Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le origini della letteratura latina e le forme della acculturazione: dalla storiografia all'epica
Laura Cherubini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione [...] , al gusto romano: al posto delle divinità greche compaiono i corrispondenti latini, come Camena in luogo della greca Musa o Saturno al posto di Crono; invece dell’esametro troviamo i saturni ricchi di parallelismi degli antichi carmina, mentre ...
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ISELLA, Dante
Cristina Montagnani
Nacque a Varese l’11 novembre 1922, da Umberto e da Maria Martignoni, sesto figlio di una famiglia della nascente borghesia imprenditoriale, impegnata in «un’azienda [...] da Agostino Gambarelli. Ai testi presenti nella silloge Isella aggiunse tre odi, composte fra il 1792 e il 1795: A Silvia, Alla Musa e Per l’inclita Nice. Il cammino di Isella a fianco del 'suo' Parini si concluse assai tardi, quarant’anni dopo gli ...
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BERGALLI, Luisa
Claudio Mutini
Nacque a Venezia (Mazzuchelli) il 15 apr. 1703 da Giovan Giacomo, piccolo commerciante piemontese, e da Diana Ingali. Sebbene di umile condizione fu tenuta a battesimo [...] sembra lecito considerare con una certa indulgenza il matrimonio con Gasparo Gozzi "sulla cui fresca età di vent'anni la Musa di trenta aveva già fatto fondamento", secondo il giudizio del Tommaseo, il quale non mancava di ricondurre un quadro di ...
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CONTI (Comes, Maioragius), Antonio Maria (Marcus Antonius)
Roberto Ricciardi
Nacque a Mairago (prov. di Milano), il 26 ott. 1514 da Giuliano e Maddalena Conti.
Secondo la testimonianza del C., suo padre [...] Mediolanensis di B. Arluno; Ibid., Bibl. Trivulziana, cod. 1141: lettere; Modena, Bibl. Estense, Est. Lat. 174: lettere a A. Musa Brasavola (1547); Est. Lat. 794: lettere (1550). Vedi inoltre: P. O. Kristeller, Iter Italicum, I, pp. 279, 361, 382 ...
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DITTICO
C. Jhm
D., in latino diptychum, deriva dalle parole greche δίς e πτύσσειν con le quali originariamente poteva essere indicato qualsiasi oggetto piegato in due parti. Soltanto nella tarda antichità [...] segnalato il d. di Stilicone del 400 circa (Monza, tesoro del Duomo). Anche il d. del Poeta e della Musa (Monza, tesoro del Duomo), recentemente attribuito dal Wessel (Studien, ii, 17 ss.) al rinascimento giustinianeo e localizzato a Costantinopoli ...
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Vedi AVORIO dell'anno: 1958 - 1994
AVORIO
C. Albizzati
L. Becherucci
Il pregio di questa materia plastica fu noto ai primi abitatori dell'Europa, quando il mammut poteva fornirla. Nelle zanne dello [...] evidentemente orientale, è la provenienza di altre opere del sec. V o VI, come il dittico col Poeta e la Musa (Monza, Duomo: v. tavola a colori), di complesso senso pittorico nei panneggi e nel tentativo prospettico dell'architettura dello sfondo ...
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DE GAMERRA, Giovanni
Gabriella Romani
Nacque a Livorno nel 1743.
Fu mandato in seminario per intraprendere gli studi. In alcuni versi scritti all'età di diciassette anni si definiva abate, probabilmente [...] , il D. trova modo di chiedere perdono al papa delle passate licenziosità letterarie, pregandolo di accettare "ciò che l'adulta Prostrata Musa a te tributo dona" (canto VII). In questo periodo il D. fu avversario accanito di un gruppo di progressisti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’avventura poetica di Torquato Tasso attraversa l’intero universo letterario rinascimentale, [...] d’Asia e di Libia il popol misto.
Il Ciel gli diè favore, e sotto a i santi
segni ridusse i suoi compagni erranti.
O Musa, tu che di caduchi allori
non circondi la fronte in Elicona,
ma su nel cielo infra i beati cori
hai di stelle immortali aurea ...
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MANCINI, Ortensia
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 6 giugno 1646 da Lorenzo e da Geronima Mazzarino, sorella del cardinale Giulio. Crebbe a Roma, insieme con i suoi fratelli, fino al maggio del 1653, [...] e il teologo Henri Justel. Un gruppo eterogeneo, all'interno del quale spiccava Ch. de Saint-Évremond, che la adottò come musa e la celebrò in molte opere, tra cui va ricordata almeno l'Oraison funèbre de madame la duchesse de Mazarin (1684), curioso ...
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Filippo Argenti
Fiorenzo Forti
Fiorentino (If VIII 62) della consorteria degli Adimari (Iacopo, Pietro), detto A. perché " equum ferris argenti ferrari fecit " (Chiose Cassinesi). " Cavaliere di grande [...] un'umiliazione patita, del Toffanin, che parla di umana passione, e del Borgese che insiste sull'ira come nuova musa di D. nella Commedia, temperando appena l'espressione del Croce, " fantasia dell'odio ". A questa corrente appartengono anche coloro ...
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musa1
muṡa1 s. f. [lat. scient. Musa, dall’arabo mūza «banana»]. – Genere di piante della famiglia musacee con circa 25 specie paleotropicali, di cui parecchie coltivate per i frutti (banane), per le fibre tessili, o anche per ornamento nelle...
musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della danza, e quindi tradizionalmente invocate...