Scrittore gallego (Orense 1849 - ivi 1906), tra i più rappresentativi del rinascimento gallego del 19º sec. È autore di raccolte di versi (Espinãs, follas e flores, 1876; Saudades galegas, 1880; A Musa [...] das Aldeas, 1890), nelle quali affronta temi legati ai problemi della sua terra, passando da un'ispirazione gioiosa e sentimentale a toni pessimistici e scettici. In prosa scrisse: Gallegadas (1887), Catecismo ...
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(o Imeneo; gr. ῾Υμήν o ῾Υμέναιος) Dio greco degli sponsali, forse personificazione in origine del canto nuziale (imeneo), durante il quale era invocato. Nel mito è figlio di Apollo e di una Musa (Calliope, [...] Clio o Urania) o di Dioniso (o Magnete) e di Afrodite. Nelle varie versioni della leggenda, è rappresentato come un giovane bellissimo, che dopo aver liberato alcune fanciulle ateniesi rapite dai corsari ...
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Scrittore danese (Ribe 1619 - Copenaghen 1677), autore d'un gran numero di poesie d'occasione di tono ora popolareggiante, ora aulico barocco; ma noto in Danimarca, oltre che per la sua facile musa, quale [...] autore e editore del mensile politico-letterario in alessandrini Den danske Mercurius (1666-77), che, strumento celebrativo e apologetico dell'assolutismo regio, godette dell'appoggio della Corte e della ...
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Scrittore austriaco naturalizzato statunitense (Praga 1890 - Beverly Hills, California, 1945). Considerato uno dei maggiori esponenti della poesia espressionistica di lingua tedesca, per opere quali Der [...] la monarchia asburgica, con al centro la figura materna di una vecchia serva fedele. Nell'ampio romanzo Die vierzig Tage des Musa Dagh (1933), sui massacri dei cristiani armeni in Turchia, W. abbandona con le sue visioni di orrore e dolore lo stile ...
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Poeta, romanziere e drammaturgo tedesco (Halsdorf 1814 - Vienna 1881). Già direttore del teatro nazionale di Monaco, diresse in seguito quello ducale di Weimar e il Burgtheater di Vienna. Come poeta (Lieder [...] eines kosmopolitischen Nachtwächters, 1841; Gedichte, 1845), si ispirò sovente alla musa veementee sarcastica dei cosiddetti Tendenzdichter:A. H. Hoffmann von Fallersleben e G.Herwegh. Tuttavia la sua poesia nasce più da un sentimento di amarezza che ...
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FRACCACRETA, Matteo
Letterato e storiografo della Puglia nato a Sansevero il 19 settembre 1772, morto a Torremaggiore nel 1857. Insegnò per 36 anni retorica, antichità, lingua greca e storia nel seminario [...] diocesano di Larino e quindi in quello di Sansevero.
Oltre ls Musa del Daunio rimasta inedita insieme con altri suoi scritti ha lasciato il Teatro topografico storico-poetico della Capitanata, in cínque volumi pubblicati a Napoli dal 1828 al 1837, ...
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Scrittore finlandese (Paikkari, Sammatti, 1802 - ivi 1884); può essere considerato il più grande letterato finnico dell'Ottocento. A lui si deve soprattutto la ricostruzione, l'elaborazione poetica e la [...] , poema nazionale finnico. Pubblicò anche altro preziosissimo materiale di poesia e folclore nazionale: Kanteletar ("La musa", 1840), Suomen kansan sananlaskuja ("Proverbî del popolo finnico", 1842), Suomen kansan arvotuksia ("Indovinelli del popolo ...
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Uomo politico e scrittore messicano (n. Zacatlán 1876 - m. 1954), deputato federale (1912-17) e segretario per le Finanze durante il governo Carranza (1914-17, 1919-20). Nel 1920 si ritirò dalla vita politica. [...] Ha pubblidato, sotto lo pseudonimo di Lucas Ribera, El cantar de los cantares (1919), Musa peregrina (1929), e, sotto quello di Lic. Blas Urrea, Obras politicas (1920). ...
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Poeta dialettale (Adami, Catanzaro, 1876 - Chicago 1953). Emigrato giovane, passò quasi tutta la sua vita, modestamente, negli USA, prima a New York e poi a Chicago. Diede voce poetica alla sua nostalgia, [...] nutrita soprattutto del ricordo dell'infanzia nell'umile paesetto natale, in numerose poesie dialettali calabresi (le migliori poesie di P. sono raccolte nell'antologia postuma Musa silvestre, 1967). ...
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Letterato e scrittore (Brescia 1788 - ivi 1855); prof. a Brescia e a Verona, espulso dall'insegnamento (1821) perché ritenuto cospiratore; dal 1836 segretario dell'Ateneo bresciano; collaborò al Conciliatore. [...] neoclassica; poi, convertitosi al romanticismo, scrisse poesie di intonazione lamartiniana e byroniana (si ricordano soprattutto l'ode La musa romantica e le Liriche); scrisse anche una tragedia (Canace, 1818) e contro i classicisti l'opuscolo Il ...
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musa1
muṡa1 s. f. [lat. scient. Musa, dall’arabo mūza «banana»]. – Genere di piante della famiglia musacee con circa 25 specie paleotropicali, di cui parecchie coltivate per i frutti (banane), per le fibre tessili, o anche per ornamento nelle...
musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della danza, e quindi tradizionalmente invocate...