Tessuto differenziato formato da cellule che hanno una spiccata attività contrattile, per la presenza nel loro citoplasma di particolari fibrille. È distinto in: striato, cardiaco e liscio.
Tessuto m. [...] costante e, in tal caso, la contrazione viene detta isotonica (a tensione costante). Se invece la forza sviluppata dal muscolo non è sufficiente a produrre il movimento, esso non può accorciarsi e la contrazione viene detta isometrica (a lunghezza ...
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MUSCOLARE, SISTEMA (XXIV, p. 97)
Amedeo Herlitzka
I processi che si svolgono durante e dopo la contrazione muscolare si dividono in due fasi, di cui la prima si compie senza la partecipazione dell'ossigeno [...] ATP, termina la fase anaerobica. Tuttavia, forse, la scissione del glicogeno, in condizioni di sufficiente apporto di ossigeno al muscolo, non arriva allo stadio di acido lattico, ma si arresta a quello di acido piruvico, che in ogni modo rappresenta ...
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In biochimica, proteina muscolare secondaria. Insieme alla desmina, è localizzata alla periferia della linea Z delle miofibrille, dove sembra mantenere lateralmente in fase le miofibrille adiacenti. ...
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Lamine di tessuto muscolare striato situate nello spessore del tessuto sottocutaneo. Nell’uomo i muscoli p. sono appiattiti, sottili, e strettamente connessi con la cute; quelli del capo sono detti anche [...] mimici per la loro funzione che provoca mutamenti della fisionomia ...
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Proteina muscolare del sarcoplasma; ne esistono tipi diversi (m. A, B, C), che nell’insieme costituiscono il 50% circa delle proteine sarcoplasmatiche. I m., solubili in acqua, sono molto simili alle albumine [...] e differiscono dalla miosina per non essere contrattili. Per coagulazione spontanea formano la proteina denaturata miogenfibrina ...
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Sostanza presente nel tessuto muscolare degli invertebrati con funzioni simili a quelle del creatinfosfato presente nei vertebrati. È detta anche fosfoarginina. Ha un alto contenuto di energia dovuto al [...] legame fra il radicale fosforico e il gruppo guanidinico dell’arginina. Dal punto di vista biologico rappresenta un deposito di energia che l’organismo utilizza per il movimento, la produzione di calore ...
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mioblasto
Cellula muscolare embrionale da cui deriva la fibra muscolare. Ogni muscolo è composto da cellule plurinucleate, le fibre muscolari, lunghe, cilindriche e disposte in parallelo per permettere [...] intercostale esterno, intercostale interno e intercostale profondo, o trasverso del torace; a livello dell’addome fetale, dai muscoli obliquo esterno, obliquo interno e trasverso dell’addome. L’estremità ventrale degli ipomeri dà luogo a una colonna ...
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Cellula embrionale dalla quale deriva la fibra muscolare striata. Durante lo sviluppo embrionale i m., che hanno in principio aspetto epiteliale, si vanno lentamente differenziando fino ad assumere la [...] caratteristica forma di plasmodio delle fibre muscolari adulte ...
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In biochimica, enzima transferasi, presente nelle cellule del tessuto muscolare, che permette la formazione di una molecola di ATP (e una di AMP) da due di ADP. L’attività della m. è massima nel muscolo [...] in contrazione e porta a una complessiva diminuzione della carica energetica con conseguente stimolo delle vie metaboliche deputate alla produzione di ATP ...
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muscolare
agg. [der. di muscolo]. – Proprio del muscolo, o dei muscoli: una persona di grande forza m.; svolgere un’intensa attività muscolare. In anatomia, sistema m., l’insieme dei muscoli di tutto il corpo, costituiti di tessuto m., particolare...
muscolo
mùscolo s. m. [dal lat. muscŭlus, dim. di mus «topo» (cfr. il gr. μῦς che vuol dire insieme «topo» e «muscolo»), perché certi movimenti muscolari ricordano il rapido guizzare dei topi]. – 1. a. In anatomia e fisiologia, organo capace...