Vedi PETRA dell'anno: 1965 - 1996
PETRA (Πέτρα)
M. Avi-Yonah
Centro nella Transgiordania meridionale, in origine capitale del regno nabateo e della provincia romana di Arabia; dagli Arabi era chiamata [...] da alte rocce scoscese, e misura 1000 m da E a O, e 500 da N a S. Il letto del fiume ora chiamato Wadi Musa attraversa la località e, con i suoi affluenti, delimita una bassa cresta, che era quella su cui sorgeva la città vera e propria. I picchi ...
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INGENIUM
B. Conticello
− La personificazione dell'I. compariva, accompagnata dall'iscrizione, nel medaglione centrale del mosaico di Monnus a Treviri, dove I. appariva accanto a Omero e ad una musa. [...] La figura di I. è ora completamente perduta.
Bibl.: Drexler, in Roscher, II (i), 1890-97, c. 261, s. v.; W. Studemund, Zum Mosaik des Monnus, in Jahrbuch, V, 1890, p. i ss.; K. Parlasca, Die römischen ...
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Pittore (notizie dal 1415 al 1464), di origine ungherese. Operoso a Ferrara per Lionello e Borso d'Este, risentì di C. Tura. La sua personalità si fonda sull'unica opera firmata, la Musa Thalia (detta [...] anche Cerere o Estate, 1456-59, Budapest, Szépmüvészeti Múzeum) ...
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LESBOTHEMIS (Λεσβοϑέμις)
G. A. Mansuelli
Scultore greco di Mitilene di epoca imprecisabile, ma arcaica. Da una fonte tarda (Euphor., Περὶ ᾿Ισϑμίων, presso Athen., Deipnosoph., iv, 182 e xiv, 635 b) risulta [...] autore di una statua di Musa con la σαμβύκη, strumento musicale simile ad un'arpa. L'antichità di questa rappresentazione è dallo scrittore addotta come prova dell'antichità dello strumento.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2083; H. Brunn, ...
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Scultore argivo, maestro di Fidia, Mirone e Policleto. Poiché le fonti ricordano opere databili dal 520 al 450 a. C., alcuni studiosi hanno pensato a due scultori omonimi. Fra le opere più antiche, erano [...] due statue di atleti e una quadriga a Olimpia, e una Musa. A Delfi era un gruppo di donne messapiche e cavalli, dono dei Tarentini; a Egio due statue di Zeus e di Eracle fanciulli; nel demo di Melite ad Atene un Eracle Alexikakos. Tra il 460 e il 455 ...
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MUS (Mus)
M. L. Rinaldi
Il nome compare iscritto su di uno specchio inciso del Museo Gregoriano, proveniente da Vulci, ad illustrare una figura femmminile seduta. La figura, vestita di chitone, con i [...] l'"esergo" dello specchio - scena principale Paride ed Elena tra due divinità (?). L'iscrizione è stata interpretata come il nome etrusco di Musa.
Bibl.: C. I. I., 2141; V. Campanari, in Giorn. Arcad., LXXXV, 1840, pp. 138-167; E. Braun, in Bull. Ist ...
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SAOS (Σάος)
A. Gallina
Didascalia che accompagnava una figura femminile raffigurata su di un vaso a figure rosse di stile polignoteo ora perduto e noto solo attraverso un disegno, a Berlino.
Vicino ad [...] è rappresentata in modo assai simile alla "Afrodite" del frontone del Partenone, è presumibilmente da intendersi come la nona Musa o come una divinità non meglio identificabile. Chi vi riconosce Saffo, richiama a confronto l'epigramma platonico nel ...
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CLAUDIANO (Claudius Claudiānus)
P. Orlandini*
Fu l'ultimo grande poeta latino nutrito di ideali classici. Visse alla corte di Arcadio e Onorio sotto la protezione di Stilicone (notizie dal 370 al 404 [...] (v. vol. i, tav. a colori a p. 944), interpretato da K. Weitzmann e St. Schultz. Nel pannello sinistro del dittico una Musa, dal chitone altocinto e avvolta alla vita dallo himàtion, suona la cetra che poggia su una colonna corinzia, sullo sfondo ...
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ARISTOKLES (᾿Αριστοκλῆς)
M. T. Amorelli*
2°. - Bronzista greco, all'incirca contemporaneo del precedente; nativo di Sicione, fratello del celebre Kanachos. A lui fa capo una scuola di artisti durata [...] di Chio con il figlio Papias. Sappiamo da un epigramma greco di epoca tarda che egli fu l'autore della statua di una Musa con la lyra in gruppo con altre due Muse, opera di Kanachos e di Ageladas (Anth. Pal., xvi, 220).
Bibl.: H. Brunn, Gesch ...
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IMENEO
L. Guerrini
(῾Υμεᾒναιος, Imeneus). − In origine personificazione del canto nuziale (Hom., Il., xviii, 493; Hes., Scut. Herc., 274), viene presto considerato come un dio, conduttore dei cortei [...] sull'origine del dio e sugli avvenimenti che legano il suo nome alle cerimonie di nozze. I. viene detto figlio di una musa (Calliope, Clio o Urania) e di Apollo, o di Dioniso e Afrodite o del cantore Magnes; circa le vicende della sua breve ...
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musa1
muṡa1 s. f. [lat. scient. Musa, dall’arabo mūza «banana»]. – Genere di piante della famiglia musacee con circa 25 specie paleotropicali, di cui parecchie coltivate per i frutti (banane), per le fibre tessili, o anche per ornamento nelle...
musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della danza, e quindi tradizionalmente invocate...