Vedi TELAMONE dell'anno: 1966 - 1966 - 1997
TELAMONE (v. vol. VII, p. 668)
G. Capecchi
Nelle colossali figure maschili dell’Olympièion di Agrigento (probabilmente Titani, a riscontro e complemento della [...] Museo Archeologico, Taranto 1985, n. 87. - Canosa: P. Pensabene, Il tempio ellenistico di S. Leudo a Canosa, in M. Tagliente (ed.), Italici in MagnaGrecia Per quelle femminili, anche G. L'Arab, L'ipogeo delle Cariatidi di Vaste, in Taras, XI, 1, 1991 ...
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PATELLANI, Federico
Giulia Della Torre
PATELLANI, Federico. – Nacque a Monza il 1° dicembre 1911 da una famiglia milanese, primo di quattro fratelli.
Il padre Aldo, avvocato originario di Monterosso [...] dell’amico Alberto Lattuada sul set del film La lupa; tra il 1954 e il 1955, girò due documentari pensati per la televisione: Viaggio in MagnaGrecia – è conservato, dal 2002, presso il Museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo (Milano). ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La pittura parietale
Laura Buccino
La pittura parietale
I rinvenimenti archeologici in MagnaGrecia hanno portato alla luce resti consistenti di pittura [...] a.C.). Sulle lastre parietali della tomba, a semicamera, oggi conservate nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, è dipinta pittura parietale in MagnaGrecia, in G. Pugliese Carratelli (ed.), I Greci in Occidente (Catalogo della mostra), Milano ...
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MALPICA, Cesare
Antonio Carrannante
Nacque a Capua il 2 apr. 1804 da Ignazio, nobile calabrese in servizio come ufficiale dei Cacciatori campani, e dalla capuana Maria Antonia Turino.
Nel 1827, dopo [...] nelle Calabrie, ibid. 1845), in Toscana, Umbria e MagnaGrecia (ibid. 1847), in Basilicata (ibid. 1847). Fu Poesie scelte, Benevento 1846; Panorama dell'universo, I-VIII, Napoli 1864.
Fonti e Bibl.: Capua, Biblioteca del Museo campano, Mss., Top.Sp.11 ...
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CERBERO (Κέρβερος, Cerbĕrus)
G. Sgatti*
Mostro custode dell'Ade, che la pittura vascolare e la tradizione ci hanno tramandato nella figura di cane con più teste. La più antica menzione di C. è in Esiodo [...] o più teste di serpente: per esempio, una pelìke dalla MagnaGrecia, Durand 310). Il Walters raggruppa 36 vasi a figure nere Eracle, senz'armi, avanza verso destra;
4) hydrìa nel Museodelle Arti di Toledo;
5) oinochòe a Parigi, Bibliothèque Nat., ...
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APOLLONIA (᾿Απολλωνία, Apolonĭa)
P. C. Sestieri
2°. - Antica città che sorgeva sul posto dell'attuale villaggio di Pojani nell'Albania meridionale, tra la foce del Semen e quella della Voiussa, ad O [...] gli stretti rapporti artistici che intercorrevano tra la MagnaGrecia e la costa adriatica orientale.
Fonti classiche fasc. I; id., Sculture romane rinvenute in Albania, in Bollett. del Museodell'Impero, XIII, 1942, p. 7 ss.; id., Bolli anforari rodî ...
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L'Italia preromana. I siti venetici: Adria
Antonio Corso
Adria
Città del Veneto sud-orientale (gr. Ἀδρίας, Ἀδρία; lat. Atria), oggi sulle rive del Canal Bianco, a 25 km circa dall’Adriatico.
Anticamente [...] Adria. - Museo Archeologico Nazionale, II, Roma 1991.
L. Bosio, Le strade romane della Venetia e dell’Histria, Padova della mostra), San Giovanni Persiceto 1996.
L. Braccesi - A. Coppola, I Greci e l’Adriatico, in F. Prontera (ed.), La MagnaGrecia ...
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Vedi ASSTEAS dell'anno: 1958 - 1994
ASSTEAS (᾿Ασστέας)
A. Stenico
Ceramografo pestano, la cui firma (᾿Ασστέας ἔγραϕε) è riportata da sei vasi. Essi, in ordine cronologico, sono: 1) lèkythos ariballica [...] a Paestum, la lekàne del Louvre K. 570 con Apollo, tre Muse e Marsia, ecc. Meglio riusciti di fronte ai vasi di maggior pretesa epoca vive nella MagnaGrecia. A. nelle scene più complesse è dominato dall'ossessione della simmetria compositiva. Alle ...
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POMARICO VECCHIO
M. Barra Bagnasco
Abitato, talvolta erroneamente indicato con il toponimo di Castro Cicurio, situato in linea d'aria 5 km a S del comune di Pomarico Nuovo (Matera). Posto a 400 m s.l.m., [...] invece possibile arrivare a un certo livello di definizione delle vicende dell'antico abitato, dalla metà del IV alla metà di Studi sulla MagnaGrecia, Taranto 1991, Taranto 1993, pp. 291- 294. - V. inoltre: E. Lattanzi, Il Museo Nazionale Ridola di ...
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BONA DEA
D. Faccenna
Sotto questo appellativo di significato generale si venerava un'antica divinità indigena laziale, di cui era vietato pronunziare il vero nome, Fenteia o Fentia, di origine comune [...] confuse, fino ad esserne sostituito, con quello dellagreca dea Damia, giunto dalla MagnaGrecia, era essenzialmente femminile (Macrob., Sat., i, : 2) da Nîmes, 3) da Urbisaglia, 4) nel magazzino dei Musei Vaticani, 5) a Bonn, 6-8) già a Roma, Coll. ...
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