DEVERS, Giuseppe
Silvana Pettenati
Nacque a Torino il 7 ag. 1823 da Antonio, soprastante agli operai della sartoria Demichelis, e da Giuseppa Lungagero. Dopo aver appreso i primi rudimenti del disegno [...] Ary Scheffer a Parigi nel 1854, conservato nel museo di Dordrecht; nello stesso museo è presente un'altra copia della Musa Euterpe, opera del Devers.
Èprobabile che per la stessa esposizione il D. avesse presentato il servizio in maiolica (otto pezzi ...
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MACCAGNINI, Angelo
Federica Veratelli
MACCAGNINI (Maccagnino), Angelo (Angelo da Siena). – Sono frammentarie le notizie su questo pittore, originario di Siena, figlio dell’orafo Pietro, la cui attività [...] La critica è ormai unanimemente concorde nell’attribuirgli un linguaggio pittorico fortemente influenzato dall’ars nova fiamminga (la musa Tersicore del Museo Poldi Pezzoli a Milano), che doveva comunque aver assorbito durante gli anni ferraresi. Già ...
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AMATO Lusitano
Bruno Nardi
Medico portoghese della famiglia israelitica Chabib (cognome latinizzato Amatus), nato nel 1511 di a Castel-Branco in provincia Beira; è detto anche Ioannes Rodericus, in [...] tempo a Venezia e poi si stabilisce per un settennio a Ferrara. Qui stringe una cordiale amicizia con Antonio Musa Brasavola, famoso lettore di medicina in quello studio e medico ducale (cfr. Amato Lusitano, Enarrationes in Dioscoridem, Venezia 1557 ...
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DEL BORRO, Alessandro
Gino Benzoni
Nacque il 25 apr. 1600 ad Arezzo, in una famiglia di lontana ascendenza milanese, quivi riparata, dopo varie vicissitudini connesse col suo proclamato ghibellinismo, [...] , permettendo la misurazione d' "ogni distanza" sia col "chiaro" che nel "bruno" notturno. Ed egli, previa invocazione alla "musa gentil", celebrava "il modo" da lui "ritrovato per levare le distanze" in un poemetto in ottave, Il bombardiere (alla ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] secondo diverse modalità, da G. Ungaretti e D. Campana, A. Onofri e C. Rebora - fu proprio il G. a piegare la musa avanguardistica a soluzioni che si rivelano fra le più convincenti per impasto fonico, ritmico e cromatico, e che superano pertanto il ...
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TORRE, Carlo Bartolomeo
Federico Contini
– Nacque a Milano tra la seconda metà del 1608 e la prima metà del 1609, da Francesco Bernardino e da madre ignota.
Nonostante il cognome illustre, Torre ebbe [...] per l’eccellenza della signora Beatrice Fiorilli Vitali (Milano 1640), moglie di Giovan Battista Fiorillo. Nella dedicatoria della Musa, datata Milano, 10 ottobre 1640, Fiorillo è peraltro ringraziato per aver recitato nei tre mesi precedenti qualche ...
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WELBY, Piergiorgio
Francesco Lioce
WELBY, Piergiorgio. – Nacque a Roma il 26 dicembre 1945, secondogenito di Alfredo, calciatore di origini scozzesi, e di Luciana Cerquetti.
Appena adolescente manifestò [...] nel 1980. L’incontro sancì una svolta per la sua vita, perché nella moglie trovò l’inseparabile compagna e la musa ispiratrice che lo aiutarono a liberarsi dalla tossicodipendenza e a sublimare nell’arte i traumi della malattia. Nonostante la perdita ...
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ANGELINI, Giuseppe
Mario Pepe
Nato a Roma nel 1742, secondo documenti degli archivi della Royal Academy di Londra, citati da R. Gunnis, mentre comunemente è detto nato il 15 febbr. 1735. Dopo avere [...] rapporto con committenti inglesi, in particolare con J. Wedgwood, al quale inviò numerose opere, tra le quali Apollo con la Musa Erato, Plutone trascina Proserpina, Mercurio, la Favola di Meleagro. Fu anche a Parigi e a Napoli, ma la sua successiva ...
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BAFFO, Giorgio
Gian Franco Torcellan
Ultimo rappresentante di una modesta famiglia del patriziato veneziano detto di toga, nato a Venezia da Giannandrea e da Chiara Querini il 1° agosto 1694, il B. [...] non avrebbe minacciato i suoi scritti in una città che sopportava e lasciava indisturbati gli sconci componimenti d'una tale musa: persuasione, com'è noto, assai fallace, onde il piemontese replicò poi con più che giustificata ironia sul conto del ...
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FORZONI ACCOLTI, Pier Andrea
Gianfranco Formichetti
Nacque a Firenze il 1° marzo 1639, da Francesco, discendente della famiglia Accolti, e da Francesca di Zanobi.
Studiò presso i barnabiti e i gesuiti, [...] del S. Uffizio e segretario della Pubblica Sanità.
Ebbe una discreta fama presso i contemporanei come poeta, dilettandosi tanto con la musa volgare quanto con quella latina. Fu amico di F. Redi e conobbe A. Segni, che diede spazio a due suoi ...
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musa1
muṡa1 s. f. [lat. scient. Musa, dall’arabo mūza «banana»]. – Genere di piante della famiglia musacee con circa 25 specie paleotropicali, di cui parecchie coltivate per i frutti (banane), per le fibre tessili, o anche per ornamento nelle...
musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della danza, e quindi tradizionalmente invocate...