PORTOGALLO
Claudio Cerreti
Bruno Tobia
Luciana Stegagno Picchio
Giulia Baratta
José-Augusto França
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXVIII, p. 32; App. I, p. 947; II, II, [...] di gustosa vena memoriale (Trabalhos e paixões de Bento Prada, 1993), ma prima noto essenzialmente come ironico poeta colloquiale (A Musa irregular, poesie complete, 1991). E poi ancora poeti-poeti come António Osório (n. 1933: Planetario e zoo dos ...
Leggi Tutto
Stato dell'Arabia, situato nell'angolo SO. della penisola, tra 18° 20′ e 12° 35′ lat. N. e tra 42° 18′ e 45° long. E., confinato a N. dal Ḥigiāz, a E. dal territorio praticamente autonomo del deserto ad-Dahnā', [...] Yemen a fare propaganda musulmana due personaggi per varie ragioni famosi nella storia islamica, Mu‛ādh ibn Giabal e Abū Mūsà al-Ash‛arī, seguiti poi da luogotenenti di Maometto per reggere singole città o singoli distretti. L'islamizzamento politico ...
Leggi Tutto
Copricapo che asseconda la forma della testa, circondato quasi sempre da un breve lembo sollevato o abbassato, detto tesa. Se ne trovano tracce fin dalla più remota antichità e presso tutti i popoli.
In [...] , un'altra scoperta diede fervore di lavoro; quella fatta nel 1895 da Giuseppe Menotti del cosiddetto tagal, fibra ricavata dalla Musa textilis (abaca) di Manilla che consentì di fare trecce meccaniche di 32 fili in tredici fusi.
Il cappello moderno ...
Leggi Tutto
. Nome. - Il termine "Anglo-sassoni" in realtà non trova giustificazione né nella vera situazione etnica dell'Inghilterra, né nella tradizione indigena, essendo di origine prettamente letteraria. Al principio, [...] brani in versi, tra cui il poemetto sulla battaglia di Brunanburh (937), uno di quei capolavori sporadici che la morente musa anglosassone produsse ancora nel sec. X.
Per le immigrazioni e le vicende politiche degli Anglosassoni sul suolo inglese, v ...
Leggi Tutto
(fr. barbe; sp. barba; ted. Bart; ingl. beard).
Antico Oriente e mondo musulmano.
L'uso di radersi la barba è antichissimo in Egitto, poiché già nei monumenti delle prime dinastie le figure maschili compaiono [...] XIX, II, Venezia 1896). Bastava suonar di cetra e di. violino. Giacché ad uomini così versatili non poteva essere arcigna la musa della poesia. Vien subito in mente la lepida figura del Burchiello che compone versi burleschi di significato astruso (v ...
Leggi Tutto
VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] e anticlericali è concepito in uno spirito apertamente caricaturale e il ridicolo vi è versato abbondantemente sul soprannaturale. Né la musa epica sostenne meglio il V. quando in componimenti quali il Poème pour la bataille de Fonteno (1745) celebrò ...
Leggi Tutto
GRIGIONI (in ted. Graubünden; in ladino Grischun; A. T., 20-21)
Adriano Augusto MICHIELI
Eligio POMETTA
Carlo BATTISTI
È il più vasto cantone della Svizzera e copre, con i suoi 7114 kmq. di superficie, [...] , in Romanische Studien, VI; W. Fiske, Catalogue of the Rhaetoromanic collection della Cornell University Library, Ithaca 1894; sviluppo della letteratura: Th. Gartner, Handbuch, cit., pp. 273-345; P. Lansel, La Musa ladina, 2ª ed., Samaden 1918. ...
Leggi Tutto
IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] autorappresentazioni del poi(54). E già sotto le bombe: «Chi parte per Mogian / No xe certo un venesian» — assicura la Musa popolare, nella testimonianza di un cronista-aedo di Venezia in armi: già prima di Caporetto, nelle estati di guerra, non è ...
Leggi Tutto
Teofilo Folengo: Opere
Carlo Cordié
Nel gennaio 1517 usciva, a Venezia, un volumetto in latino maccheronico, in versi e in prosa, sotto lo pseudonimo di Merlin Cocaio, poeta mantovano. Aveva titolo [...] , la fuga dal convento al braccio di una donna, l'impegno anticlericale della sua poesia, l'istintività plebea della sua musa, sono tratti che meglio si convengono ad un fuggiasco del convento della Mottella che non a un monaco appartenuto alla ...
Leggi Tutto
L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] fotografia si possono trovare le stesse tipologie di immagini femminili individuate nella pittura: la madonna, la seduttrice, la musa. Alla tipologia della seduttrice appartengono, per es., le oltre quattrocento foto che la contessa Castiglione si fa ...
Leggi Tutto
musa1
muṡa1 s. f. [lat. scient. Musa, dall’arabo mūza «banana»]. – Genere di piante della famiglia musacee con circa 25 specie paleotropicali, di cui parecchie coltivate per i frutti (banane), per le fibre tessili, o anche per ornamento nelle...
musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della danza, e quindi tradizionalmente invocate...