L'importanza della ceramica corinzia, oltre che dai monumenti numerosissimi a noi pervenuti, è dimostrata dal Lessico di Polluce (Κέραμος κορίνϑιος), da Plinio (Nat. Hist., XXXIV, 15), e da Strabone (VIII, [...] colonnette detto di Anfiarao, proveniente da Cerveteri, ora nel Museo di Berlino: adornano questo vaso la scena della partenza la vivacità del disegno.
Bibl.: C. Albizzati, Vasi antichi dipinti del Vaticano, Roma 1925, p. 22 e seg., p. 32 e seg., p ...
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Scultore greco che sarebbe fiorito nel sec. V a. C., e avrebbe avuto grande importanza nella storia dell'arte di quel periodo. La tradizione scritta che lo riguarda è frammentaria e contraddittoria. Un [...] conservato in molte repliche, la migliore delle quali è al museo di Berlino (fig. 1), e infatti la pianta dei a. C. corrispondeva al cosiddetto Focione della sala della Biga in Vaticano, il quale per il trattamento del nudo e del panneggio rientra ...
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Scultore. Nacque a Firenze probabilmente il 7 ottobre 1488 da Michelagnolo di Viviano; morì nel 1560. Il padre (1459-1528), detto da Gaiole, era uno dei migliori orefici di Firenze. Fu allievo del padre [...] (ora in Palazzo Vecchio); e una copia del Laocoonte vaticano (da lui restaurato delle braccia mancanti), che doveva essere coro del duomo (i 24 della fascia superiore sono ora nel Museo dell'Opera) in cui ebbe a collaboratori Giovanni dell'Opera e ...
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È uno dei monumenti di Roma di più complessa e agitata storia dall'epoca romana sino ad oggi.
Adriano lo costruì come mausoleo che doveva racchiudere le sue ceneri, e ne suggerì probabilmente le forme [...] Crescenzî". Nel 1277 Nicolò III lo restaurò per proteggere il Vaticano, ove egli aveva trasportata la sede pontificia dal Laterano, e truppe dai prigionieri, e fu restaurato e destinato a museo dei più alti cimelî storici dell'esercito italiano e di ...
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MELOZZO da Forlì
Adolfo Venturi
Pittore, nato nel 1438 da Giuliano degli Ambrogi in Forlì, morto ivi nel 1494. Seguì probabilmente nel 1459 a Roma Piero della Francesca, quando questi fu chiamato da [...] , e Giovanni del Sega forlivese a garzone; fuori del Vaticano, eseguì l'Ascensione di Cristo nella tribuna della chiesa dei Sotto l'influsso del maestro si rivela il Cristo benedicente del museo d'Urbino, ancora di schema appare il S. Marco Papa ...
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. Usata da scultori Greci: di una figura si eseguivano in avorio le carni e il resto in lamina d'oro.
L'uso di materiali di colori diversì ha i suoi precedenti nelle civiltà orientali: frammenti di statue [...] È invece lavoro di falsarî la statuetta minoica in avorio e oro del Museo di Boston. I più antichi esempî in Grecia erano forse alcune statue cinabro, di cui le tracce son chiare sull'avorio vaticano. I pezzi in oro erano scomponibih, e costituivano ...
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Pittore e architetto, del quale è ignoto l'anno di nascita. La prima data che a lui si riferisce è del 1503 per lavori nel duomo di Milano; poi il suo nome ricompare in un documento del 1508 per pitture [...] da eseguire in Vaticano. Al 1811 appartengono gli affreschi che gli sono stati da alcuni anni attribuiti nella cappella Carafa in S. ai primordî del periodo romano appartiene il piccolo quadro del Museo di Colonia con Filemone e Bauci, in cui, pur ...
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Pittore e scultore, nato a Ferrara probabilmente nel 1436, morto a Bologna nel 1478. S'incontra al principio del 1470 a Ferrara nella schiera dei frescanti del salone di Schifanoia. Condotto quivi a fine [...] la predella con i Miracoli di S. Giacinto è al Vaticano, la parte mediana del trittico a Londra, nella National Bologna (due vetri, già in questa chiesa, sono uno nel Museo Jacquemart-André a Parigi, l'altro nel Kunstgewerbe-Museum a Berlino). ...
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Famiglia di artisti fiorita in Perugia nel sec. XVl. Pier Vincenzo sostituì con quello il suo cognome di Rainaldi perché cultore di Dante. Matematico e artista fu matricolato tra gli orafi perugini il [...] il fratello Egnazio nella Galleria delle carte geografiche in Vaticano. Altre sue opere a Perugia sono in genere ricordiamo l'Onore che vince l'Inganno (circa 1561; Firenze, Museo Nazionale, dove ne esiste anche il modello di terracotta); la Madonna ...
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Così si designò in antico l'oggetto risultante dalla riunione per mezzo di cerniera di due tavolette, o valve, che, spalmate internamente di cera, servivano per la scrittura. Questa specie di libretto [...] , sec. IV o V, Milano, collezione Trivulzio; avorio con le Storie di S. Paolo, Firenze, Museo Nazionale; dittico di Rambona del Museo Cristiano in Vaticano). Nell'Oriente bizantino usarono, specie in epoca tarda (sec. XII e XIII), dittici intagliati ...
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vaticano
agg. [lat. (ager) Vaticanus, di etimo incerto]. – 1. Del Vaticano, sia come stato sovrano storico e come Santa Sede (e quindi del suo potere temporale e spirituale, e del complesso degli organi statuali e di governo che vi presiedono):...
pinacoteca
pinacotèca s. f. [dal lat. pinacotheca, e questo dal gr. πινακοϑήκη, comp. di πινακο- «pinaco-» e -ϑήκη «-teca»]. – 1. Nell’antica Grecia, denominazione delle raccolte di tavole dipinte (πίνακες), spec. di carattere votivo, e delle...