– Hollywood modello dell’economia neoliberista globalizzata. Cinema e web: l’ideologia della guerra come progresso. Il modello del videogame. La realtà imita il cinema e il web. La distribuzione di film [...] di un motivo che oggi, dopo la caduta del murodiBerlino e il conseguente venir meno di ogni velo legato a considerazioni di nel 2010, può essere considerato una metafora del videogame di massa, della relazione che si instaura tra l’essere umano ...
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PACIFISMO
Chiara Ingrao-Giulio Marcon-Mario Pianta
(XXV, p. 879)
Il p., come rifiuto della guerra e impegno per la soluzione nonviolenta dei conflitti, ha segnato profondamente la seconda metà del 20° [...] eventuale nuovo conflitto mondiale dall'altro, ha avuto l'effetto di spiazzare le culture e le forze pacifiste così come si erano la fine della ''guerra fredda'', con il crollo del MurodiBerlino nel 1989 e con la successiva dissoluzione dell'URSS, ...
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Rifugiati
di Fiorella Rathaus
alcune considerazioni preliminari
In Europa l'immigrazione, l'asilo e le politiche a essi collegate sono stati a lungo trattati in modo separato, soprattutto in considerazione [...] quella dell'asilo in Europa hanno fortemente subito le ripercussioni determinate dalla globalizzazione, dalla caduta del murodiBerlino, e dallo scatenarsi delle cosiddette nuove guerre. Fino al crollo dell'Unione Sovietica, la maggioranza dei ...
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RADIODIFFUSIONE
Gian Mario Polacco
(App. II, II, p. 656; III, II, p. 564; IV, III, p. 136)
Con il termine r. s'intende il sistema atto a portare fino agli utenti, ovunque dislocati sul territorio, segnali-informazioni [...] rimarchevoli dall'attenuarsi dei contrasti tra il mondo occidentale e quello orientale con la caduta del murodiBerlino: la necessità per una nazione di far sentire la propria voce all'estero rimane sempre forte per il continuo aumento dei rapporti ...
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PROGETTO.
Franco Purini
– Il progetto architettonico nel 21° secolo. La presentificazione assoluta. Il primato della tecnica. La pervasività dei media. Gli specialismi. L’architettura come arte figurativa [...] fare un piccolo passo indietro. A partire dal 1989, l’anno del crollo del MurodiBerlino, alcuni fattori tra loro indipendenti sono intervenuti nella cultura di p. con esiti sempre più determinanti. La globalizzazione; la concentrazione nelle città ...
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Termine che, nel linguaggio politico, designa l'atteggiamento di contestazione e dissidenza assunto, a titolo personale e/o di gruppo, all'interno di organizzazioni partitiche, religiose o statuali, caratterizzate [...] del murodiBerlino.
In Ungheria il d. si manifestò ad opera di scrittori come G. Konrad e M. Haraszthy, e di . Soulet, Histoire de la dissidence, Parigi 1982; La Polonia e noi, a cura di W. Goldkorn, Venezia 1983; J.J. Lipski, Kor, Londra 1983; K.W. ...
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Sinistra
Gianfranco Pasquino
Nello spazio politico della competizione elettorale, del posizionamento parlamentare e dell'autocollocazione dei cittadini, la s. esiste e si contrappone in maniera sufficientemente [...] sono, in effetti, alquanto più contenute.
Nel periodo che va dalla rivoluzione bolscevica (1917) alla caduta del murodiBerlino (1989), la grande difficoltà della s., anche intesa come concetto che definisce un'entità sufficientemente omogenea, è ...
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(XIV, p. 314; App. IV, I, p. 722)
Il sistema difensivo europeo, che è restato per quarant'anni fermo alla contrapposizione dei due blocchi NATO-Patto di Varsavia, si è trovato nella necessità di adeguarsi [...] 'intero sistema politico-militare dell'Unione Sovietica e dei paesi a regime comunista. Il clima di ottimismo creatosi dopo la caduta del murodiBerlino (1989) è stato bruscamente turbato dalla crisi del Golfo Arabico (gennaio 1991), seguita a breve ...
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Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato dell'Africa sud-occidentale, bagnato dall'Oceano Atlantico. La popolazione, cresciuta a un ritmo sostenuto (2,8% all'anno nel periodo 2000-2005), nel [...] gli Stati Uniti la guerriglia - dopo la caduta del murodiBerlino, e soprattutto dopo la metà degli anni Novanta, di fronte all'instabilità dell'area mediorientale e di quella caucasica, il controllo delle risorse petrolifere angolane divenne ancora ...
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HONECKER, Erich
Hartmut Ullrich
Uomo politico tedesco, nato a Neunkirchen (Saarland) il 25 agosto 1912. Figlio di un minatore, militò fin dal 1922 in organizzazioni giovanili comuniste e dal 1930 nella [...] nelle aziende e posta sotto il comando diretto della SED. Assurto a delfino di W. Ulbricht, gli venne affidata la direzione della costruzione del murodiBerlino (1961); fu lui a emanare l'ordine di sparare su quanti tentavano la fuga attraverso il ...
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muro
s. m. [lat. mūrus] (pl. i muri e, con valore collettivo, le mura). – 1. a. Struttura edilizia parallelepipeda avente le due dimensioni d’altezza e larghezza notevolmente prevalenti rispetto alla terza dimensione (spessore); il termine...
dopo Muro
(dopo muro), loc. s.le m. inv. Fase politica successiva al crollo del muro di Berlino, avvenuto il 9 novembre 1989. ◆ Nei giorni in cui le truppe tedesche si stanno preparando per andare in Afghanistan [...] da un luminoso appartamento...