Sostanza dotata di proprietà purganti leggere o blande, che agisce aumentando la motilità intestinale. Si hanno l. ad azione meccanica (agar-agar, mucillagini) che, imbibendosi di acqua, stimolano con [...] la loro massa la peristalsi; l. ad azione osmotica, salini (solfato di sodio) o zuccherini (mannite), che richiamano nell'intestino una forte quantità di liquido; l. (per es. il rabarbaro) che stimolano la mucosaintestinale con effetto irritante. ...
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Proteina di riserva del frumento che con la glutenina costituisce il glutine. È una prolammina, con contenuto elevato sia di glutammina (40%) sia di prolina (14%). Nel caso di un particolare deficit enzimatico [...] della mucosaintestinale, si ha accumulo dei prodotti della scissione della g; gli anticorpi specifici danneggiano la mucosa, compromettendo il riassorbimento di lipidi, zuccheri, amminoacidi, ioni e vitamine. ...
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steatorrea In medicina, emissione di feci che presentano un eccessivo contenuto di grassi, aspetto poltaceo, untuoso, grigiastro, odore rancido: si distinguono s. primitive, espressione di lesioni inizialmente [...] localizzate alla mucosaintestinale, e s. secondarie, causate da disturbi della digestione dei grassi. ...
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Medico (Berlino 1711 - ivi 1756), uno dei più insigni anatomici della prima metà del sec. 18º. Descrisse le ghiandole della mucosaintestinale. ...
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Notevoli sono i progressi conseguiti nell'ultimo ventennio nel campo delle anemie. Le anemie si distinguono abitualmente in isocromiche, ipocromiche e ipercromiche, a seconda che i globuli rossi abbiano [...] l'altra endogena, "fattore intrinseco", originantesi dalla mucosa gastrica (Castle) (v. digerente, apparato, in di achilia gastrica); o anche ad un'alterazione nell'assorbimento intestinale del ferro, per malattie del tubo digerente, specialmente dell ...
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Parassiti
Vincenzo Petrarca
Il termine parásitos (da pará = presso, e sítos = cibo) significa in greco antico 'che mangia insieme con' ed era attribuito a sacerdoti o magistrati mantenuti dalla comunità [...] Apicomplexa, che ha un ciclo indiretto con due ospiti: il definitivo è il gatto, nelle cui cellule della mucosaintestinale si ha la riproduzione sessuata del parassita che termina con la formazione di cisti resistenti disseminate nell'ambiente con ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] per cui il loro transito è più lento e il ristagno aumenta così il tempo di esposizione della mucosaintestinale ai cancerogeni in esse eventualmente contenuti.
Altri rischi oncogeni della dieta possono provenire dalle sostanze chimiche impiegate in ...
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Immunologia e immunopatologia
GGiorgio Cavallo
Antonio Ascenzi e Cesare Bosman
Jan G. Waldenström
di Giorgio Cavallo, Antonio Ascenzi e Cesare Bosman, Jan G. Waldenström
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
Immunologia [...] , come quello antipoliomielitico approntato dal Sabin, costituito come è noto da virus vivi che si moltiplicano a livello della mucosaintestinale: il numero di IgA che si producono per azione di questi vaccini è in stretta relazione con la potenza ...
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BIOTECNOLOGIE
Alberto Albertini
Walter Marconi
Biotecnologie di Alberto Albertini
sommario: 1. Introduzione generale. 2. Processi biotecnologici fondamentali: a) colture microbiche; b) attività enzimatiche; [...] al lattosio e non può nutrirsi di latte per mancanza, dovuta a una carenza congenita, di lattasi nella mucosaintestinale. Questa deficienza enzimatica, presente in alcuni gruppi etnici, crea problemi non solo nutrizionali, ma anche di patologia ...
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RADICALI LIBERI
John M. C. Gutteridge e Francesco Minisci
Biologia e patologia di John M. C. Gutteridge
Sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni di storia e di chimica dell'ossigeno: a) l'ossigeno e i suoi [...] presente come Fe(III). L'eme è assorbito come tale e il ferro ne viene rimosso all'interno delle cellule della mucosaintestinale, mentre altre forme di ferro, per poter essere assorbite, devono essere solubilizzate e ridotte allo stato di Fe(II); l ...
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villo
s. m. [dal lat. villus «pelo, vello»]. – 1. In botanica, pelo lungo e molle. 2. In anatomia e in embriologia, ognuna delle formazioni vascolarizzate, sporgenti e più o meno allungate ma sempre di piccole dimensioni, che nel loro complesso...
malassorbimento
malassorbiménto s. m. [comp. di male1 e assorbimento]. – In medicina, patologica compromissione dell’assorbimento intestinale. Sindromi da m.: congenite o acquisite, talora connesse a cause genetiche, sono clinicamente contrassegnate...