-FORME
-forme è un ➔suffissoide derivato dal latino -formem ‘dalla forma di’ (a sua volta ➔calco dal greco -morphos) e si trova in parole derivate direttamente dal latino (multiforme) o formate modernamente
filiforme [...] , il cui significato è tendenzialmente lo stesso (‘che ha molte forme’), con la differenza che multiforme è di uso letterario
Musa, quell’uom di multiforme ingegno / dimmi (I. Pindemonte, Odissea)
mentre polimorfo si usa in campo scientifico
Eritema ...
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Scultore romeno (Hobiţa-Peştişani 1876 - Parigi 1957). Dal 1904 a Parigi, dove studiò con A. Rodin, si classificò tra i più notevoli esponenti della scultura moderna. Del 1908 è il Bacio, una pietra squadrata [...] o "organiche", della materia. In soggetti a lui particolarmente cari e più volte sperimentati, come il Bacio, il volto di una Musa dormiente, il ritratto di M.lle Pogany, l'Uccello o la Colonna senza fine, pietre, legno, metallo divengono la sostanza ...
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ESIODO, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico la cui attività è da situare intorno alla metà del V sec. a. C. Le sue opere si limitano a un piccolo numero di delicatissime coppe a fondo bianco e [...] georgico. Il momento più felice del maestro è rappresentato dalla coppa del Louvre CA 482 con una figura di Musa seduta reggente una grande cetra. In essa quegli aspetti frettolosi, quasi momentanei di fragile grazia femminile consueti nel pittore ...
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mazza
Bruna Cordati Martinelli
Il termine indica la " clava " di Ercole, in If XXV 32 cessar le sue [di Caco] opere biece / sotto la mazza d'Ercule, che forse / gliene diè cento, e non sentì le diece [...] VI 12 un gran villano / con una mazza, e nell'espressione figurata ‛ dar de la m. ' per " bastonare ", " tormentare ", in CLXIV 12 e fa che tu gli die ben de la mazza / a que' che per vederti sta a la musa, / e che d'averti giorno e notte impazza. ...
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Poetessa messicana (San Miguel de Nepantla 1651 - Messico 1695); dama d'onore della viceregina, si segnalò da giovane negli studî teologici e filosofici; entrata nell'ordine di s. Gerolamo, si distinse [...] . Nel 1689 apparve la raccolta Inundación castálida cui fece seguito, tre anni più tardi, il secondo tomo delle sue liriche. La terza parte fu pubblicata postuma nel 1700 (Fama y obras pósthumas. Tomo tercero del Fénix de México y dézima Musa). ...
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Croce e la Spagna
Stefania Pastore
Il viaggio in Spagna e la nascita dell’ispanismo italiano
Del suo primo incontro con la Spagna il giovane Benedetto Croce lasciò un taccuino di viaggio, in cui annotò [...] avvicinato alla Spagna e alla sua cultura: nel 1885 aveva pubblicato il suo primo lavoro su Lucrezia d’Alagna, amante e musa di Alfonso V, l’anno seguente la sua prima edizione di poemetti spagnoli. Come avrebbe poi commentato nel suo Contributo alla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Uno dei temi iconografici musicali più interessanti nell’ambito della produzione artistica medievale è [...] .
È nel IV sec. a.C. che ognuna di esse incomincia ad avere un ruolo specifico e un proprio attributo: della storia è musa Clio, che regge un libro o un cartiglio; della commedia e della poesia pastorale Talia, che regge anch’essa un cartiglio e, a ...
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Vedi TAMIRI dell'anno: 1966 - 1997
TAMIRI (vol. VII, p. 588)
P. E. Arias
La prima attestazione del mitico cantore e musico trace si ha nel «Catalogo delle navi» del II libro dell'Iliade (vv. 594-600): [...] a tiara (Orfeo?), assistito da una figura femminile, che estrae un rotolo da una cassa, e da una figura forse di Musa a sinistra.
Nell'esame dell'iconografia di T. restano due fatti non ancora spiegati. Il primo consiste nell'assenza quasi totale ...
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NICCOLO da Lonigo
Paolo Pellegrini
NICCOLÒ da Lonigo (Niccolò Leoniceno). – Nacque a Vicenza nel 1428 da Francesco e da Maddalena, figlia dell’umanista Antonio Loschi.
In una famiglia che contava almeno [...] di Padova, frequenza di cui non resta documentazione ufficiale. Una Vita di Niccolò, composta dal suo allievo ferrarese Antonio Musa Brasavola e trasmessa sia in estratti sette-ottocenteschi (Vicenza, Biblioteca civica, Gonzati, 5.4.3; 26.7.12), sia ...
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letteratura rosa
letteratura ròsa locuz. sost. f. – Genere letterario formato da romanzi e racconti sentimentali la cui rappresentante principale è stata la scrittrice britannica Barbara Cartland (1901-2000), [...] tradizionalista e politicamente conservatrice, nei suoi libri il sesso è assente, al contrario di quelli della sua musa ispiratrice, la connazionale Elinor Glyn (1864-1943), pioniera del racconto erotico femminile e autrice del romanzo-scandalo ...
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musa1
muṡa1 s. f. [lat. scient. Musa, dall’arabo mūza «banana»]. – Genere di piante della famiglia musacee con circa 25 specie paleotropicali, di cui parecchie coltivate per i frutti (banane), per le fibre tessili, o anche per ornamento nelle...
musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della danza, e quindi tradizionalmente invocate...