ACQUAVIVA, Rodolfo
Pietro Pirri
Nacque ad Atri il 25 ott. 1550. Nel 1568, recatosi a Roma con il padre Giovanni Girolamo, duca d'Atri, ottenne, nonostante alcune opposizioni fatte da parte dei familiari, [...] città e l'anno seguente fu inviato con due compagni presso Muhammad Gialāl ad-dīn, detto Akbar, sovrano del Gran Mogol ( Aachen 1894, pp. 261-267, 270-271. Per la vita dell'A. v.: F. Alegambe, Mortes illustres et gesta eorum de Soc. Iesu qui in ...
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Somaliland
<-lènd>. – Dichiaratosi indipendente dalla Somalia nel 1991, dopo il collasso del regime del dittatore somalo Muḥammad Siyād Barrī, il S. non ha ancora ottenuto il riconoscimento [...] di non partecipare alle iniziative internazionali di pace per lo Stato somalo concretizzatesi negli accordi di Nairobi del 2004 (v. Somalia). Le elezioni presidenziali del 2010, svoltesi in un clima di stabilità e relativa trasparenza, hanno fatto ...
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Forma italiana del nome del medico fiammingo André Vésale, latinizz. Andreas Vesalius (Bruxelles 1514 - Zante 1564). È concordemente considerato il fondatore dell'anatomia moderna, in quanto per [...] 1536 a causa della guerra scoppiata tra Francesco I e Carlo V, V. concluse gli studi in medicina in questa università con una libro ad Almansorem del medico arabo Rhazes (Abū Bakr Muḥammad ibn Zakariyyā') (Paraphrasis in nonum librum Rhazae […] ...
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Si designano con questo nome i discendenti di Muḥammad ibn ῾Alī as-Sanūsī (n. 1787 - m. 1859), noto col nome di as-Sanūsī al-Kabīr "Il gran Senusso", fondatore (1837) della confraternita religiosa musulmana [...] durò fino al 1923, quando l'Italia dichiarò decaduti gli accordi stabiliti, restaurando la diretta sovranità sulla Cirenaica. Nel 1951, dichiarata l'indipendenza della Libia, assunse la carica di re Muḥammad Idrī's I (v.), che regnò fino al 1969. ...
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´r Avventuriero arabo (7º sec. d. C.), che nel 685, con l'aiuto soprattutto dell'elemento persiano dei Mawālī si rese padrone di Cufa nell'Iraq e v'instaurò una specie di dittatura sciita in nome dell'alide [...] Muḥammad ibn al-Ḥanafiyya. Il suo potere durò sino al 687, quando le truppe dell'anticaliffo della Mecca, ῾Abd Allāh ibn az-Zubair, conquistarono Cufa. L'importanza del movimento di al-M. sta nella partecipazione dell'elemento iranico a un moto di ...
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Narratore egiziano (Il Cairo 1894 - Losanna 1973), di una famiglia già illustre per tradizioni culturali (il padre, Aḥmed Taimūr, fu grande erudito e bibliofilo; per il fratello maggiore, Muḥammad Taimūr, [...] v. la voce). Ha descritto la vita dell'Egitto contemporaneo, con speciale attenzione per le classi popolari, in una vasta opera che conta oltre duecento novelle, alcuni romanzi, e una decina di lavori drammatici. ...
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Emiro di Granata (sec. 15º), uno degli ultimi della dinastia dei Naṣridi. Regnò nel 1485-86, in lotta contro il nipote Muḥammad XI (v. Boabdil); questa loro rivalità affrettò la fine dell'ultimo stato [...] musulmano di Spagna ...
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babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...
senusso
s. m. [dal nome del fondatore della confraternita, as-Sunūsī (v. oltre)]. – 1. Appartenente alla confraternita religiosa musulmana fondata da Muḥammad ibn ῾Alī as-Sunūsī (1787-1859), noto anche come il «Gran Senusso», i cui seguaci...