LODI, Luigi
Ferdinando Cordova
Nacque a Crevalcore (Bologna) il 2 sett. 1856, da Filippo, medico condotto, e da Luigia Marti. Compiuti studi regolari, si laureò in lettere e in giurisprudenza all'Università [...] . Ebbe buon gioco Il Don Chisciotte di Roma a rimproverargli, commentando un duro giudizio di Cavallotti, di aver ridestato la sua musa, che taceva da un pezzo, solo per blandire la vanità d'un prepotente e a ricordargli che avrebbe fatto bene a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] trascurato l’importanza degli esperimenti e degli strumenti nella genesi della scienza moderna (Sulla scienza e gli strumenti, in Musa musaei. Studies on scientific instruments and collections in honour of Mara Miniati, 2003, pp. 141-53). In una ...
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Abbasidi
J. Bloom
La dinastia dei califfi A. fu la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad [...] ai cortigiani.
Ukhayḍir, un lussuoso palazzo nella steppa a N-O di Kūfa attribuito al nipote di al-Manṣūr, 'Īsā b. Mūsā, e risalente alla fine del sec. 8°, offre un esempio dell'architettura dell'epoca e delle relative decorazioni. Posto entro un ...
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MANCINI, Ortensia
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 6 giugno 1646 da Lorenzo e da Geronima Mazzarino, sorella del cardinale Giulio. Crebbe a Roma, insieme con i suoi fratelli, fino al maggio del 1653, [...] e il teologo Henri Justel. Un gruppo eterogeneo, all'interno del quale spiccava Ch. de Saint-Évremond, che la adottò come musa e la celebrò in molte opere, tra cui va ricordata almeno l'Oraison funèbre de madame la duchesse de Mazarin (1684), curioso ...
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PIGAFETTA, Filippo
Daria Perocco
PIGAFETTA, Filippo. – Nacque a Vicenza il 1° maggio 1533, figlio naturale di Matteo di Camillo (del ramo di Agugliaro); è ignoto il nome della madre.
Trascorse l’infanzia [...] Annotationi nella canzone di Gio. Battista Elicona, (Roma, N. Muzi, 1600), in cui alle stanze di Elicona (nove, una per ciascuna musa, più dei versi in chiusura di Apollo) fece seguire una serie di note erudite che danno un’ulteriore prova delle sue ...
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῾IRĀQ
Pier Giovanni Donini
Guido Valabrega
Daniela Amaldi
Giorgio Gullini
Giovanni Curatola
Maria Luisa Zaccheo
Angela Prudenzi
(XIX, p. 528; App. I, p. 737; II, II, p. 63; III, I, p. 892; IV, [...] ; soltanto dopo la prima guerra mondiale si diffuse nella comunità islamica.
Negli anni Trenta drammaturghi, come Maḥmūd Nāḍim e Mūsā al-Šah Bandar, affrontarono temi familiari e sociali insieme a scrittori cristiani, come Salmān al-Sa᾽iġ (1886-1965 ...
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GONZAGA, Luigi, detto Rodomonte
Gino Benzoni
Nasce il 16 ag. 1500 a Mantova, e non a Gazzuolo residenza ordinaria dei suoi, da Ludovico e dalla genovese Francesca (ma chiamata pure Franchetta) di Gianluigi [...] tanto poeta, dal divino "spirto" e "sacro ingegno", lo nomini così favorevolmente. "Troppo il merto" suo "eccede" - così la "bassa musa" del G. nel tentativo di ringraziare in versi - il comparire nel Furioso. Ma sicuro il G. che l'"alta impresa" cui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza islamica nella cultura medioevale
Piero Morpurgo
Per scienza islamica medioevale s’intende il corpus di testi, commenti e analisi di autori appartenenti all’islam, che tradussero e interpretarono, [...] ibn al-Muṯannā (10° sec.) all’opera Ziǧ al-Sindhind (Tavole astronomiche indiane) di al-Ḫwārizmī (Abū Ǧa‛far Muḥammad ibn Mūsā al-Ḫwārizmī; 780 ca.-850 ca.); dal 1140 ca. ibn ‛Ezrā’, lasciata la Spagna, visse in Egitto, Italia, Francia e Inghilterra ...
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FOSCARINI, Marco
Piero Del Negro
Nacque a Venezia il 4 febbr. 1696 (e non 1695, come affermano alcuni recenti biografi non considerando che il febbraio 1695 more veneto corrisponde al febbraio 1696 [...] assai improbabile una sua adesione a un progetto innovatore. Non a caso soltanto dopo la scomparsa del "gran doge" celebrato dalla musa popolare, di colui che era senza dubbio "un Ciceron, che gaveva la testa de Platon" (come riconosceva perfino il ...
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Ippiatria
RRiccardo Gualdo
La cavalleria diviene il fulcro dell'esercito medievale già in età carolingia, e soprattutto dal sec. XII in poi il cavallo simboleggia la nobiltà e la forza cavalleresca [...] e arricchita da Bartolomeo da Messina. Prima del 1277, su richiesta di Carlo I d'Angiò, l'ebreo palermitano Mosè (o Musa), primo traduttore dell'Almansore di Rasis, traduce in latino dall'arabo o dal greco il Liber Ipocratis de infirmitatibus equorum ...
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musa1
muṡa1 s. f. [lat. scient. Musa, dall’arabo mūza «banana»]. – Genere di piante della famiglia musacee con circa 25 specie paleotropicali, di cui parecchie coltivate per i frutti (banane), per le fibre tessili, o anche per ornamento nelle...
musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della danza, e quindi tradizionalmente invocate...