di controversia, di attribuire un significato a ciò che si manifesta o è espresso in modo simbolico, attraverso [...] secolo. Uno dei primi a farne uso fu G. Caccini nelle Nuove musiche (1602), ma ben pochi sono gli altri esempi seicenteschi di tale si ampliò e si specializzò sempre più.
La terminologia classica è in massima parte italiana ma non mancano tentativi ...
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Musicista (Napoli 1685 - Madrid 1757). Allievo di suo padre, Alessandro, già nel 1701 fu nominato organista e compositore della cappella reale di Napoli. Nel 1705 il padre lo condusse con sé a Roma, e [...] cattedrale) e, tra l'altro, è anche maestro di musica degli infanti. Nel 1728 l'infanta Maria Barbara sposò principali, il quale ultimo tipo può preludere a quello della sonata classica. Comunque, il pezzo è generalmente bipartito e la seconda parte, ...
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Erudito gesuita (Geisa, Fulda, 1602 - Roma 1680). Eminente rappresentante dell'enciclopedismo seicentesco, i suoi eclettici interessi spaziarono dal campo degli studi linguistici alla geologia, dalla [...] universalis, 1660; Organum mathematicum, 1668) e alla musica (Musurgia universalis sive ars magna consoni et dissoni " (Ars magna Sciendi, 1669). Raccoglitore di antichità classiche, cristiane, orientali e della civiltà dell'America Meridionale, ...
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Musicista (Ávila 1548 circa - Madrid 1611). V. è considerato il più eminente compositore della scuola spagnola della polifonia sacra classica cinquecentesca. Come in Palestrina, cui può essere accostato, [...] Hebdomadae Sanctae e un Officium Defunctorum (composto in occasione della morte dell'imperatrice), costituisce il più grande monumento della musica spagnola, ed è paragonabile soltanto alla grande produzione polifonica di Palestrina e O. di Lasso. ...
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Musicista (Bologna 1706 - ivi 1784). Studiò, a Bologna, con A. Predieri, G. A. Riccieri, G. A. Perti e F. A. Pistocchi. Fu frate minore e maestro di cappella in S. Francesco. Dedicatosi alla composizione, [...] 'Arcadia di Roma. Ebbe rapporti epistolari e personali con i maggiori musicisti del tempo, N. Jommelli, G. Tartini, J.-Ph. Rameau i più importanti caratteri: profondità contrappuntistica, classica forbitezza di stile, eclettismo di indirizzi estetici ...
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Compositore e pianista italiano (n. Torino 1955), figlio di Giulio Einaudi. Allievo di A. Corghi e L. Berio, ha sviluppato un linguaggio musicale ricco di riferimenti alla tradizione classica, ma attento [...] orchestrale si ricordano: Per vie d'acqua (1981); Rondò (1982); Contatti (1988); Selim (1997). E. ha anche composto musiche per il teatro e per la danza (Sul filo di Orfeo, 1983; Time out, 1988; The emperor, 1991; Salgari, 1994; Edgar Allan Poe ...
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Compositore britannico (Sutton Coldfield 1939 – Lewes 2012). Allievo di E. Stein e H. Keller, si è formato al St John’s College di Cambridge e all’Università di Glasgow, per poi intraprendere la carriera [...] Persephone Dream, 1972, e Inner Light 3, 1975) e per musica da camera (come Correspondances del 1975). H. è stato un vero tecnologie per realizzare composizioni a metà strada tra musica elettronica e classica (quali Valley of Aosta, 1988; White as ...
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Ballerina e coreografa statunitense (n. Madison 1954). Dotata di una solida preparazione classica, dopo le prime esperienze con i Ballets de Genève (1972-74) e nella compagnia di M. Cunningham (1976-81) [...] un gusto per la trasgressione e la contaminazione dei linguaggi e degli stili, in cui si fondono elementi del balletto classico e della musica rock e punk (Go-go ballerina, 1988). Ha diretto il corpo di ballo del Teatro Comunale di Firenze (1995-98 ...
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Ballerina (Pietroburgo 1881 - L'Aia 1931). Allieva della Scuola imperiale di ballo a Pietroburgo, studiò con N. G. Legat, P. A. Gerdt e infine con E. Cecchetti, che divenne suo maestro personale. Diplomata [...] per lei l'assolo La morte del cigno (o Il cigno) su musica di C. Saint-Saëns, brano emblematico della personalità artistica della P. Stravinskij), incarnò l'ideale etereo della ballerina classica, influenzando in particolar modo il gusto del sorgente ...
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Licciardi, Consiglia. – Cantante italiana (n. Napoli 1959). Conseguito il diploma di Canto lirico presso il Conservatorio di Avellino, si è rivelata raffinata interprete della canzone classica napoletana [...] partenopei alle sonorità della più ampia tradizione mediterranea, sperimentandosi in felici escursioni nella world music (Alma latina, 1992; Ariammore, 1997), nella musica sacra (I canti di Natale, 2010) e in quella etnica (Melos antique, 2013); tra ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...