In anatomia è così chiamato tutto il tratto d'intestino crasso fra cieco e retto (v. digerente, apparato). Il suo calibro nel vivente varia molto in relazione al tono muscolare e alla quantità del contenuto; [...] da essudato siero-mucoso o purulento e mescolato a epitelî desquamati e degenerati: alcune volte i noduli linfatici si presentano tumefatti e arrossati. Le cause sono molteplici e riferibili ad alterazioni del contenuto intestinale o a batterî ...
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Si chiama feto (dal lat. foetus) il nuovo essere, prodotto del concepimento degli animali vivipari, quando ancora è contenuto nelle viscere materne, ma dopo che ha assunto la conformazione caratteristica [...] immediato contatto con la decidua o caduca, cioè con la mucosa uterina modificata per effetto della gravidanza, e d'uno strato (2ª e 3ª settimana) ampiamente comunicante con la cavità intestinale, si restringe in seguito alla sua base per formare il ...
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Il bismuto (simbolo Bi, peso atomico 209.0) è noto con certezza circa dal sec. XV. Paracelso lo considerò un semimetallo e lo chiamò Wiszmut, nome che si riferirebbe alla sua provenienza dalla località [...] nero le feci.
Soppresso così uno degli eccitanti della peristalsi intestinale, si ha un'azione calmante indiretta sulla diarrea, oltre a quella diretta del preparato sulla superficie della mucosa. Però, mentre si forma solfuro di bismuto, si svolge ...
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In anatomia umana è la porzione fissa dell'intestino tenue (v. digerente, apparato), situata sulla parete posteriore dell'addome, nel limite fra la zona epigastrica e la mesogastrica. È lunga in media [...] in rapporto con l'azione del succo gastrico acido sulla mucosa del duodeno in qualche modo debilitata e resa meno resistente da luogo, quasi senza precedenti disturbi, a una perforazione intestinale con conseguente peritonite ed esito letale se non s ...
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TERAPIA (gr. ϑεραπεία)
Ugo DE' CASTRO
Cesare PATRIZI
Cesare SIBILLA
Terapia medica. - È quella parte della medicina che tratta del modo e dei mezzi di combattere e prevenire le malattie. La terapia [...] azotemia cloropenica che ha luogo in caso di occlusione intestinale acuta viene corretta mediante soluzioni ipertoniche di cloruro di sapore, l'azione irritante di alcuni medicamenti sulla mucosa gastrica e l'azione dei succhi gastrici sui medicamenti ...
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Si designa con questo nome l'infezione provocata dal bacillo carbonchioso, o bacillus anthracis, così chiamato per la colorazione fortemente scura, nerastra, che assumono il sangue e specialmente la milza, [...] l'azione antibatterica che su di esse esercita il succo intestinale, sia per la presenza del bacterium coli e dei possono rappresentare via di naturale ingresso nell'organismo, sono le mucose (la digerente e la respiratoria) e la cute (attraverso ...
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MORFINA (C17H19O3N + H2O)
Luigi MASCARELLI
Alberico BENEDICENTI
È il primo alcaloide estratto dal regno vegetale. Scoperta causalmente nell'oppio da C. Derosne fu riconosciuta come alcaloide da F. [...] freddo, la saliva cola dalle commessure labiali, le mucose sono cianotiche, la temperatura si abbassa, il respiro si animali (cavie) si ha una notevole depressione dei movimenti intestinali. Questo accade anche nell'uomo per piccole dosi di morfina ...
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Con questo termine s'intende, in senso generale, la fuoriuscita di sangue in massa dai vasi sanguigni (e quindi non la fuoruscita isolata d'elementi costitutivi del sangue). L'emorragia si dice interna, [...] , secrezioni del tubo gastrico: saliva, succo gastrico e intestinale, ecc.). Ma la tolleranza a questa circolazione ridotta non cause d'errore: sondaggio gastrico, che può ledere la mucosa dello stomaco e portare a lievi emorragie; emorragie nasali ...
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È la parte dell'intestino crasso situata al disotto dell'imbocco dell'intestino ileo; al disopra si continua senza limite netto nel colon ascendente (vedi figura a pag. 735, vol. III); costituisce un'espansione [...] a forma circolare, talora circondata da una piega della mucosa. Per altri particolari d'anatomia e patologia, v. e, trascorse le prime ventiquattro ore, è necessaria la resezione intestinale, con ablazione del tratto invaginato e dell'invaginante. Ma ...
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È l'effetto sugli organismi viventi di sostanze dette veleni (lat. venenum) che, agendo su elementi del corpo o su loro prodotti, ne impediscono il regolare funzionamento o addirittura ne sopprimono la [...] , da alterata funzione epatica, da turbata funzione intestinale, da fatica, da incompleta elaborazione di materiali alle volte per aspirare e ledere più o meno gravemente la mucosa e tutta la parete dello stomaco, fino a produrre perforazioni tanto ...
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villo
s. m. [dal lat. villus «pelo, vello»]. – 1. In botanica, pelo lungo e molle. 2. In anatomia e in embriologia, ognuna delle formazioni vascolarizzate, sporgenti e più o meno allungate ma sempre di piccole dimensioni, che nel loro complesso...
malassorbimento
malassorbiménto s. m. [comp. di male1 e assorbimento]. – In medicina, patologica compromissione dell’assorbimento intestinale. Sindromi da m.: congenite o acquisite, talora connesse a cause genetiche, sono clinicamente contrassegnate...