GEBER
Carlo Alfonso Nallino
. Forma latinizzata medievale del nome proprio arabo Giābir, portato, fra gli altri, da due autori di grandissima rinomanza anche in Europa: il matematico e astronomo Giābir [...] fra le opere in arabo a lui attribuite e le presunte versioni latine.
Il nome arabo completo del celebre alchimista sarebbe Abū Mūsà Giābir ibn Ḥayyān ibn ‛abd Allāh al-Azdā al-Kūfī aṣ-Ṣūfī, da alcuni detto originario del Khurāsān (Persia di NE.), ma ...
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Nato ad Acquapendente, in quel di Viterbo, il 29 agosto 1724, studiò nel seminario di Montefiascone, dove a sedici anni era già professore di eloquenza, e vi rimase, probabilmente, sino al 1764. Si era [...] in Francia, poi tornò a Roma, donde fu scacciato, si dice, per la sua sregolata condotta e per la troppo libera Musa. Riparò nel 1764 a Firenze, atteggiandosi a prete riformatore e ottenendovi titolo e stipendio di poeta di corte. Quando Giuseppe II ...
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PEDUM (gr. λαγωβόλον)
Goffredo Bendinelli
Rozzo bastone di media lunghezza, nodoso per lo più, e ricurvo alla sommità, usato da pastori e da cacciatori - nel mondo greco e romano - sia per guidare e [...] : come Atteone, i Centauri, Orione, Paride, Pan, Silvano. Provvista di pedum appare anche non di rado Talia, come musa della poesia pastorale. Il pedo ricorre infine come uno degli attributi caratteristici del Buon Pastore, figurazione simbolica di ...
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Pseudonimo dello scrittore belga di lingua nederlandese Edmond Schietekat (Saint Nicolas 1933 - Pittem, Fiandra Occidentale, 1981). Tra i fondatori della rivista d'avanguardia Gard Sivik ("Guardia civica", [...] , maturata nelle raccolte successive (Hercules, 1960; Nostradamus, 1964), trova il suo compimento in De zwarte muze ("La musa nera", 1967), cui seguirono Gedrichten ("Poesie mostruose", 1971) e Welkom in mijn onderwereld ("Benvenuti nel mio regno ...
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Nacque a Verona il 3 dicembre 1872: abbandonò lo studio del diritto per darsi al giornalismo. Fu redattore e direttore dell'Adige; poi, e ancora, redattore del Gazzettino; Verona, non a torto, lo considera [...] , i bambini miseri ai quali non sorride né la salute né la ricchezza, gli emigranti, gli affetti degli umili. Tale la musa del poeta in El Rosario del cor (1893-95) e I pitochi (1896), collana di venticinque sonetti che ritraggono l'ambiente veronese ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla letteratura della Grecia
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella tradizione occidentale la civiltà [...] Funes di Borges). Mnemosyne è la memoria attiva, non colei che ricorda, ma colei che fa ricordare. Questo è per i Greci la Musa: è lei che “fa ricordare” al poeta ciò che si accinge a cantare.
Stiamo parlando di memoria – ma perché non parlare allora ...
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SUSIO, Giovan Battista
Pietro Giulio Riga
– Nacque a Mirandola nell’autunno del 1519 da Camilla de Ruola e da Giampietro Baraldi.
Il padre, originario di Carpi, nel 1516 si era ritirato a Mirandola [...] Cleante, Sergio, Livia e Vittoria.
Studiò medicina all’Università di Ferrara sotto la guida del celebre medico e botanico Antonio Musa Brasavola, per poi continuare gli studi a Bologna alla fine degli anni Trenta con il medico pavese Matteo Corte, a ...
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CANANI (Canano), Giacomo
Giuliano Gliozzi
Figlio di Ludovico e di Lucrezia Brancalconi, fratello di Giovanni Battista il Giovane, nacque a Ferrara nel secondo decennio del Cinquecento.
Risulta immatricolato [...] illegali, e accusando il primo di essere un "pedagogus", cioè un pedante. Fu allievo del grande naturalista ferrarese Antonio Musa Brasavola, con il quale si laureò in medicina, e che lo presentò nel 1541 a Galeazzo Gonzaga come unadelle maggiori ...
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meritare [le forme sincopate merta e mertai sono presenti solo in poesia]
Luigi Peirone
Con costrutto transitivo, in senso proprio, per " esser degno di ": riferito a persona, in Vn VIII 11 19 Chi non [...] l'officio de la Prefettura; Pd XI 111 la mercede / ch'el meritò nel suo farsi pusillo, e XV 26 fede merta nostra maggior musa; con soggetto astratto, in Pg XVII 105 ogne operazion che merta pene.
Il verbo è seguito dall'infinito, in Cv IV XXIX 2 (due ...
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Muhammad Ture (Askia al-Haij Muhammad Ibn Abi Bakr Ture, detto Askia il Grande)
Muhammad Ture
(Askia al-Haij Muhammad Ibn Abi Bakr Ture, detto Askia il Grande) Sovrano del Songhai (m. 1538). Alla morte [...] centralista, patrocinò attivamente l’islam (da cui ottenne legittimazione politica) e incentivò i traffici con Europa e Vicino Oriente. In mancanza di una regola fissa per la successione, fu deposto nel 1528 dal figlio maggiore Farimundyo Musa. ...
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musa1
muṡa1 s. f. [lat. scient. Musa, dall’arabo mūza «banana»]. – Genere di piante della famiglia musacee con circa 25 specie paleotropicali, di cui parecchie coltivate per i frutti (banane), per le fibre tessili, o anche per ornamento nelle...
musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della danza, e quindi tradizionalmente invocate...