. Niccolò di Liberatore di Giacomo nacque in Foligno verso il 1430. Il nome di Alunno, datogli dal Vasari, deriva da erronea interpretazione di una scritta da lui apposta ad una predella del 1492, ora [...] di originalità, sebbene sotto l'influsso di Benozzo. La tavola del Museo di Deruta è del 1458, e vi appaiono per la prima . Ricordiamo quelli di Camerino e di Montelpare (1466) ora in Vaticano, quelli di Gualdo Tadino (1472) e di Nocera Umbra (1483 ...
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LITUO (lituus, talora anche lituum)
Doro Levi
Era così chiamato il bastone, grosso, dall'estremità superiore arcuata, e senza nodi, adoperato dagli auguri per la delimitazione del templum, cioè dello [...] rilievi di Cerveteri; da una tomba di Cerveteri proviene anche un originale di lituo in bronzo conservato al Museo etrusco gregoriano del Vaticano: la parte ricurva del lituo era sostenuta da una staffa o forchetta, munita di anello di sospensione ...
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Divinità dell'antica Grecia, dispensatrici di tutto ciò che nella natura, nella vita e nei costumi degli uomini è grazia e bellezza. Il loro nome si faceva derivare da χαρά (gioia, ciò che dà gioia); e [...] probabilmente opera di Socrate, che si trovava in Atene all'ingresso dell'Acropoli, e in un antico rilievo del museo Chiaramonti in Vaticano. In seguito, specialmente a causa dell'aderire del loro culto a quello di Afrodite, esse compaiono con pochi ...
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Pittore di vasi dell'Italia meridionale, la cui arte conosciamo da sei vasi recanti la sua firma. Dei soggetti trattati, tre sono rappresentazioni mitologiche e tre sono scene teatrali; di queste una è [...] della Scala di Milano, ed ora al Museo di Villa Giulia a Roma.
Di vasi non firmati oggi gli si attribuisce quasi concordemente il cratere a campana del Vaticano con scena fliacica parodiante l'amore di Zeus ed Alcmena (?); per altri l'attribuzione ...
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Incisore in pietre fini e in cristallo e medaglista. Nacque a Vicenza nel 1468, da Antonio di Berto Belli, soggiornò a lungo a Roma dove si trovava ancora nel 1520 e donde tornò a Vicenza sulla fine di [...] in cristallo di rocca, cui appartenevano forse, per ornamento del piede, anche tre ovali con scene della Passione (Vaticano, Museo cristiano) derivate da disegni di Perin del Vaga. Di cammei è probabilmente suo soltanto quello con la scena della ...
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Pittore, nato a Roma sulla metà del sec. XV e morto dopo il 1508. I documenti riferentisi alla sua attività vanno dall'anno 1461 all'anno 1510. Si firma Antonius, Antonius de Roma, Antonio di Benedetto [...] suddetto S. Sebastiano. Collaborò con Domenico Ghirlandaio in Vaticano, nel 1475, e mostra l'influsso di lui suo figlio Marcantonio, di cui un'opera firmata e datata 1511 è nel Museo di Rieti, e Cinzio Santese, di cui un trittico del 1497 è in ...
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Storico dell'arte, nato a Roma il 18 settembre 1927. Laureatosi a Roma con L. Venturi (1949), con una tesi su Simone Peterzano (16° sec.), nel 1955 è entrato nella Soprintendenza di Bologna e ha poi diretto [...] -86) il settore arti visive. Dal 1993 dirige il Museo-laboratorio di arte contemporanea dell'Università "La Sapienza" di studio di complessi monumentali e cicli decorativi (Le arti in Vaticano, 1980; Gli incantesimi di Bomarzo. Il Sacro Bosco tra ...
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È un tipo di statua, le cui estremità nelle parti nude (testa, mani, piedi) erano di pietra o marmo o talvolta d'avorio; il resto del corpo era di legno o altra materia poco costosa e di solito era nascosto [...] vi sono altre teste riferibili ad acroliti: come quella della galleria geografica del Vaticano, della collezione Ludovisi e probabilmente la testa colossale del Museo delle Terme in Roma.
Ad accrescere le conoscenze in argomento è venuta una recente ...
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Conosciamo quattro scultori greci di questo nome. Il primo, E. di Sicione e scolaro di Lisippo, fu attivo verso il 300 a. C. Tre opere in bronzo, certamente di lui, sono ricordate da scrittori antichi: [...] sulle monete: copie più fedeli sembrano alcune figurine in bronzo e un torsetto marmoreo del museo di Budapest; un po' variata la statuetta del Vaticano (v. antiochia, III, p. 510, figura). Nella costruzione dei volumi e nello schema del drappeggio ...
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Vasetto per olî e profumi che si usava nei bagni e nelle palestre (Polluc., VII, 166, X, 638; Aristoph., Caval., v. 1090 s.). Gli archeologi sono giunti a identificare l'ariballo attraverso la descrizione [...] con motivi tratti dal mondo vegetale e animale e derivati dalle arti orientali: l'ariballo che si trova ora al Vaticano, Museo Gregoriano etrusco, è appunto un esemplare molto pregevole di questa classe. La figura umana vi compare solo nel sec. VII ...
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vaticano
agg. [lat. (ager) Vaticanus, di etimo incerto]. – 1. Del Vaticano, sia come stato sovrano storico e come Santa Sede (e quindi del suo potere temporale e spirituale, e del complesso degli organi statuali e di governo che vi presiedono):...
pinacoteca
pinacotèca s. f. [dal lat. pinacotheca, e questo dal gr. πινακοϑήκη, comp. di πινακο- «pinaco-» e -ϑήκη «-teca»]. – 1. Nell’antica Grecia, denominazione delle raccolte di tavole dipinte (πίνακες), spec. di carattere votivo, e delle...